In scena

Al Teatro Libero di Milano viene rappresentata “Una stanza a Sud” con la regia di Corrado Accordino. Si replica al Parioli di Roma “Sei personaggi in cerca d’autore”, mentre a Bologna si assiste all’ennesima motivata trasmigrazione contemporanea di “Amleto”.
Una Stanza a Sud

A Milano “Una stanza a Sud”
Tre sconosciuti, tre viaggiatori, tre fuggiaschi (nella foto). Per pura casualità si ritrovano a condividere il ristretto spazio di una stanza in un luogo estraneo e inospitale a Sud del mondo. Dove tutto è differente, almeno in apparenza. Essere altrove, osservare il mondo da un altro punto di vista, i rumori, le voci, le abitudini, il senso delle cose, abituarsi a un nuovo codice di sopravvivenza, abituarsi ad avere un po’ di compagnia, in questo luogo dove è ancora possibile sparire, uscire dal “campo”. I tre protagonisti scopriranno che i loro destini sono intrecciati più di quanto possano immaginare.Con un linguaggio concreto, incisivo, caustico, ma anche ironico, pulp, surreale, il regista dirige tre bravissimi attori: Alessandro Castellucci, Pasquale di Filippo e Giancarlo Latina. “Una stanza a sud”, drammaturgia e regia Corrado Accordino,compagnia La Danza Immobile, Milano, Teatro Libero, dal 28/11 al 9/12.

“Sei personaggi in cerca d'autore”, a Roma
Il celebre testo rappresenta, nel panorama della drammaturgia teatrale, un fenomeno irripetibile. Da una parte per il ricorrente interesse con il quale viene accolto dagli spettatori ad ogni nuova messa in scena, in special modo dai giovani. Dall'altra per il fascino che esercita ancora su attori, registi e produttori. La messa in scena del Teatro Carcano è alla sesta ripresa consecutiva dal 2008, anno nel quale Giulio Bosetti ne curò la regia dopo averlo già interpretato o prodotto tre volte: negli  anni '50, a metà degli anni '70 e a metà degli '80. Per poi approdare all'attuale edizione nella quale, anche regista, ritagliò per sé il ruolo del Capocomico, lasciando a Salines quello del Padre e affidando poi a Edoardo Siravo, a causa della malattia che lo colse proprio all'inizio dell'estate di quell'anno, il ruolo che avrebbe dovuto interpretare. “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, regia Giulio Bosetti con Antonio Salines, Edoardo Siravo, Silvia Ferretti, Paola Rinaldi e Marina Bonfigli. Roma, Teatro Parioli Peppino De Filippo, dal 28/11 all’8/12.

“La confessione” di Walter Manfrè, a Noto
Uno spettacolo che il regista ama definire “Il teatro della persona”, dove la prospettiva dell’introspezione raggiunge il suo apice maggiore.Festeggia i vent’anni questo spettacolo-cult,nato nell’estate del 1993 al Festival di Taormina Arte da dove poi ha percorso un lunghissimo tour intorno al mondo, con un successo proseguito negli anni e con sempre nuovi attori, anche alle prime armi. Uno spettacolo che di volta in volta si reinventa. All’interno, infatti, ci sono venti attori che hanno partecipato a un workshop teatrale con lo stesso Manfrè; attori che si confessano a spettatori nuovi, con sempre nuove emozioni. Tra gli attori: Doriana La Fauci, Donatella Liotta, Elena Polic Greco, Nadia Spicuglia, e Salvatore Tringali.Noto (Sr), Chiesa di Santa Caterina, il 29 e 30/11; e 1, 6, 7 e 8/12 con due spettacoli, pomeridiano e serale.

Il Van Gogh di Loris Petrillo
Ispirato da un’idea del medico chirurgo nonché caro amico dott. Renzo Ovidi, secondo il quale Vincent Van Gogh, notoriamente considerato un pittore pazzo morto suicida, in realtà non era quel folle che la storia ci ha presentato, bensì un uomo affetto da sindrome carenziale affettiva di probabile origine familiare, il coreografo e danzatore Loris Petrillo crea la sua nuova opera utilizzando la coreografia non come mezzo descrittivo, ma conferendole una funzione espressiva istintiva in grado di suscitare emozioni. “Van Gogh”, physical performance with adaptable installation, coreografia Loris Petrillo, drammaturgia Massimiliano Burini, interprete Nicola Simone Cisternino,MDA PRODUZIONI DANZA-PETRILLO DANZA. Roma, Teatro Il Vascello, il 27 e 28/11.

“Trattato della Lontananza” al PimOff
L'ultimo appuntamento del 2013 con la danza vede protagonista la compagnia già ospite del Pim in stagioni passate, con ilnuovo lavoro del collettivo C.ie Zerogrammi guidato da Emanuele Sciannamea e Stefano Mazzotta. Ispirato all'omonimo saggio di Antonio Prete, lo spettacolo, per tre danzatori, traduce in danza le poetiche immagini del “lontano” descritte dall’autore, declinandole nelle figure dell’addio, dell’utopia, della nostalgia e dell’esilio. Qui il “lontano”, come espressione di una soglia immaginata, sublimata, desiderata, si fa linea di frontiera e luogo cui appartengono la solitudine e la difficoltà di incontrare e comprendere l’altro. “Trattato della Lontananza”, regia e coreografia Emanuele Sciannamea, con Pieradolfo Ciulli, Roberta De Rosa, Stefano Roveda. Milano, PimOff, dal 30/11 al 2/12.

L’Amleto di Giuseppe Provinzano, a Bologna
Anche il teatro di questi tempi non se la passa bene. Scompaiono festival, si assottigliano le stagioni, si diradano le produzioni. Ma da qualche parte Rosenkrantz e Guildestern non sono ancora morti. La giovane compagnia palermitana Babel propone l’ennesima motivata trasmigrazione contemporanea dell’Amleto di Shakeapeare, del suo teatro nel teatro, di amara commedia nella commedia. “To play or to die. This is the question… today, scritto e diretto da Giuseppe Provinzano, con Chiara Muscato, Giuseppe Provinzano, una co-produzione Babel crew, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, in collaborazione con Teatro Garibaldi Aperto di Palermo. Bologna, Teatri di Vita, dal 28 al 30/11.

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