In scena

Da “Humaterra”, la danza della diversa abilità, ai Parenti terribili di Jean Cocteau diretti da Ilaria Testoni, dalla Sylphide messa in scena a Roma all'Opera di Pechino che si propone a Milano, una selezione di spettacoli da non perdere, nei teatri di tutta Italia
Opera di Pechino

L’Opera di Pechino
Una delle compagnie teatrali più importanti al mondo porta in scena una storia fiabesca, un testo tra i più celebri della tradizione orale cinese, che prende spunto da una leggenda che ha ispirato diverse opere teatrali, film e serie televisive. La vicenda narra dell’innamoramento del giovane studioso Xu Xian per una bellissima donna, ignaro che dietro alle sue fattezze si celi in realtà un millenario serpente bianco che ha assunto sembianze umane. “The Legend of White Snake (La leggenda del serpente bianco)”, Milano, Piccolo Teatro Strehler, 30 e 31/5.

 

Le orchidee di Pippo Delbono
Per la sua nuova creazione ha scelto come titolo un fiore esotico e delicato, un fiore elegante e suggestivo che sovente abbellisce i salotti delle case borghesi in esemplari artificiali. Questo fiore riassume qui il senso del viaggio del regista, che inizia una nuova avventura teatrale ispirandosi a liricità femminili, forse suggerite dalla recente perdita di sua madre. Autore di un teatro che nasce da un’esigenza forte, la cui ispirazione deriva dalle suggestioni che la realtà del nostro tempo suggerisce, segnata così duramente dalle difficoltà che tutti stiamo vivendo, Delbono, a cui piace sperimentare nuove vie, ora pone al centro della sua indagine il crinale sottile e infinito tra la realtà e la finzione. Orchidee evocherà episodi di vita vissuta diventandone una sorta di sintesi. “Orchidee” Compagnia Pippo Delbono. Modena, Teatro Comunale Pavarotti, per la rassegna “Vie de Festival”, il 31/5 e 1/6.

 

La Sylphide all’Opera di Roma
Le visioni oniriche della coreografia di August Bournonville nata dal romanzo di Charles Nodier, Trilby ou le lutin d'Argail, è tra i lavori più rappresentati dalle compagnie di danza di tutto il mondo. Opera che sancì la nascita del balletto romantico con la “rivoluzione” che ne avrebbe modificato la tecnica, racconta in pieno le inquietudini del movimento romantico con l’amore impossibile di un uomo, James, che rinuncia alle certezze della realtà per inseguire la Sylphide, creatura fantastica che turba i suoi sogni. “La Sylphide”, coreografia di Erik Bruhn, ripresa da Maina Gielgud, corpo di ballo dell’Opera di Roma, con Gaia Straccamore, Alessia Gay, Anaïs Chalendard e Rolando Sarabia, Alessio Rezza, Friedemann Vogel. Direttore David Garforth, scene Michele Della Cioppa, costumi Shizuko Omachi. Il 29 e 31/5 e 1, 4 e 5/6.

 

“Humaterra”, la danza della diversa abilità
Il tema della diversità, ma anche della diversa abilità, è il filo conduttore della sesta edizione di Milano incontra la Grecia, festival di respiro europeo, che ha lo scopo di promuovere la cultura greca oltre i confini nazionali. Per una sola replica la danza di “Humaterra”, porta in scena il tema della diversità attraverso la presenza in scena di ballerini professionisti, disabili e non, che, accompagnati dalla musica dal vivo, disegnano sul palcoscenico un’armonia di gesti e movimenti, in un continuo ribaltamento delle capacità fisiche. I loro corpi rotolano, lottano, flirtano, in un continuo scambio di comunicazione non verbale. “Humaterra”, coreografie Jiorgos Christakis e Renato Zanella, vocalist Eleni Tsaligopoulou. Milano, Piccolo Teatro Studio, il 31/5.

 

I parenti terribili
Nel cinquantenario della morte di Jean Cocteau, l’associazione culturale “Le Perle di Novembre” omaggia il grande drammaturgo francese mettendo in scena uno dei suoi capolavori. Scritta nel 1938, la vicenda si svolge con un complicato groviglio di rivalità, gelosia e sensualità all’interno di una bizzarra famiglia che vive reclusa in casa. La regista Testoni si appropria di questo capolavoro, curandone anche l’adattamento del testo, rendendo a pieno il dramma dell’amore assoluto, folgorante e tragicamente impossibile, in un intreccio da vaudeville. "I parenti terribili", di Jean Cocteau, regia Ilaria Testoni, con Mauro Mandolini, Francesca Di Nicola, Annalisa Biancofiore, Sebastiano Gavassso, Manola Rotunno. Roma, Teatro Arcobaleno, fino al 2 giugno.

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons