Investire in Europa è più facile

L’Unione Europea mette a disposizione un portale grazie al quale gli enti e le imprese alla ricerca di finanziamenti possono presentare i loro progetti e trovare investitori

 

Gli enti pubblici o imprenditori con sede nell’Unione europea (Ue) che vogliano realizzare un progetto e cercare potenziali investitori da tutto il mondo possono farlo in modo semplice attraverso il portale dei progetti di investimento europei (Ppie), dove è possibile registrare il proprio progetto e renderlo visibile a un’ampia rete di investitori internazionali. Allo stesso modo, un investitore alla ricerca di opportunità di investimento in Europa può utilizzare il portale per cercare dei progetti da finanziare.

Promotori pubblici e privati che intendano presentare il proprio progetto devono innanzitutto iscriversi al portale dei partecipanti dell’Ue, portale che si sta ormai estendendo a quanti presentino o partecipino a ogni genere di progetto e attività con la Commissione europea. Dopo la registrazione, si accede al portale dei progetti d’investimento europei e, semplicemente compilando e inviando un’apposita scheda, il proprio progetto viene inserito nel database, inserendo la descrizione del progetto, il finanziamento del progetto, un link web e la visualizzazione su mappa. I progetti attualmente presenti sul portale dei progetti di investimento europei sono circa 130. La scheda del progetto (o del programma costituito da progetti di minori dimensioni) può essere compilata in una qualsiasi delle lingue nazionali degli Stati membri dell’Ue ma, per i progetti presentati in una lingua diversa dall’inglese, la Commissione europea metterà a disposizione una traduzione libera in lingua inglese.

business colleagues working together and analyzing financial fig

I progetti presentati tramite il portale dei progetti di investimento europei devono prevedere un costo totale minimo di 1 milione di euro e rientrare in uno dei settori prestabiliti. I promotori possono scegliere fino a due settori per progetto da un elenco predefinito di 25 settori all’interno di alcune aree principali: economia digitale e della conoscenza (come la ricerca e l’innovazione o la banda larga); trasporti (come la mobilità urbana o veicoli e sistemi di trasporto ecocompatibili); risorse e ambiente (come agricoltura e sviluppo rurale, attività forestali e bioeconomia); energia (come le infrastrutture o la produzione di energia rinnovabile o convenzionale); infrastrutture sociali (come istruzione e formazione, salute, industrie culturali e creative o turismo); finanziamenti per piccole e medie imprese (Pmi) e società a media capitalizzazione.

Ovviamente, il progetto deve essere realizzato sul territorio dell’Ue o, laddove il progetto coinvolga anche Paesi al di fuori dell’Ue, una parte dell’investimento totale deve avere luogo in almeno uno dei paesi dell’Ue. Inoltre, il promotore del progetto deve essere un’entità giuridica stabilita in uno Stato membro e non deve essere oggetto di procedure di insolvenza, mentre il progetto, che deve avere inizio entro tre anni dalla presentazione sul Ppie, deve essere compatibile con il diritto dell’Ue e con il diritto nazionale dello Stato membro interessato e non comportare rischi a livello giuridico, di reputazione o di sicurezza nazionale per lo Stato membro o la Commissione europea.

 

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