Insieme per un mondo più giusto

Al vertice mondiale dei leader religiosi svoltosi a Mosca dal 3 al 5 luglio, rappresentanti di 49 paesi hanno firmato una dichiarazione indirizzata ai capi di stato che si sarebbero incontrati al G8 di San Pietroburgo dal 15 al 17 luglio. Un documento che esprime preoccupazione per i diritti umani, la difesa della vita e della famiglia, delle donne e dei bambini. Parlando di tale vertice interreligioso durante l’Angelus del 2 luglio, papa Benedetto XVI ha notato come tale vertice abbia mostrato il comune desiderio di promuovere il dialogo tra le civiltà, congiuntamente ad un ordine mondiale più giusto. In effetti i capi religiosi si sono dimostrati preoccupati per il fatto che gli accordi economici tra i paese più industrializzati penalizzano nei fatti la giustizia e la solidarietà. Una cultura troppo consumistica soffoca i valori religiosi tradizionali e lascia i giovani affogare nella uniformità di un modello economica che ha pretese universale, scriveva il card. Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio per la cultura e per il dialogo interreligioso, che ha rappresentando il Vaticano al vertice. La disparità tra ricchi e poveri combinata con la mancanza di una base etica porta al risentimento che si traduce in violenza. RUSSIA Crocevia fra Est e Ovest Anche il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione del unità dei cristiani faceva parte della delegazione vaticana recatasi a Mosca. In un’intervista ad Avvenire ha dichiarato: La Russia si è liberata dal comunismo e sta riscoprendo le sue nuove responsabilità a livello mondiale, da sempre crocevia fra Oriente e Occidente. In questa riscoperta della propria identità si rende conto del valore della tradizione religiosa che, per la grande maggioranza dei suoi abitante s’identifica con l’ortodossia ma che conta sulla presenza di minoranze religiose molto significative. Il dialogo interreligioso è fondamentale per questo grande paese. ISLAM DI CASA NOSTRA Cominciamo dall’Abc La polizia di Londra è la prima in Europa a consegnare ai suoi ufficiali una guida all’Islam con l’obiettivo dichiarato di migliorare i rapporti dei londinesi con la comunità musulmana presente sul proprio territorio. Gli incidenti scoppiati tra le forze di polizia e taluni membri di tale comunità, in seguito agli attacchi terroristici di Londra del 7 luglio 2005, hanno rafforzato l’impressione che la forze dell’ordine fossero islamifobiche. Nella speranza di migliore la situazione, ecco questa guida di 86 pagine. Contemporaneamente è stata attrezzata una sala di preghiera per i poliziotti musulmani nella questura centrale. EUROPA Ce n’e da fare! Un invito ai giovani europea ad alzarsi e a prendere parte al processo di dar voce ai giovani delle comunità di minoranze. È l’idea trincipale del seminario che si terra a Mollina, in Spagna, dal 2 al7 ottobre 2006. Si vuole sviluppare gli approcci educativi e interculturali, come ad esempio il progetto Euromeditteranea. È organizzato dall’Yap (Youth Action for Peace, che fino al 1994 si chiamava Christian Youth Movement, nato nel 1922). Un’iniziativa da elogiare. Per altre informazioni, cf. http://www.yap.org/index.php? section=45)

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