Insieme per il bene comune

In tanti, giovedì, sono accorsi al Quirinale per lo storico incontro tra il pontefice e il capo dello Stato. Presenti anche la presidente dei Focolari, Maria Voce, e il copresidente Giancarlo Faletti
Papa Francesco al QUirinale

La visita di papa Francesco al Quirinale ha destato un ampio interesse tra i cittadini, testimoniato dalle centinaia di persone che hanno accolto festanti l'auto papale all’ingresso del palazzo sede del presidente della Repubblica. All’interno, invece, il pontefice era atteso da una delegazione del governo formata dal premier Enrico Letta e da alcuni ministri, nonché dai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, e da esponenti del mondo imprenditoriale e accademico. Non è mancata una novità, voluta dal presidente Napolitano, la presenza nella Sala delle Feste di personalità rappresentative del mondo della solidarietà verso i poveri, i sofferenti, gli ultimi.

Per il Movimento dei Focolari erano presenti la presidente Maria Voce e il copresidente Giancarlo Faletti.

«Tutto si è svolto in maniera ufficiale – ha detto a caldo la presidente Voce – e allo stesso tempo in un’atmosfera cordiale. Mi è piaciuto particolarmente il saluto rivolto dal presidente Napolitano, sia nello esprimere gratitudine verso papa Francesco per la particolare capacità di arrivare al cuore degli uomini, che per la dimensione personale dei rapporti che stabilisce. Ha voluto sottolineare il retaggio cristiano presente nei valori che hanno formato l’Europa, così come l’ammissione della tragica situazione che vive l’Italia nell’accentuarsi di una crisi che travolge la politica. Emergeva l’attesa fiduciosa che un messaggio del papa avrebbe aiutato a oltrepassare i particolarismi in vista del bene comune. Da ambedue i discorsi, poi, era evidente che siamo dinanzi a domande che ci interpellano insieme e per le quali anche le risposte sono comuni, seppure in ambiti differenti e con metodi diversi».

Dal canto suo il copresidente Faletti ha sottolineato l’impressione di essersi trovato dentro «una pagina di storia dell’umanità, legata certamente alla storia italiana e anche alle radici italiane di papa Bergoglio, nella stupenda cornice di un palazzo che evoca in più modi la storia della Chiesa. Era evidente, come sottolineato dalle parole e dai gesti di Napolitano e di Francesco, che a incidere nella storia è e sarà fondamentalmente la capacità di mettersi in dialogo».

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons