In scena

Dalla musica di Brennero Crash all'atto unico di Tony Laudadio, passando per il ricco programma di "TU! Ognuno è benvenuto" e finire con la rivisitazione del classico "L’avaro” di Molière: ecco alcune proposte artistiche per la settimana
Brennero Crash

Brennero Crash a Parma

Tra un guard-rail e l’altro, lungo un pezzo di autostrada, una macchina perde il controllo e invade la corsia opposta. Due auto si scontrano. Nell’attesa dei soccorsi prende forma un cabaret metafisico dalla nebbia di un’autostrada deserta. La nuova creazione di Michela Lucenti si delinea come un’opera totale e multiforme, in cui la danza, la recitazione, la musica formano un canto corale, un racconto politico e poetico di un’umanità straordinariamente comune, una partitura popolata di riletture e trasformazioni di composizioni polifoniche, atmosfere notturne e grottesche, che si mescolano in un gioco ritmico pieno di disperata comicità, ottenuto attraverso la manipolazione di oggetti scenici e strumenti musicali. È la musica dal vivo a creare e distruggere gli spazi dell’azione.

Brennero Crash”, testo originale di Alessandro Berti, compagnia Balletto Civile, regia e coreografia Michela Lucenti. Parma, Teatro Due, dal 17 al 26/10.

 

“TU! Ognuno è benvenuto” a Pontedera

Un ricco programma fra spettacoli, laboratori e incontri per il progetto Pontedera Teatro Produzioni 2013 fino al 20/12. Dopo Lisboa, un’opera teatrale itinerante dedicata a Pessoa con dieci attori e musicisti che hanno compiuto azioni poetiche in bicicletta, debutta, il nuovo spettacolo della Compagnia Laboratorio di Pontedera con la regia di Roberto Bacci. Lo spettacolo, la tragicommedia di ogni ‘reclutamento’, si è nutrito delle ultime pagine incompiute del romanzo di Kafka, America (o Il Disperso), e soprattutto delle tecniche di colloquio e delle metodologie utilizzate dagli addetti ai processi di selezioni delle risorse umane, sempre alla ricerca del candidato ottimale.

TU! Ognuno è benvenuto, con Sebastian Barbalan, Silvia Pasello, Francesco Puleo, Alessio Targioni, Tazio Torrini, e la drammaturgia di Roberto Bacci e Stefano Geraci. Pontedera (PI), Teatro Era, dal 18/10 al 3/11.

 

“Le vie dei festival” a Roma

Alla sua XX edizione ritorna la manifestazione organizzata dall’Associazione Cadmo e diretta da Natalia Di Iorio, con la prima nazionale di Un anno dopo, di Tony Laudadio, interpretato dall’autore insieme a Enrico Ianniello. L’atto unico, scritto appositamente per la collaudata coppia di attori, racconta trent’anni di due vite. Due colleghi, due amici, o semplicemente due persone costrette a condividere per tanto tempo lo stesso luogo fisico: un ufficio. Il tutto raccontato in 30 flash, 30 giorni della loro vita, un giorno all'anno. Quest’universo concentrazionario e claustrofobico, non è né cupo, né triste. Al contrario è comico e vivace, condito di riflessioni argute e situazioni bislacche. Il Festival entrerà poi nel vivo, dal 28 ottobre, con una serie di appuntamenti quotidiani al Teatro Vascello, che andranno a costruire il racconto della sua storia attraverso le azioni sceniche di alcuni degli artisti che vi hanno nel tempo contribuito e che con la loro presenza testimoniano concretamente la condivisione di un progetto artistico.

“Un anno dopo”, di Tony Laudadio, prodotto da OTC Onorevole Teatro Casertano/Teatri Uniti, Roma, Teatro Due, dal 16 al 27/10.

 

Il nuovo “Avaro” di Lello Arena

Attorno al protagonista Arpagone è evidenziato e rappresentato un mondo intimamente corrotto di straordinaria e persistente contemporaneità che si articola intorno al vizio capitale dell'avarizia. Un mondo che Molière anima di complottismi, di ipocrisie, di opportunismi, di raggiri, di arrivismi, e che abita di fingitori, spreconi, faccendieri, mediatrici, sensali di fronte ai quali l'avaro Arpagone si erge quasi come figura consapevole e sinceramente reo-confessa, pervasa, infondo, da una profonda onestà intellettuale. Lui è naturalmente complementare a tutti gli altri, il suo vizio lo conduce ad una solitudine apparentemente compiaciuta e strafottente, ma che lo costringe a perdere poi quasi più di quanto abbia cercato di trattenere. È un posseduto dal denaro, accumula ma non usa, diffida, sospetta, accusa, impone, capitola e subdolamente si riabilita, la sua insana fragilità lo destina al drammatico succedersi di buffo e tragico.

“L’avaro”, di Molière, regia Claudio Di Palma, con Lello Arena, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, Valeria Contadino,Giovanna Mangiù, Gisella Szaniszlò, Fabrizio Bordignon, Enzo Mirone, musiche Paolo Vivaldi, scenografia Luigi Ferrigno, costumi Maria Freitas. Bon Voyage Produzioni, Roma teatro Quirino, dal 15 al 27/10.

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