Indicibilmente belli
Viviamo immersi in tanta bellezza, in questa città eterna la si trova ovunque, anche sottoterra, e spesso si sente citare quella frase usurata ma tanto vera di Dostoevskij: «La bellezza salverà il mondo!». Sì, è certamente vero, ma poi ci si guarda attorno e arrivano notizie che di bellezza non ne portano nemmeno un frammento.
Il mondo invecchia per odio e violenze, l’uomo abbrutisce e si indurisce, gli anziani rimpiangono il passato e i giovani non vedono il futuro, come se la profezia di Gioele faticasse a realizzarsi (cfr. Gioele 3, 1). Cosa sta succedendo? Certamente non manca bellezza intorno a noi, ma c’è crisi di dita che sappiano indicare con energia la bellezza più nascosta da cercare, scavando dentro i cuori e la vita di quei giovani futuro del nostro mondo ed esploratori di vie alla felicità.
Nei frammenti di ogni storia c’è un tesoro da scoprire, da rivalutare, da condividere, ma c’è urgenza di “visionari” che vedano oltre, intuiscano prima. C’è penuria di occhi che guardino, di bocche che affascinino, di vite calamitanti per pescare nel mare agitato della storia tesori da non perdere, giovani su cui scommettere. Il rischio è di far perdere una generazione ricca e profonda, bella e unica.
Se Dio facendosi uomo ha camminato in borghese, come chiunque altro, per restituire in ogni incontro bellezza all’uomo, perché non entrare nella storia e nelle storie con la stessa semplicità e potenza e dare ad ogni giovane consapevolezza di quel che rappresenta nel piano di Dio e per la vita del mondo?! C’è un problema soltanto a creare ritardi e stanchezze: la corsa che questo mondo impone. Routine e convenienza sferzano colpi duri anche nella Chiesa.
Se Cristoforo Colombo, Galileo, Polo e tanti altri si fossero accomodati non avrebbero concluso nulla né arricchito la storia, si sarebbero estinti come tanti milioni di persone; così se uomini e donne di fantasiosa volontà non scruteranno e muoveranno giovani cuori, tanta bellezza marcirà. Il piano del “malvagio” è celare bellezza per far impazzire l’uomo, per farlo regredire, per autodistruggersi. Per quanto sia evidente la bellezza estetica, questa non potrà mai salvare un uomo come l’aver scoperto il bottino nascosto dentro l’anima, quello incastrato in ogni piega e protetto da ogni ferita.
Insomma, non leggere soltanto, se puoi fare qualcosa rimboccati le maniche ed usa le tue dita… indica a questa generazione che c’è vita da vivere e bellezza da donare… Bisogna scoprire un mondo nuovo per creare un nuovo mondo giovane, avvincente, bello. Allora potrai dire: Dio ha vinto ancora, lui è Redentore dell’uomo, di tutto l’uomo. Ogni giovane è una minuzia nel creato, ma se è cercato da occhi nitidi potrà essere un diamante pronto a brillare per sempre e scoprire di essere indicibilmente bello.
Don Giuseppe Cippitelli
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