In scena

Dal mercante di Venezia che vede in scena Orlando al Macbeth messo in scena da Corrado d’Elia, tanti spettacoli interessanti in giro per l'Italia
Orlando mercante di Venezia

Il “Mercante di Venezia” secondo Valerio Binasco
“Si è parlato (e si è taciuto) molto dell’antisemitismo di questo testo”, dice il regista Binasco che dirige Silvio Orlando nei panni di Shylock. “…Per quel che mi riguarda, è una storia sulla persecuzione della diversità. Mi trovo dunque completamente d’accordo con Wystan Hugh Auden (tra i più importanti studiosi di Shakespeare n.d.r.) quando dice: “Nel Mercante di Venezia le differenze religiose sono tratteggiate in modo fatuo: non è un problema di fede, ma di conformismo. L’essenziale, riguardo a Shylock, non è che un eretico o un ebreo, ma che è un outsider”. Outsider, qui, vuol dire qualcosa di più, di diverso. Vuol dire proprio straniero. Estraneo”. Binasco ambienta l’opera nel Nord Est di oggi: una Venezia luogo di confine e luogo di affari, dove i mercanti prosperano e i giovani ricchi chiacchierano al bar, tra risate, pettegolezzi e battute. E dove spicca ancora più macroscopico il divario con Shylock, così serioso, che pensa solo a far soldi. “Dentro al Mercante c’è un mostro. Ma non è Shylock. È il denaro”, prosegue Binasco. “È l’affaticarsi degli uomini contemporanei per accumulare, governare, amare e odiare, reinventare il denaro”. “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, in scena gli attori della Popular Shakespeare Kompany. Al Teatro Strehler, Milano, fino al 24/11

Zoom Festival a Scandicci
Si inaugura mercoledì 13 novembre  l’VIII edizione del progetto di Teatro Studio Krypton, diretto da Giancarlo Cauteruccio, intitolata CHILOMETROZERO. Sedici giovani formazioni di teatro e danza che coltivano con la propria ricerca la necessità di nuove forme per il teatro e per l’arte. Spiccano due prime nazionali, una performance site-specific e un’anteprima nazionale. A otto compagini emergenti toscane, Codice Ivan, KanterStrasse, Iacopo Braca, Con-fusione, Collaborazioni Anonime, inQuanto teatro, Francesca Duranti/CAB008 e Irene Russolillo, si affiancano otto gruppi provenienti da varie regioni italiane: Cascina Barà, Carullo-Minasi, Civilleri/Lo Sicco, Biancofango, Clinica Mammut, Fibre Parallele, Dewey Dell /Black Fanfare e Davide Calvaresi. A Scandicci(Fi), Teatro Studio, fino al 23/11

Il Macbeth di Corrado d’Elia
Tutto parte dal niente. Il nero assoluto. Il buio pesto della colpa e della notte infernale che sembra non potersi dileguare. Macbeth e la sua Lady, fiammelle indivisibili di un girone infernale, appaiono a illuminare con la luce del desiderio e dell'ambizione il buio di un luogo che è non luogo, caverna della mente e dello spirito, nero inferno delle passioni più irrazionali. Macbeth, inconsapevole e impotente vittima sacrificale, precipitato nell'incubo più nero da cui non si risveglierà più, rimane solo ad affrontare apparizioni e profezie, perduto in un crudele allucinato supplizio, travolto dalle stesse forze del male che ha creduto di poter governare. “Macbeth”, di W. Shakespeare, progetto, adattamento e regia di Corrado d'Elia, con Corrado d'Elia, Valentina Capone, Gustavo La Volpe, Marco Brambilla, Eliana Bertazzoni, Marcello Catalano, Andrea Finizio, Chiara Salvucci, sceneFabrizio Palla, luci: Alessandro Tinelli, produzioneTeatro Libero. A Milano, teatro Libero, fino al 26/11.

“Il Pretesto”, opera prima di Gianpiero Pumo
Un testo contemporaneo e di ambientazione contemporanea che rappresenta una sfida. Una storia, purtroppo, non così lontana dalla realtà, dove i personaggi creati da Gianpiero Pumo, chiedono di poter raccontare la loro storia. Marco e Greta sono una giovane e felice coppia da poco sposati: lui, capitano dell’Esercito italiano, è chiamato a una nuova “missione di pace”; lei è in attesa della loro prima figlia. Poco prima della partenza, Marco riabbraccia il fratello Diego, appena uscito dal carcere dove ha scontato un anno per rapina a mano armata. Due vite opposte, quelle di Marco e Diego, segnate da un padre – ufficiale in pensione – pieno d’orgoglio per il figlio militare e di delusione per l’altro “non all’altezza”. La partenza di Marco sconvolgerà gli equilibri di questi personaggi, costringendo ciascuno a combattere una guerra personale. “Il Pretesto”, con Mariano Rigillo, Diego D’Elia, Valentina Valsania, Gianpiero Pumo, Simone Vaio, regia Ruben Rigillo. Al Teatro della Cometa, Roma, fino al 24/11.

Il danzatore Aakash Odedra a Ferrara
Quattro diverse cifre stilistiche per un solo, magnetico interprete: il ventottenne Aakash Odedra nato a Birmingham e cresciuto a Leicester, genitori nati in Africa, educato dalla nonna, originaria della regione indiana del Gujarat che gli ha trasmesso l’amore per la tradizione. Nella sua danza “meticcia” trovano spazio il contemporaneo, il Kathak e il Bharata Natyam. Odedra, dopo la sua nuova creazione dedicata al Teatro Comunale di Ferrara, percorre le coreografie di Akram Khan, “In the shadow of man”, e Maliphant“Cut”, con una danza quasi ipnotica per poi perdersi in un firmamento di lampadine sospese nell’ultima pièce di Cherkaoui: “Constellation, come il suo nome – Aakash – che in sanscrito significa “cielo”. Al Teatro Comunale, Ferrara, sabato 16/11.

 

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