Ingegneri senza frontiere

Dal 2002, oltre 12 mila studenti, docenti universitari e professionisti hanno portato avanti più di 350 progetti in 45 Paesi del mondo
Engineers without borders

A Boulder, in Colorado (Usa), si è verificato un incontro insolito tra un rappresentante del ministero dell’Agricoltura del Belize e un professore di ingegneria civile all’università del Colorado. Dalla loro chiacchierata è nata una rivoluzione che si sta estendendo da un Paese in via di sviluppo all’altro.
 
Angel Tzec ha infatti invitato il suo nuovo amico, il prof. Bernard Amadel, a visitare il villaggio di San Pablo, dove c’era urgente bisogno di acqua potabile. Amadel è rimasto colpito nel vedere i bambini andare più volte al giorno a procurarsi acqua al fiume vicino, non essendoci né acqua corrente, né elettricità, né sistema fognario. In quanto ingegnere civile, sentiva di poter fare qualcosa: così ha coinvolto otto studenti universitari e un collega, e insieme alla comunità di San Pablo hanno installato un sistema idrico sostenuto da una cascata poco lontana. L’intero progetto è costato 14 mila dollari: semplice, sostenibile ed economico.
 
Amadel ha quindi avuto l’idea di ripetere l’esperimento in altri Paesi in via di sviluppo: così è nata Ingegneri senza frontiere Usa (Ewb Usa), che dal 2002, grazie al lavoro di 12 mila studenti, docenti universitari e professionisti, ha portato avanti oltre 350 progetti in 45 Paesi del mondo. Le attività vengono avviate in collaborazione con comunità locali e ong, e riguardano principalmente l’approvvigionamento idrico, il sistema fognario e le energie rinnovabili.
 
Lo scopo di Ewb Usa è di far sì che le comunità possano soddisfare autonomamente e in maniera sostenibile le loro necessità: per questo sostengono azioni di sviluppo “dal basso” collaborando con partner locali nel concepire e implementare i loro progetti, avviando allo stesso tempo esperienze di cambiamento e formando leader responsabili. La loro attenzione è rivolta tanto agli studenti partecipanti quanto ai destinatari del loro servizio.
 
Ogni anno Ewb Usa premia alcuni progetti. Nel 2011 un riconoscimento è andato all’università di Yale per il suo lavoro con la comunità di Kikoo, nel Nord-ovest del Camerun, dove 900 persone potevano contare solo su acqua contaminata da rifiuti umani e animali. L’incidenza di malattie gastrointestinali, specialmente tra i bambini, era pertanto molto alta: il progetto ha dato un contributo fondamentale nel diminuirla e il livello generale di salute è migliorato.
 
Anche gli studenti della Marquette university hanno ricevuto un riconoscimento per il loro progetto di distribuzione idrica a  Joyas de Carballo, in Honduras. I ragazzi stessi hanno messo in luce come questo sia stato un dono per entrambe le parti: «Abbiamo avuto l’opportunità di imparare qualcosa, sia sotto il punto di vista professionale che umano, che in classe o nel mondo “sviluppato” non avremmo mai potuto imparare. Ewb-Usa ci ha insegnato come ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide: le differenze culturali e le barriere linguistiche possono essere superate con la comprensione e la comunicazione» (www.ewb-usa.org).

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