In scena
L’Oreste di Marco Bellocchio
Argo, 1200 avanti Cristo, e una piccola città di provincia ai nostri giorni. Due matricidi dialogano a distanza di 2500 anni. Oreste ed Elettra, in attesa di giudizio, sono affamati, stanchi… Marco Bellocchio fa i conti con l’Oreste di Euripide: il mito antico della tragedia euripidea si confronta e si (con)fonde con il mito moderno de “I pugni in tasca”. Lo spettacolo nasce da uno studio presentato la scorsa estate al Festival del Teatro Antico di Veleia, da un’idea del regista. “Oreste” da Euripide, regia Filippo Gili, con Pier Giorgio Bellocchio, Massimiliano Benvenuto, Katia Gargano, Filippo Gili, Liliana Massari, Rossana Mortara, Vanessa Scalera. Roma, Teatro Il Vascello, dal 21 al 24/3.
Francamente me ne infischio
Prende il titolo da una fra le più celebri battute del cinema di tutti i tempi, "Via col vento": un progetto drammaturgico e scenico in cinque movimenti dove ci sono l'Occidente e gli stereotipi della cultura pop americana, e soprattutto la tensione del teatro a farsi pensiero del mondo. Liberamente ispirato al romanzo di Margaret Mitchell, reso noto al grande pubblico grazie alla versione cinematografica di Victor Fleming (1939) con protagonista Vivien Leigh, i cinque spettacoli si dipanano proprio attorno alla figura di Rossella O’Hara. “Francamente me ne infischio”, regia Antonio Latella, drammaturgia Federico Bellini e Linda Dalisi, con Caterina Carpio, Candida Nieri e Valentina Vacca. Napoli, Teatro Nuovo, dal 22 al 24/3.
La coreana Howool Baek,volto nuovo della danza contemporanea
La giovane coreografa coreana, ma residente a Berlino, ora in tournée in Europa, presenta due lavori di cui è sia coreografa che interprete. Il duetto Fade, che vede in scena anche il danzatore Kwangmin Kim, è la storia di una coppia narrata attraverso un linguaggio del corpo circoscritto nei confini di una sedia che diventa lo spazio vitale e lo spazio di azione dei due danzatori. L’assolo Nothing for body, diventa il palcoscenico per dita e piedi che danzano delicati movimenti all’interno di uno spazio costruito dal corpo stesso. A Milano, PimOff, il 24 e 25 marzo.
DONLON DANCE COMPANY a Modena
La Compagnia, residente in Germania dal 2001, è una delle più innovative per l'impronta originale e lo humour portato dalla coreografa irlandese sua fondatrice, con uno stile che spazia dalle danze tradizionali alla contemporanea. Trasportata dalla cadenza ritmica della musica, Donlon mette in mostra le abilità dell'uomo a oltrepassare le barriere, il desiderio del sé, della collettività e dell'infinito. I brani della trilogia proposti sono tra di loro indipendenti, ma collegati da citazioni in movimento, da trasformazioni e da una misteriosa creatura concepita dalla marionettista Elodie Brochier. “Le Sacre du printemps”, “Soma”, “Alpha”, Ballett des Saarlandischen Staatstheaters, Modena, Teatro Comunale Luciano Pavarotti, il 20/3.
La Puglia in scena a Roma
Ultimi appuntamenti della rassegna “Puglia in scena”. Il 20/3 Le braci di Roberto Corradino, una scrittura originale che apre una serie di domande sulla spettacolarizzazione della realtà: due personaggi in scena – lo stesso Corradino e Michele Cipriani – stanno preparando un attentato e prendono “in ostaggio” il pubblico. Attraverso un dialogo serrato, squadernano il gioco di inganni che avvolge le relazioni umane, l’amore, la pietà, la logica. Il 21 e 22 la compagnia Fibre Parallele con Duramadre, protagonisti Licia Lanera e Mino Decataldo, ispirato a La ginestra di Leopardi. Si passa alla danza, il 24, con Re-Play di Antonio Carallo: un’introspezione coreografica, una storia personale della danza, un racconto sul corpo, in cui l’autore condensa la sua visione tutta mediterranea del Tanztheater, facendo incontrare Pina Bausch con il principe Amleto. Roma, Palladium, fino al 24/3.