Infinita Tania Cagnotto

La miglior tuffatrice italiana. Agli Europei in corso a Londra, è infatti riuscita nell’impresa di conquistare due medaglie nella stessa sera e di guadagnare l'oro nei tuffi sincronizzati da 3 metri. I Giochi olimpici rappresentano la grande sfida rimasta a un’atleta che ha vinto tutto
Tania Cagnotto a Londra

La miglior tuffatrice italiana di sempre, nonostante i prossimi 31 anni d’età (li compirà dopodomani) e le 36 medaglie vinte tra campionati mondiali ed europei, non ha alcuna intenzione di arrendersi al tempo che passa, continuando a stupire e a riscrivere la storia dei tuffi in Italia. Inutile dire, infatti, che tra qualche anno si potrà tranquillamente dividere questo sport in due ere: pre e post Tania Cagnotto, tuffatrice europea col maggior numero di podi all’attivo tra gare nazionali e internazionali, prima atleta azzurra a essersi messa al collo una medaglia mondiale e, al momento, unica italiana ad aver vinto una medaglia d’oro ai campionati mondiali. La vittoria simbolo di una carriera eccezionale è arrivata lo scorso anno a Kazan: la bolzanina è riuscita nella titanica impresa di tenere dietro le cinesi Shi Tingmao e He Zi, portando in Italia un oro che (al maschile) mancava dai tempi di Klaus Dibiasi, 1975.

 

«Èun sogno che si realizza, ho sempre messo sullo stesso piano la vittoria dei Mondiali e una medaglia all’Olimpiade: volevo raggiungere una di queste cose e, finalmente, è successo. Èil mio ultimo tuffo mondiale, posso dire di aver chiuso in bellezza»: questo il commento di una Cagnotto al settimo cielo dopo il trionfo di Kazan. Un anno dopo, con i preparativi per le nozze in testa e gli ultimi Giochi olimpici da preparare al meglio, la regina dei tuffi non si smentisce: agli Europei in corso a Londra, la Cagnotto è infatti riuscita nell’impresa di conquistare due medaglie nella stessa sera. Ha iniziato vincendo la gara del trampolino da un metro, proprio quella che lo scorso anno le ha regalato l’alloro mondiale: il suo settimo trionfo continentale nella specialità, quarto consecutivo, è stato impreziosito dalla medaglia d’argento della compagna di squadra Elena Bertocchi, 22enne di Milano al primo risultato di prestigio in carriera. Non paga, ha subito iniziato la gara di tuffo sincronizzato dai tre metri, con Maicol Verzotto: risultato, uno splendido secondo posto, per la 19a medaglia europea in carriera.

 

Giorgio Cagnotto, padre e allenatore di Tania, ha commentato i risultati della fantastica serata londinese di due giorni fa affermando che questi risultati rappresentano un ottimo viatico per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Particolare da non sottovalutare, poi, è quello che le due splendide medaglie ottenute mercoledì scorso hanno in qualche modo sostituito altri ricordi londinesi, ben più dolorosi: i Giochi del 2012, disputati nello stesso impianto, furono infatti quelli del quarto posto di Tania a soli 20 centesimi di punto dal bronzo, ottenuto dalla messicana Sanchez Loto. «Avrei pianto con qualsiasi risultato, devo scaricarmi. Le Olimpiadi non fanno per me, questo era il mio sogno, ma la vita è un’altra».

 

Quattro anni dopo, alla soglia delle 31 candeline, Tania Cagnotto ha dimostrato che la passione infinita per lo sport può portare a risultati insperati: a tre mesi da Rio 2016, la bolzanina sembra ancora più forte, sicura di sé e soprattutto serena, considerando anche le nozze che saranno celebrate a settembre, proprio dopo le sue ultime Olimpiadi. I Giochi, inutile dirlo, rappresentano la grande sfida rimasta a un’atleta che ha vinto tutto: fulgido esempio di come anche sconfitte dolorose come quelle di Londra 2012 possano rafforzare chi le subisce, dando paradossalmente più linfa nel risalire la china e riprovarci. «Ho avuto una bellissima impressione di Rio – ha dichiarato la Cagnotto –, la piscina è bella, l’atmosfera è stupenda e la gente trasmette energia positiva»: le premesse per scrivere un nuovo capitolo di questa bellissima storia di sport sembrano esserci tutte.

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