In scena

Al Teatro Grassi di Milano torna Toni Servillo nei panni di regista e attore con "Le voci dentro" di Eduardo De Filippo, mentre l'Ambra Jovinelli a Roma ripropone "Look back in anger", opera ancora attuale del drammaturgo inlgese John Osborne
Le voci dentro di Toni Servillo in scena al Teatro Grassi di Milano.

Toni Servillo e “Le voci di dentro”
Grande ritorno dell’attore e regista al Piccolo di Milano, col debutto nazionale nel segno di Eduardo De Filippo, «il più straordinario e forse l'ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea popolare», spiega Servillo. «Dopo di lui il prevalere dell’aspetto formale ha allontanato sempre più il teatro da una dimensione autenticamente popolare. È l’autore italiano che con maggiore efficacia, all’interno del suo meccanismo drammaturgico, favorisce l'incontro e non la separazione tra testo e messa in scena. Affrontare le sue opere significa insinuarsi in quell'equilibrio instabile tra scrittura e oralità che rende ambiguo e sempre sorprendente il suo teatro. Il profondo spazio silenzioso che c'è fra il testo, gli interpreti ed il pubblico va riempito di senso sera per sera sul palcoscenico, replica dopo replica». “Le voci di dentro”, regia Toni Servillo, scene Lino Fiorito, costumi Ortensia De Francesco, luci Cesare Accetta. Milano, Teatro Grassi, dal 27/3 al 28/4. Produzione Piccolo Teatro, Teatro di Roma, Teatri Uniti.

Galleggio, Annego, Galleggio
Un lavoro corale incarnato da un’umanità strabordante in movimento su una pista immaginaria e sommersa, che in una continua alternanza galleggia annega galleggia. Il progetto coreografico unisce l’elaborazione di una danza che dà vita ad una poesia fisica, ad un lavoro di costruzione pittorico e visionario sull’immagine, all’uso della parola e a un lavoro di interazione con le musiche originali. “Galleggio, annego, galleggio”, ideazione, coreografia e regia Patrizia Cavola e Ivan Truol, Compagnia Acatama. Roma, teatro Il Vascello, dal 27 al 29/3.

Ricorda con rabbia
Look back in anger consacrò l’allora giovane drammaturgo inglese John Osborne. Era il 1956. In Italia arrivò l’anno dopo, grazie alla compagnia teatrale di Giancarlo Sbragia, con Monica Vitti e Virna Lisi. Ora, per il regista Melchionna, la tragedia individuale e quanto mai attuale del testo di Osborne diventa catarsi collettiva. Sono quattro giovani adulti incapaci di prendere in mano la propria esistenza e proprio per questo arrabbiati. Si parla della rabbia di chi cerca lavoro, di chi aspetta giustizia, di chi non insegue più il suo sogno, con i due protagonisti, Alison e il marito Jimmy, che danno vita a un perfetto gioco al massacro. “Ricorda con rabbia” di John Osborne, con Stefania Rocca e Daniele Russo, regia Luciano Melchionna. Roma, Ambra Jovinelli, dal 4 al 14/4.

Spalle al pubblico
ll racconto verte su un attore-regista all'apice del successo, che inesplicabilmente volta le spalle al pubblico. Si ritira dalle scene, ma non abbandona affatto il teatro. In segreto, complice una giovane attrice, lo coltiva più che mai, religiosamente, solipsisticamente. Vi si dedica giorno e notte in un andirivieni continuo, sia mentale che fisico, tra camerino e palcoscenico, palcoscenico e camerino. Due spazi contigui che corrispondono nello svolgimento dello spettacolo a due distinti piani di rappresentazione. “Spalle al pubblico”, con Francesco Biscione, Pino Censi e Arianna Ninchi, ideazione e regia di Elsa Agalbato e Fabio Sargentini. Roma, galleria L'Attico, fino al 7 aprile, alle ore19.00.

Napoli e la monnezza
La spazzatura e Napoli, l’immondizia e le sue mille e mai fino in fondo note implicazioni, fatti e aneddoti curiosi se non spiazzanti, personaggi vari e variegati nei loro luoghi e ambiti di competenza piuttosto che di naturale destinazione quali la famiglia, il lavoro, la camorra, la politica. Tutto questo e anche di più ci racconta sarcastico e mai banale Francesco de Filippo nel suo spettacolo. Con la sua lettura provocatoria del problema, l’autore stimola immediata in noi la necessità di provare a cercare una nuova via per raccontare della monnezza. “Monnezza”, regia Peppe Miale, drammaturgia Carmine Borrino (dall'omonimo libro di Francesco De Filippo). Con Rosaria De Cicco, Ernesto Lama e Gennaro Silvestro, e Agostino Chiummariello, Federica Altamura, Ivan Fiorenza, Christian Parisi e Laura Zaccaria. Produzione Pecore Nere/Totem Film. Napoli, Galleria Toledo, dal 27 al 31/3.

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