In scena

Da “La guerra di Kurukshetra”, ambientato tra le rovine de L’Aquila, al Tributo a Rudolf Nureyev, che si terrà a Roma, tanti spettacoli interessanti in giro per l'Italia
La guerra di Kurukshetra

“La guerra di Kurukshetra” tra le rovine de L’Aquila
Tratto dal Mahābhārata, uno dei più grandi poemi epici dell’India, testo fondamentale della religione induista, racconta uno degli innumerevoli filoni dell’immensa trama di questo antico testo in sanscrito. Lo spettacolo di Francesco Niccolini con la regia di Corsetti nasce come co-produzione fra L’Uovo-Teatro Stabile di Innovazione, il Teatro Stabile delle Marche e la Compagnia Fattore K. per questa grande e articolata impresa, che si svilupperà nell’arco del biennio 2013-2014. Dieci attori in scena interpretano una folla di personaggi: uomini, dèi, eroi, figli di dèi, demoni, che vediamo passare attraverso nascite, morti, reincarnazioni, in un tessuto narrativo ricco come il destino di tutti gli uomini.  (…) È la storia di tutte le storie, al punto che tutto ciò che esiste vi è contenuto e ciò che non vi è, non esiste. Eppure, la storia è semplice: una famiglia regnante, due fratelli, un re cieco, molti figli. E un destino di guerra. Una guerra grande e tragica, che ha come sfondo la piana di Kurukshetra, dove attraverso il sacrificio di tutti i combattenti, l’umanità pone le faticose radici per il tempo a venire. A L’Aquila, Cortile Forte Spagnolo per “I Cantieri dell’Immaginario”, il 26 e 27/7; a Rieti, teatro Vespasiano, il 28 per “RIC Rieti Invasioni Creative".

Tributo a Rudolf Nureyev
Nel ventesimo anno della scomparsa, un omaggio al celebre ballerino che ha rivoluzionato il balletto. Le grandi passioni della star russa rivivono attraverso le tappe che ne hanno segnato la vita e la carriera, dal Kirov di San Pietroburgo all’Opéra di Parigi. Il gala, ideato e realizzato da Daniele Cipriani, sarà un viaggio antologico attraverso i balletti più significativi della carriera dell'artista, con étoile e primi ballerini provenienti dai Teatri più celebri del mondo. Una rosa di talenti per un evento italiano unico, con interpreti di alcuni balletti creati appositamente per Nureyev: come Chantdu compagnon errant di Béjart, Don Juan di Neumeier, Lucifer di Martha Graham, insieme ad altri “classici di repertorio” che hanno visto protagonista il mitico danzatore in tutto il mondo, dal Corsaro alla Bella addormentata, da La Bayadère a Spectre de la rose, o di cui è stato coreografo, come Don Chisciotte e Il lago dei cigni.  Ad arricchire la scena, saranno le proiezioni multimediali dei video-artisti Ginevra Napoleoni e Massimiliano Siccardi. Roma, Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, il 28/7.

“Sonate Bach” di Virgilio Sieni
11 coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura, e ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti nei conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Andijan, Kabul. 11 date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S.Bach. La danza qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto. “Sonate Bach”, coreografie di Virgilio Sieni, Bassano del Grappa, Castello degli Ezzelini per Operaestate Festival Veneto, il 25/7.

Radicondoli Festival
Tanti gli spettacoli teatrali, una selezione variegata di ‘sguardi’ alla drammaturgia dell’oggi che allarga lo spettro tra generi, stili, poetiche, con grandi protagonisti, collaudate promesse e giovani ‘militanti’. Dalla ricerca poetica di Chiara Guidi e la sua Socìetas Raffaello Sanzio a quella di nuova generazione di Fagarazzi e Zuffellato, dal viaggio dentro Gozzano di Flavio Ambrosini e Renato Palazzi, a quello dentro l’innocenza violata di Tindaro Granata, dall’immersione dentro Testori di Arianna Scommegna al lavoro di Roberto Rustioni sulla ricerca d’identità, dalle riflessioni amletiche sul ruolo dell’attore di Giuseppe Provinzano al viaggio tra i migranti di Pietro Floridia, fino alla dedica alla figura universale della donna con la Compagnia Murmuris. E c’è pure Don Pasta con le sue riflessioni da gastrofilosofo. Inoltre due progetti di Massimo Luconi: Il poema della croce di Alda Merini, con Luca Lazzareschi e Monica Demuru (26/7), e Canti d’ombra di Senghor, con la partecipazione di Paolo Fresu e Uri Caine (30/7). E ancora danza e musica, il premio Nico Garrone e un omaggio a Luciano Berio con la proiezione di alcuni video. XXVII edizione Radicondoli Festival, diretto da Massimo Luconi. Dal 26/7 al 3/8.

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