Inaugurato l’Anno giovanneo
SANT’EGIDIO Figli della Chiesa Un pellegrinaggio alla memoria dei martiri del XX secolo… Innumerevoli uomini e donne, noti e ignoti che, nell’arco del Novecento, hanno versato il loro sangue per il Signore. Con queste parole Benedetto XVI ha spiegato con quale stato d’animo lunedì 7 aprile ha visitato la basilica di San Bartolomeo all’Isola tiberina a Roma, memoriale dei martiri recenti affidato alla Comunità di Sant’Egidio che quest’anno celebra i 40 anni di vita. Prima di entrare nella basilica, il papa si è intrattenuto sulla piazza a salutare con affetto la folla. Anziani e bambini, immigrati e rom, portatori di handicap. È il popolo romano della Sant’Egidio. Poi ha sostato e pregato dinanzi ad ognuna delle sei cappelle laterali della basilica, informandosi delle persone lì ricordate: le vittime dei totalitarismi, del nazismo, del comunismo, del Messico e della Spagna, e i martiri dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania. Nel prendere la parola, Andrea Riccardi ha ricordato il 1968, l’anno di origine della comunità: Siamo stati guidati – ha detto – sulla via dell’amore. Abbiamo scoperto il dono gioioso e responsabile di un carisma. È quel che siamo felici di dire alla santità vostra: siamo contenti di essere cristiani figli della Chiesa! Lo diciamo con un grido di gioia che è più forte delle grida di dolore che pur sentiamo nel mondo. VATICANO Ebrei, la Santa Sede precisa Il Vaticano prende atto del dispiacere causato in alcuni settori del mondo ebraico dalla pubblicazione del nuovo Oremus et pro Iudaeis per l’edizione del Missale Romanum del 1962. E, in una nota diffusa dalla Sala stampa vaticana e pubblicata il giorno seguente sull’Osservatore Romano, tiene ad assicurare che la nuova formulazione della preghiera non intende nel modo più assoluto, manifestare un cambio nell’atteggiamento che la Chiesa cattolica ha sviluppato verso gli ebrei, soprattutto a partire dalla dottrina del Concilio Vaticano II, in particolare nella dichiarazione Nostra aetate. La nota ricorda il vincolo del tutto particolare con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato alla stirpe di Abramo ed auspica che le precisazioni contenute nel comunicato contribuiscano a chiarire i malintesi e che i progressi verificatisi nella reciproca comprensione e stima tra ebrei e cristiani durante questi anni crescano ulteriormente. ECUMENISMO Un ponte tra Tubinga e Roma Un volume frutto di un intenso lavoro ecumenico durato cinque anni ad opera di un gruppo di sei teologi, tre cattolici della Pontificia Università Lateranense e tre luterani della Università di Tubinga, che lontano dai riflettori dei media hanno indagato sui temi della teologia fondamentale. Il testo – dal lungo titolo Fondamento e dimensione oggettiva della fede. Secondo la dottrina cattolica romana ed evangelica luterana – è stato presentato lo scorso 7 aprile a Tubinga, in Germania, ed il 9 aprile a Roma. L’inedito contenuto nel volume sta nel metodo di lavoro messo in atto dagli studiosi: una sorta di empatia metodica per cui i teologi cattolici e luterani hanno cercato di pensare secondo le prospettive dell’altra parte. Per Friederich Weber, presidente del Comitato nazionale tedesco dell’Alleanza mondiale luterana, questo metodo può rappresentare una nuova via dell’ecumenismo, e per il card. Camillo Ruini una strada per una più profonda percezione di ciò che è proprio a ciascuno . PAPA RONCALLI Inaugurato l’Anno giovanneo È stato il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, ad inaugurare domenica 6 aprile a Sotto il monte l’Anno giovanneo, indetto per celebrare il 50° anniversario dell’elezione al soglio pontificio di papa Giovanni XXIII. La forza della dolcezza, lo zelo della pazienza. Con queste due immagini il card. Bertone ha indicato i tratti distintivi di Angelo Roncalli. Il papa buono che sapeva parlare alle folle e il papa del Concilio Vaticano II che ha profondamente inciso sul volto del cattolicesimo universale. Per onorare la memoria del suo più illustre cittadino, Sotto il Monte – paese natale di papa Roncalli – ha predisposto un fitto programma di manifestazioni. Luogo degli eventi un tendone da mille posti che ospiterà conferenze, proiezioni di film, concerti ed una mostra (dal 3 al 29 giugno) sul Concilio organizzata dall’Azione cattolica nazionale dal titolo: Tra memoria e profezia.