In scena

In programma al San Carlo di Napoli la coreografia dell'artista cinese Shen Wei sulla celebre musica dei "Carmina Burana" di Carl Orff, mentre Gorizia rende omaggio a Elisabetta Terabust con una serie di spettacoli curati da Daniele Cipriani 
I “Carmina Burana” in danza al San Carlo di Napoli

I “Carmina Burana” in danza al San Carlo di Napoli
Prima assoluta del nuovo allestimento sulla celebre musica di Carl Orff, firmato dal danzatore e coreografo cinese Shen Wei su commissione del Lirico napoletano. Uno spettacolo di "arte totale", nello stile dell’artista di adozione newyorkese che cura anche ideazione visiva, scene e costumi. Oltre alle musiche di Orff saranno eseguite anche Quattro cantiones profanae, orchestrate e dirette da Jordi Bernàcer. «Mi sono lasciato ispirare – afferma Wei – da questa musica, ascoltandola nel profondo, dalla sua purezza e dalla sua più autentica bellezza». Tra Medioevo, arte rinascimentale e contemporaneo, Wei ha immaginato ballerini come figure astratte e cantanti prigionieri in statue di cui diventeranno anima. Orchestra diretta da Salvatore Caputo, Coro di Voci Bianche diretto da Stefania Rinaldi, Corpo di Ballo diretto da Alessandra Panzavolta, con trentadue danzatori del Lirico e sette della Shen Wei Dance Arts. Dal 21 al 26/7.

Teatro Povero di Monticchiello

Il crollo di un palcoscenico, nel silenzio. Inizia così il 47° autodramma del Teatro Povero di Monticchiello, "in piazza" anche quest’anno con un nuovo spettacolo. Drammaturgia partecipata da un intero paese, tradizione sperimentale che ogni anno propone un nuovo testo.
 Un crollo, dunque, maestoso e inesorabile come quello di una società sottoposta a continue scosse, senza assestamenti in vista. Cui segue, però, l’immediata necessità di passare oltre. Inventarsi un futuro potenziale, per quanto piccolo. 

Ecco dunque una famiglia, nucleo comunitario di base, ingegnarsi per far fronte a una vita che è nuova e al tempo stesso antica: povertà e scarsità di risorse tornano dopo breve parentesi, poche generazioni soltanto, quando il loro racconto è ancora moneta che passa di tasca in tasca. "2013, Maestoso, Allegretto con incubi". A Monticchiello (Pienza) dal 20/7 al 14/8.

Teatri di Pietra in Campania
Nell’area archeologica di Villa imperiale Pausilypon a Napoli, la XIV edizione prevede otto appuntamenti di teatro, teatro musicale e danza, dedicati ai temi classici e del Mediterraneo.Gli spettacoli: Antigone di Jean Anouilh a firma di Maurizio Panici; No Shadow di e con Nigar Hasib e Shamal Amin, allestimento del Lalish Theatrelabor (Vienna); L'oracolo di Delfi, tragedia in forma di teatro musicale ispirata alla sacerdotessa Pizia e all'indovino Tiresia, con Ernesto Lama, la cantante siciliana Miriam Palma e Sebastiano Tringali; Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti e Mariangeles Torres, protagoniste di una rilettura de Le Troiane – Variazioni sul mito; il mito di Orpheus, riletto da Daniela Giordano, coreografie di Lamine Dabo; ancora la danza con Fantasia, del coreografo Mvula Sungani; Miles Gloriosus di Plauto con la regia di Alvaro Piccardi; Le Donne di Hera, ideazione e regia di Sarah Falanga. A Napoli Villa Imperiale Pausilypon, dal 17/7 fino al 4/8.

“La Cocciutaggine” degli allievi dell’Accademia Silvio d’Amico
Ultima opera del drammaturgo argentino ispirata all’Eptalogia di Hieronymus Bosch, e mai rappresentata in Italia, è ambientata in Spagna nel 1939 durante la guerra civile. La vicenda, dal commissario di polizia alla serva francese, dalla figlia nevrastenica alla ex moglie vendicativa, dallo scrittore decadente al traduttore russo convertitosi allo stalinisno, dalla figlia in fuga verso l’avventura partigiana al piccolo possidente preoccupato solo di preservare ciò che già possiede, dal soldato sciocco di provincia al miliziano di ventura, si articola in tre atti che raccontano lo stesso lasso di tempo in tre spazi diversi della tenuta del Commissario Jaume Planc: il salone, la camera della figlia e il giardino. Ogni luogo della casa è portatore di un’atmosfera, di un tempo, di una ritualità sua propria. Lo spettacolo è frutto di un percorso di studio di quattro mesi sul testo, condiviso e sviluppato insieme a un ensemble di attori neodiplomati all’Accademia, due drammaturghi, un musicista, un designer. Dei tre atti verranno presentati il II e III a giorni alterni. “La cocciutaggine” di Rafael Spregelburd, saggio di Diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” dell’allievo regista Dante Antonelli. Roma, Teatro Studio “Eleonora Duse”, dal 16 al 21/7

Ritratto di un mito: omaggio a Elisabetta Terabust
Ideato da Daniele Cipriani, l’omaggio a una delle più significative protagoniste delle scene italiane degli ultimi decenni, ricostruisce le tappe più significative della carriera della danzatrice, attraverso celebri balletti che l’hanno vista protagonista, interpretati da étoiles della danza italiana e internazionale: Ashley Bouder e Chase Finlay del New York City Ballet, Yana Salenko e Marian Walter dello Staatsballett Berlin, Letizia Giuliani e Alessandro Riga del MaggioDanza, l’étoile internazionale Giuseppe Picone, Erika Gaudenzi del Teatro dell’Opera di Roma. Un video realizzato per la serata da Ginevra Napoleoni e Massimiliano Siccardi propone su un grande schermo le immagini di Terabust nel ruolo di étoile. Tra i suoi  “cavalli di battaglia” del repertorio più classico La Sylphide di Bournonville, Le Corsaire, il Don Chisciotte che interpretò, nella sua più celebre versione, con Mikhail Baryshnikov. Inoltre L’Arlésienne di Roland Petit e Romeo e Giulietta che Amedeo Amodio creò appositamente per lei. Gorizia, Teatro Verdi, il  20/7 per il Mittelfest.

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