Insieme per il Paese

L’appuntamento annuale del Gruppo editoriale  Città Nuova. Dove siamo e dove andiamo. Le novità messe in campo nell’anno appena trascorso e i progetti per il futuro.

 

Dove siamo e dove andiamo. Più di seicento lettori e amici di Città Nuova da tutta Italia, ma anche persone venute per conoscerla, si ritrovano all’Auditorium di Loppiano per l’appuntamento annuale del Gruppo editoriale. Quest’anno il convegno si svolge infatti nella cittadella toscana all’interno di LoppianoLab proprio perché il suo specifico contributo è rivolto al Paese intero, cui è diretto il laboratorio in corso sulle colline fiorentine.

Dove siamo, dunque. Partiamo dallo scenario all’interno del quale il Gruppo si muove. Paolo Friso, responsabile vendite, traccia un quadro del mercato editoriale italiano che si è andato concentrando, “riducendo lo spazio per le voci ‘fuori dal coro’ – afferma –. Basti pensare che le quote dei tre gruppi più grandi fanno da soli il 65 per cento del mercato librario. In questo panorama Città Nuova si contraddistingue per la proposta, per il suo essere indipendente, senza padroni. Ma se può dire la sua è grazie al suo popolo, ai suoi appassionati, alla rete degli abbonatori, ai suoi agenti, a tutti coloro i quali leggono e comperano i nostri prodotti”.

 

Non si può rimanere fermi nel mondo dell’editoria: forme e contenuti, pur nella fedeltà all’ispirazione ideale che sottende alla variegata produzione di Città Nuova, evolvono. E dunque in un anno che non è stato affatto facile dal punto di vista economico (la crisi non ha risparmiato nessuno) non sono mancate le novità, raccontate da Elena Cardinali responsabile dell’ufficio stampa. Il portale, anzitutto, un sito internet con una pagina dalla quale si accede ai sottositi del Gruppo con le sue diverse riviste, da Città Nuova a Unità e Carismi, da Sophia a Nuova Umanità, ed ancora il sito dell’editrice, della diffusione e della tipografia.

E poi la proposta dei libretti della collana Passaparola, un supplemento alla rivista, volumi agili sulle tematiche della famiglia con riflessioni e testimonianze, per dare una risposta alle difficoltà della vita di tutti i giorni.

Altra novità, la grafica e la scansione del quindicinale, il risultato di un lavoro di ascolto attento dei lettori sparsi in Italia.

E ancora gli accordi in atto con vari portali web, tra cui Google. Ad oggi sono già disponibili su internet 1150 titoli di Città Nuova, consultabili gratuitamente per il 20 per cento del testo.

E infine il passaggio al digitale, la nuova frontiera della comunicazione, per la quale il Gruppo sta investendo e comincia a sperimentare.

 

Emerge dai vari interventi fatti sul palco e da quelli spontanei del pubblico coinvolto nel dialogo come Città Nuova possa essere una risposta alle tante emergenze del Paese. Lo è nel suo mettere in evidenza “giorno dopo giorno le tante forme di bene – e di bene comune – che esistono in Italia” come evidenzia il direttore della rivista Michele Zanzucchi, ed entrando anche nei tanti problemi del nostro Paese senza rimanerne schiacciati, ma cogliendo quegli spiragli di luce che aiutano ad andare avanti.

E’ una risposta alle emergenze con la sua produzione che si snoda su più piste: quella della famiglia-scuola-educazione; quella che guarda al mondo della politica, della comunicazione, dell’economia, della Chiesa.

E’ ancora una risposta con la sua riflessione che non è fine a se stessa, ma parte dalla vita e torna alla vita. D’altronde, come ricorda Marta Chierico responsabile dell’ufficio abbonamenti e promozione, “i media targati Città Nuova non sono nati prima che ci fosse qualcosa da dire, prima che ci fossero idee da trasmettere. Prima ci sono state le persone che hanno cominciato a vivere il Vangelo con l’obiettivo di costruire ponti in tutti gli ambienti”.

 

C’è un segreto di una storia che va avanti da più di cinquant’anni e ne parla nelle conclusioni Danilo Virdis, direttore generale del Gruppo. “Abbiamo vari punti di forza. Il primo è senz’altro la squadra. Città Nuova si muove come un gruppo dove i vari settori hanno una guida unitaria. Non siamo un editore che tenta di indovinare progetti per sfondare sul mercato, ma l’editore di un popolo che crede nella fraternità universale e nella comunione”. In fondo, conclude il direttore “il punto di forza siamo noi, il punto di forza è il nostro stesso scopo: diffondere il carisma dell’unità. Abbiamo in mano un dono che vale: dire a tanti che Dio ci ama. Il programma di quest’anno è distribuire questo dono”.

 

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