In vacanza con il cane

Piccola guida per scegliere una vacanza serena e rilassante per noi e per i nostri beniamini, nel rispetto degli altri vacanzieri
Cane

Se decidiamo di fare vacanza con i nostri beniamini bisogna sapere che sia la partenza con trasloco sia l’arrivo in una nuova casa o struttura d’accoglienza costituiscono uno stress per noi e per i nostri amici a quattro zampe, un po’ più forte per quest’ultimi dato che vengono a mancare punti di riferimento e certezze. Per il cane è più semplice seguirci, per lui la nostra presenza è più che rassicurante. Potrebbe, quindi, essere necessario nei primi giorni passare più tempo con lui ed abituarlo gradualmente a stare da solo, evitando accuratamente ogni rituale di saluto.

Portare con noi gli oggetti personali (cesta, cuscino, ciotola, giochi) ed instaurare da subito una routine quotidiana regolare, può facilitare l’ambientamento.

Premesso ciò, dove si va? La montagna è meno vincolante, ma se decidiamo per il mare è bene saper che non tutte le strutture balneari sono organizzate per accogliere cani, gatti ed affini. Abbiamo quattro possibilità di scelta:

  • una struttura attrezzata tradizionale con accesso alla spiaggia per gli animali, ma non al mare;
  • spiagge o lidi in cui gli animali sono accettati, ma a numero chiuso;
  • spiagge o lidi attrezzati, dedicati ai cani e ai loro accompagnatori;

quest’ultime sono le migliori perché danno la garanzia di avere tutto quanto è necessario al cane durante il suo soggiorno sulla spiaggia (fontanelle con acqua corrente, docce per pulirli dalla sabbia ecc.) e ci aiutano a vivere la vacanza con maggiore serenità, sapendo che intorno a noi ci sono persone che hanno o amano gli animali e che saranno, quindi, più tolleranti e pazienti ed in grado di capire i loro bisogni e accettane la presenza;

  • ed infine ci sono le spiagge libere (ricordiamo che spesso i nostri litorali sono vietati ai cani fino alle 20, da quest’ora in poi, invece, sovente l’accesso è libero).

A proposito di divieti di balneazione, facciamo molta attenzione: per essere validi, i cartelli devono riportare sul retro il numero di ordinanza comunale di riferimento e la data di scadenza. Inoltre, l’ordinanza (che prevede il divieto motivato, con l’estensione oraria di tale divieto) deve essere firmata dal sindaco, da un assessore delegato o dal comandante dei vigili urbani e pubblicata sugli albi pretori dei singoli comuni. Premesso ciò, e prescindendo da eventuali divieti, c’è da dire che se il nostro amico a quattro zampe riesce a tollerare bene la nostra assenza per qualche ora, portare il cane in spiaggia nel tardo pomeriggio o di mattina molto presto riduce di molto lo stress della spiaggia affollata o delle ore più calde sia per noi sia per i nostri beniamini e potrebbe essere un buon compromesso tra salute e sereno divertimento col nostro amico peloso.

Qualunque sia la nostra meta, cosa bisogna portare con noi: oltre al libretto sanitario con eventuale passaporto, asciugamani (uno per lui e uno per la macchina per quando si ritorna a casa), ombrellone, crema solare per naso e orecchie (soprattutto se bianchi), acqua da bere e qualche snack da usare come premio, guinzaglio e museruola, qualche gioco, paletta e sacchetti per i suoi bisogni, borsetta di pronto soccorso e speciali scarponcini in caso di escursioni in montagna e su roccia.

Cosa non fare:

  • non bisogna mai costringere il cane a bagnarsi se non vuole, ma approcciare all’acqua gradualmente e dolcemente prediligendo sempre il rinforzo positivo;
  • non lasciare che l’animale si allontani troppo sia in acqua sia in montagna;
  • non lasciarlo in auto da solo quando fa caldo;
  • evitare la spiaggia nelle ore troppo calde (attenzione ai colpi di sole o di calore);

Attenzione:

  • prevedere e porre rimedio allo scrollamento della sabbia e dell’acqua in modo da evitare che i vicini di ombrellone vengano importunati;
  • ricci di mare, agli ami lasciati incautamente sulle spiagge libere, alle zone rocciose e scivolose, ai rovi, alle vipere e ai forasacchi (spighe di graminacee selvatiche) che possono entrare nelle orecchie, nel naso e nella cute creando problemi seri;
  • non fare entrare il nostro amico in acqua a stomaco pieno (aspettare sempre 3-4 ore);
  • ricordarsi di portarlo in giro ogni due ore per la pipì;
  • se andiamo in montagna abituarlo gradualmente alle passeggiate.

(A cura della dott.ssa Letizia D'AvinoCentro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli)

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons