In scena il Vangelo e giovani star
Chi l’avrebbe mai detto? Al MAXXI – che collabora col Festival con una rassegna collaterale molto viva – è di scena il Vangelo. O Novo Testamento de Jesus Christo segundo Joao è un lungo film voluto fermamente da Joaquim Pinto, vincitore quest’anno a Locarno con E Agora? Lembra-me. Girato in una sola giornata, dall’alba al tramonto, e recitato con intensa passione dal grande attore portoghese Luís Miguel Cintra, è una rilettura del Vangelo di Giovanni che si fa esperienza vitale per il pubblico. La sorpresa è la scoperta di una sconvolgente unitarietà del testo, anche dell’appendice – l’episodio della “pesca miracolosa” finale – che, con tutto il rispetto per gli esegeti, appare veramente opera di un solo unico e grande autore.
La lettura è accompagna sullo schermo da un intercalare di venti, acque, cieli azzurri e nuvole, paesaggi assolati di campi e poi lunghi, lunghissimi spazi di buio, dove la parola viene sbalzata con la sua icasticità, la sua forza possente in un modo davvero straordinario.
Si avverte la potenza della parola nella sua pregnanza. Talora ci sono intuizioni formidabili: il racconto della morte di Cristo vede sullo schermo un croce nera su un tramonto infuocato, dove brilla un sole raggiante. Mai la morte del Messia è stata resa visivamente in questo modo.
Opera visionaria, drammatica, coinvolgente e insieme semplice, questo film – è da sperare – avrà lunga vita nelle sale.
La sezione giovanile "Alice in città" continua a presentare indagini familiari, questa volta con lo svedese Nobody Owns me, storia di una ragazza che vive sola col padre divorziato e alcolizzato. Delicatissimo, il film tratteggia la crescita della bambina fino a diventare ragazza e donna in un rapporto affettivo sensibile e amicale padre-figlia, fino alla necessaria e dolorosa separazione. Il film sull’amore paterno – la madre è figura defilata ed egoistica – è una delle tante tracce esperienziali che la rassegna offre, indagatrice com’è della disperata volontà dei figli di essere amati dai genitori e di volerli uniti, al di là dei media che ne presentano una versione al contrario.
In sala c’era un'autentica folla di studenti, scatenati e vocianti, che però si sono zittiti spontaneamente all’inizio del film e l’hanno applaudito con calore. E, a proposito di giovani, ieri c’è stata un’invasione di fan per i protagonisti del lunghissimo (e snervante) La ragazza di fuoco, attori sui vent’anni, proiettati in un racconto dagli enormi effetti speciali e dal dissidio popolo-politici quanto mai attuale, ovviamente in salsa magico-avventurosa-fantascientifica (con sequel prossimo venturo).
Dopo i vampiri, adesso gli eroi sono loro: Jennifer Lawrence (biancovestita, felice di non essere in linea), Liam Hemsworth e Josh Hutcherson, ovvero, in scena, gli spasimanti, più o meno nascosti, di lei.
Emozioni, grida – con Checco Zalone che imperversa ad oltre 30 milioni di guadagno… – e non troppo in sordina le proteste dei “senza casa”. A dire che il cinema è fiction e la realtà è altra cosa.