In scena
I Teatri del sacro
Roma e Milano, due capitali della cultura e dell’arte, due città diversamente rappresentative della tradizione religiosa (la “città eterna” e la “città ambrosiana”) diventano un unico palcoscenico del sacro, in un evento che traccia una linea unitaria simbolica di riflessione sulla spiritualità. A partire dal successo dell’ultima edizione de I Teatri del Sacro a Lucca, nelle settimane prima e dopo la Pasqua saranno proposti in contemporanea, in luoghi suggestivi delle due città, alcuni degli spettacoli più rappresentativi del Festival, che spaziano nei diversi approcci alla spiritualità e nei molteplici linguaggi della scena: dai testi biblici alle tradizioni popolari, dalla prosa alla danza, dal teatro ragazzi a quello di narrazione. A Roma si comincia il 28 marzo con In nome della madre di Erri De Luca, con Patrizia Punzo, regia di Danilo Nigrelli, nella Basilica di San Saba.
“I Teatri del sacro. Posti riservati a giovani in ricerca”. Roma e Milano. Dal 28 marzo al 26 maggio.
Dance is life
Si alza il sipario sulla XIV edizione della rassegna patavina con grandi nomi internazionali, incontri e laboratori con i protagonisti della danza. L’apertura il 31 con la danza verticale della compagnia Il Posto – Marco Castelli Small Ensemble. Quattro gli appuntamenti con la grande danza: serata Stravinskij di Aterballetto, una rivisitazione di Mauro Bigonzetti di due capolavori portati al successo dai Ballets russes di Diaghilev all’inizio del secolo scorso; la compagnia Junior Balletto di Toscana con Coppelia di Fabrizio Monteverde; la Compagnia Emio Greco – PC con La Commedia, tappa finale del viaggio della Compagnia olandese nella Divina Commedia dantesca; e la compagnia statunitense Complexions Contemporary Ballet.
Prospettiva danza-teatro 2012. Padova, Teatro Verdi, dal 31/3 al 25/5. www.prospettivadanzateatro.it
Gli acrobati volanti SONICS
Per la rassegna “Il Gesto e l’Anima” la compagnia di acrobati volanti SONICS torna a esplorare il mondo acrobatico aereo con una nuovissima produzione. Duum si ispira al mondo di Agharta: la tecnica, la plasticità e il dinamismo dei corpi degli acrobati rendono omaggio a questo regno leggendario situato al centro della terra, immaginando ciò che accade al suo interno e provando a raccontarne le regole, i ritmi e gli equilibri, con le grandi macchine sceniche, veri e propri monoliti d’acciaio,
“Duum”, Torino, teatro Nuovo, il 31 Marzo e 1 Aprile.
Eresia della felicità
Dopo avere sperimentato, la scorsa estate, al Festival di Santarcangelo, il linguaggio incandescente di Vladimir Majakovskji, il regista Marco Martinelli ripropone una nuova opera corale. L’occasione gli viene offerta dalla Fondazione di Venezia, nell’ambito del progetto “Giovani a Teatro 2011-12 – Essere Umani”, un’esperienza teatral-pedagogica che il drammaturgo e regista del Teatro delle Albe propone da vent’anni agli adolescenti di tutto il mondo. Protagonisti 60 adolescenti veneziani, ma anche nigeriani, rumeni, bengalesi, brasiliani e turchi o marocchini, macedoni, moldavi e ucraini. I “nuovi italiani” venuti da tanti Paesi giocano qui insieme ai veneziani doc. Sanno che il diluvio è già arrivato e preparano le loro barche per salvarsi, scialuppe leggere e poetiche, disciplinate e scatenate allo stesso tempo, armate di umorismo e allegria, capaci di affrontare a viso aperto il futuro che li attende.
"Eresia della felicità", Marghera, Teatro Aurora, 30/3; Venezia, Teatro Goldoni, 4/4.
Non leggete i libri, fateveli raccontare
Per il progetto dedicato a Luciano Bianciardi (intellettuale grossetano, tra gli scrittori e giornalisti più influenti degli anni Sessanta, che suggeriva di lasciare il significato della parola “intellettuale” nelle nebbie più fitte), oltre al convegno a lui dedicato, lo spettacolo teatrale. Non leggete i libri, fateveli raccontare (produzione Compagnia Pennacchia Romagnoli/laLut), con Angelo Romagnoli, regia di Francesco Pennacchia. Cinque lezioni scritte, con criterio scientifico, dedicate non soltanto a giovani con ambizioni spropositate rispetto ai loro mezzi, ma anche ai vecchi leoni dell’impresa culturale, ai maturi “operatori” e agli intellettuali affermatissimi che tappezzano la Penisola. Uno spettacolo che gioverà a tutti quegli sprovveduti che nel mondo delle Muse non riescono a viverci e ancora non hanno capito il perché.
Siena, Salone Storico della Biblioteca degli Intronati, dal 29 al 31/3.