In uscita i film di Cannes

Nelle sale "Maps to the stars" di David Cronenberg, crudo atto d'accusa di un mondo in corsa deitro al mito del successo, e "Le meraviglie" di Alice Rohrwacher, fiaba magica giocata intorno a quattro sorelle riunite in una fattoria sul lago Trasimeno
Maps to the star

Maps to the stars
Il film diretto da David Cronenberg con Mia Wasikowska, Robert Pattinson, Julianne Moore e John Cusack è un ritratto  al vetriolo cupissimo di una Hollywood metafora dell’Occidente in corsa dietro al mito del successo, che trascina con sé droga, sesso e orrori familiari. Tutti hanno in realtà una disperata ricerca di affetto che la fama e la gloria non possono dare, così anche Benjie, ragazzino-attore viziato e problematico si consola con la disturbata sorella Agatha, piromane e malata. Nessuno però ha la forza di tirarsi indietro dal gioco perverso che seduce ragazzini e adolescenti, diventati grandi troppo presto, anzi a tredici anni consapevoli di aver consumato la vita. Un mondo cinico dove la morte appare la reale protagonista di questo film crudele e crudo, eccessivo forse, eppure dolente e accusatorio: in apparenza senza speranza, eppure intriso di voglia di vita e di libertà, forse impossibile in un mondo di lustrini. Recitato benissimo da un gruppo di grandi attori, inquieto come un trhiller, non lascia indenne lo spettatore su di un mondo fatto di false mitologie.

Le meraviglie
Alice Rohrwacher al suo secondo film è già in concorso a Cannes: miracolo del cinema! L’estate di quattro sorelle presso il lago Trasimeno, nella fattoria dove il padre tedesco, molto rustico e apocalittico, vive con la delicata moglie – una bravissima, trepida Alba Rohrwacher – è il soggetto per un lavoro ambizioso, dove i diversi registri – l’onirico, il fantastico, il realistico, l’ecologico – si susseguono e si intrecciano in una sorta di fiaba magica adolescenziale con risvolti nostalgici al passato della regista e denunce attuali sul nostro sistema di vita. Ci sono brani di poesia notturna  autentica – la notte  in cui la sorella maggiore, Gelsomina (nome felliniano) dorme in una grotta con l’amico Peter – alternati ad altri forse meno amalgamati, come la scena del concorso. Il film, molto curato nella recitazione e nella fotografia – Monica Bellucci recita sé stessa con gusto e lieve  autoironia – ha il pregio di evidenziare la bravura delle attrici non protagoniste, ossia le ragazze, così naturali, nonostante una certa artificiosità. (Guarda il trailer del film)

X-Men – Giorni di un futuro passato
Il 3D salva  la settima puntata del ciclo, non tanto per gli effetti speciali – belli e non eccessivi – quanto perché, guarda caso, permette allo spettatore di “entrare” nella squadra dei consueti protagonisti che, stavolta, si trovano proiettati in un passato che guarda al futuro. Ciò permette una narrazione fluida, equilibrata fra scienza ed epica,  con risvolti  psicologici non eccelsi, tuttavia sufficienti a dare maggior spessore al carattere dei personaggi. Un cast glamour – Jennifer Lawrence, Hugh Jackman, Michael Fassbender, Anna Paquin…, ognuno con la propria parte equamente distribuita – recita con notevole professionalità, talvolta con toni un po’ teatrali. Ma l’insieme  è piacevole, la miscela avventura-fantasia-apocalisse funziona ancora e il lungo film ha fra l’altro il pregio, non ultimo, di non stancare.

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