Innamorarsi in primavera

Quali sono i fattori che favoriscono e incoraggiano lo sbocciare di nuovi amori

Sembra un luogo comune eppure le ricerche parlano chiaro: incontrarsi all’aperto, condividere esperienze ed emozioni sollecita l’innamoramento. In primavera le giornate si allungano, l’abbigliamento diventa più leggero e comodo, aumenta la voglia di uscire e frequentare posti nuovi, di riprendersi quella vitalità che troppo spesso con l’inverno si era sopita.

Fare nuovi incontri e condividere lo stare insieme genera buon umore. Mentre la natura attorno rifiorisce, anche personalmente si avverte un naturale istinto di “venire allo scoperto” e mostrarsi di più. Chi vive già una relazione sentirà un nuovo impulso a rafforzarla, chi la desidera avrà nuove opportunità di incontro e per mostrarsi.

Affinché l’infatuazione non resti tale ma si trasformi in innamoramento, con la possibilità di evolvere in amore, occorre qualche altro elemento. Sono molto importanti fattori come: essere in un periodo di vita in cui si è pronti o disposti ad innamorarsi, che ci sia un genuino e reciproco interesse verso l’altro. In questi casi il clima ed il vento caldo del Sud possono dare una mano, sebbene non vada dimenticato quanto sono importanti i vissuti, l’esperienza passata e il modo in cui è stata interiorizzata la relazione tra i propri genitori.

Il geologo e climatologo tedesco Axel Bojanowski, sostiene anche egli nel suo libro Wetter macht Liebe (Il tempo fa l’amore) (ed. Spiegel Buch, 2017) che il clima, il sole e le nuvole influenzano il nostro umore e la capacità di entrare in relazione con l’altro.

Gli effetti del clima sull’umore erano ben noti da lungo tempo. Nel 1942 usciva Climate Makes the Man (Il clima fa l’uomo) di Clarence A. Mills, allora professore di medicina sperimentale all’Università di Cincinnati, il quale rilevò una relazione tra il cattivo umore, la discesa del barometro e i picchi di umidità. I risultati della sua indagine indicano che nelle giornate afose e umide le persone si arrabbiano più facilmente, mentre sono ben più disposte all’ottimismo e a svolgere le loro mansioni in climi caldi e secchi. La capacità di reagire in ogni caso non dipende solo dal tempo, essa può essere allenata attraverso lo humor e altre strategie personali.

A livello preferenziale sappiamo che vi sono persone che amano l’estate e altre che odiano il caldo e l’afa, chi ama il freddo e chi odia la pioggia mal tollerando il freddo. Ma al di là dei gusti personali anche il nostro corpo reagisce. E lo fa in modi differenti. Da un lato sappiamo che non sono poche le persone che per via dei cambiamenti climatici soffrono di dolori articolari, ai tendini, e di mal di testa.

Dall’altro, attraverso la biopsicologia, sappiamo che l’attività fisica, la socializzazione, l’esposizione alla luce solare interagendo con molti altri fattori innalzano i toni dell’umore. Questa interazione di fattori innesca meccanismi che permettono lo sviluppo di serotonina e dopamina nel corpo. Questi neurotrasmettitori funzionano come ormoni e sono rispettivamente denominati l’ormone dell’umore e della felicità, emozioni che hanno il beneficio di essere contagiose e di attirare gli altri a sé. Esistono comunque variabili personali che consentono a questi processi di fluire oppure di incepparsi.

Incrociando i dati dei due autori citati con quanto sappiamo delle logiche quasi misteriose dell’innamoramento potremmo dire che la primavera è un tempo propizio per far sbocciare nuovi amori per i fattori sopra menzionati, che questo tempo favorevole può durare fino all’inizio dell’autunno, ma che certamente non è l’unica fase dell’anno in cui ci si può innamorare.

Gustarsi la natura che rifiorisce, tenersi in allenamento fisico e godere di relazioni sociali sono fattori importanti in grado di alleggerire la mente e lo spirito, ma che in ogni caso la persona si innamora quando il suo mondo interno si è riappropriato della sua storia personale rendendosi così pronto ad aprirsi ad una nuova fase della vita e della relazione.

Allora buona primavera e buon ri-innamoramento della vita in genere.

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