Insonnia e stress, un circolo vizioso
Il sonno è una parte essenziale della nostra vita, fondamentale per la salute fisica, mentale ed emotiva. Tuttavia, per molte persone, il sonno non è un riposo tranquillo, ma una battaglia continua contro l’insonnia. Questa può avere radici diverse, spesso intrecciandosi con problemi psicologici. Il sonno è un processo complesso regolato da vari neurotrasmettitori e ormoni.
Durante il sonno, il cervello passa attraverso diverse fasi, tra cui il sonno non-REM (non-rapid eye movement) e il sonno REM (rapid eye movement). Ogni fase ha un ruolo specifico e coinvolge diversi neurotrasmettitori. Il sonno Non-REM è suddiviso in quattro stadi, che vanno dal sonno leggero al sonno profondo. Durante il sonno non-REM, il tono muscolare diminuisce e il cervello rilassa le sue attività. La fase del Sonno REM è caratterizzata da movimenti oculari rapidi e sogni, il tono muscolare è molto basso e il cervello è attivo.
Il processo del sonno-veglia è mediato da alcuni neurotrasmettitori come: melatonina, che aiuta a regolare il ciclo sonno-veglia e viene rilasciata in risposta all’oscurità; serotonina, che è coinvolta nella regolazione dell’umore; il GABA che può contribuire a ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno; infine l’orexina che è un neurotrasmettitore che agisce sul sonno, ma anche su umore e appetito. L’insonnia e lo stress sono due facce della stessa medaglia. Spesso si alimentano a vicenda, creando un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire. Come lo stress incide sul sonno? Lo stress stimola la produzione di cortisolo, che interferisce con la produzione di melatonina. Si attiva il sistema nervoso simpatico, perché lo stress mette il corpo in modalità “lotta o fuga”, rendendo difficile il rilassamento necessario per addormentarsi.
Potrebbero essere presenti pensieri intrusivi: preoccupazioni, ansie e pensieri negativi che occupano la mente, impedendo di staccare la spina e addormentarsi.
Vi racconto la storia di Luca, che è un uomo di 40 anni, sposato e con due figli. Lavora come dirigente in una grande azienda e la sua vita è estremamente impegnata. Ogni giorno è una corsa contro il tempo tra lavoro, famiglia e doveri sociali. Nonostante il successo professionale, Luca ha un problema che lo affligge da anni: l’insonnia.
La sua storia con l’insonnia è iniziata dopo una promozione al lavoro che ha portato con sé responsabilità e stress crescenti. Le sue notti sono diventate un tormento di pensieri incessanti su scadenze, riunioni e problemi da risolvere. Le rare volte in cui riusciva a prendere sonno, si svegliava frequentemente, sentendosi stanco e irritabile al mattino.
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato da difficoltà ad addormentarsi, a rimanere addormentati o da risvegli notturni frequenti. Può essere causata da vari fattori, tra cui stress, abitudini del sonno irregolari, consumo di sostanze stimolanti e condizioni mediche sottostanti.
L’insonnia ha cominciato a influenzare ogni aspetto della vita di Luca. La mancanza di sonno ha causato problemi di concentrazione, aumentato lo stress e contribuito a sentimenti di ansia e depressione. La sua performance lavorativa ne ha risentito, e anche le relazioni personali hanno cominciato a soffrirne. Luca ha iniziato a preoccuparsi per il suo stato di salute mentale, creando un circolo vizioso di stress e incapacità di addormentarsi.
Riconoscendo l’impatto devastante dell’insonnia sulla sua vita, Luca ha deciso di cercare aiuto. Ecco alcuni dei rimedi psicologici che ha esplorato.
Terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I): è una forma di terapia che aiuta le persone a modificare i pensieri e i comportamenti che interferiscono con il sonno. Luca ha imparato a identificare e sfidare i pensieri negativi legati al sonno e a sviluppare abitudini di sonno più sane. Ad esempio, ha creato una routine serale rilassante, evitando l’uso di dispositivi elettronici prima di dormire.
Tecniche di rilassamento come la meditazione e la respirazione profonda, si sono rivelate molto utili. Luca ha iniziato a praticare la meditazione mindfulness, che lo ha aiutato a calmare la mente e a ridurre lo stress. La mindfulness è la pratica di essere pienamente presenti nel momento, può ridurre lo stress focalizzando la mente sul presente, piuttosto che su preoccupazioni future o rimpianti passati. La meditazione mindfulness può essere praticata con semplici esercizi di respirazione consapevole. Le tecniche di respirazione profonda, come il “respiro diaframmatico”, possono calmare il sistema nervoso e ridurre la risposta allo stress.
La gestione dello stress è cruciale per chi soffre di insonnia. Luca ha imparato a bilanciare meglio lavoro e vita personale, dedicando tempo alle attività che lo rilassano, come leggere e fare passeggiate all’aria aperta. L’attività fisica è uno dei modi più efficaci per ridurre lo stress, perché grazie all’esercizio, il nostro organismo rilascia endorfine, che sono sostanze chimiche nel cervello che migliorano l’umore e fungono da antidolorifico naturale. Anche una semplice passeggiata giornaliera può avere un impatto significativo. La gestione del tempo può alleviare molto la tensione scaturita dalle numerose attività da svolgere. È importante pianificare le giornate e le settimane, stabilendo priorità e suddividendo i compiti in parti gestibili. Questo può aiutare a ridurre il sovraccarico mentale.
Il supporto sociale può alleggerire il carico emotivo. Quindi può essere importante parlare con amici, familiari o un consulente, in quanto la rete di supporto può offrire una valvola di sfogo per le preoccupazioni e un senso di appartenenza e comprensione. Dedicare del tempo a hobby e attività che interessano, come leggere, ascoltare musica, dipingere o cucinare, può fornire una distrazione positiva e aumentare il benessere generale. Anche mangiare in modo sano può influire sullo stato mentale, assicurandosi di avere una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali ed evitando il consumo eccessivo di zuccheri e caffeina.
Ricorda, ogni persona è unica, quindi è importante trovare le tecniche che funzionano meglio per te. Se lo stress diventa travolgente, considera di consultare un professionista della salute mentale per supporto aggiuntivo. Andando da uno psicologo, Luca ha potuto esplorare le radici emotive del suo stress e lavorare su strategie per affrontarle. Il supporto psicologico è stato fondamentale per aiutare Luca a sentirsi meno solo nella sua lotta contro l’insonnia.
L’insonnia può essere un disturbo debilitante, ma non è insuperabile. La storia di Luca dimostra come i rimedi psicologici possono fare una grande differenza nel migliorare la qualità del sonno e la salute mentale. Se soffri di insonnia, non esitare a cercare aiuto. La scienza psicologica offre strumenti efficaci per riprendere il controllo della tua vita.
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