I masnadieri
 
Torna, dopo il debutto a ottobre dello scorso anno, l’opera dell’esordio drammaturgico del ventunenne autore tedesco. Con un folto stuolo di giovani attori, diretti da Lavia, rivivrà – nella scene di graffiti e di terra di Alessandro Camera, nei costumi neri di Andrea Viotti, con le musiche di Franco Mussida, e le luci di Simone De Angelis – la potente tragedia del perverso intreccio familiare narrato dal dramma schilleriano, manifesto del ribellismo romantico e dell’impeto giovanile dello Sturm und Drang.
 
“I masnadieri” di Friedrich Schiller, regia di Gabriele Lavia. Roma, Teatro Argentina, dal 14/3 all’1/4
 
La psicosi di Ofelia
 
La messinscena di Ofelia 4e48 si ispira a 4:48 Psychosis di Sarah Kane, del 1999, scritta dal punto di vista di qualcuno con gravi problemi di depressione, un disagio di cui Kane stessa soffriva. Alle tante parole di sfogo poetico, drammatico e definitivo dell’autrice, sono stati sovrapposti momenti demenziali, barzellette e trappole di sorrisi, che fanno esplodere il conflitto che Sarah aveva con sé stessa. Sulla scena si alternano Ofelia e Amleto, Sarah e il suo medico, l’attrice e il regista, Elisa e Stefano, la follia e il raziocinio, l’arte e il sociale, l’inafferrabile delicata violenza della poesia e la pesantezza conservatrice, cinica e onnisciente del pragmatismo umano.
 
“Ofelia 4e48”, uno spettacolo di Stefano Cenci, con Elisa Lolli. Firenze, Teatro Everest (Via Volterrana 4/B), il 16 e 17/3
 
Eleonora Cassano è Evita
 
Per il Festival internazionale della danza dell’Accademia filarmonica romana è di scena, con una compagnia di dodici danzatori, l’étoile Eleonora Cassano che impersona la figura carismatica di Evita Perón. A sessant’anni dalla sua morte, avvenuta a soli 33 anni, Evita-La Duarte ripropone il coraggio, la passione, la forza di una donna che, venuta dal popolo, ha cambiato la nazione argentina. Con questo spettacolo, in tournée fino a dicembre in Argentina, Europa, Asia e Africa, la celebre ballerina argentina dà il suo addio alla danza.
 
“Evita-La Duarte”. Fundación Julio Bocca. Roma, Teatro Olimpico, dal 13 al 18/3; Torino, Teatro Nuovo, il 22/3
 
Il malato immaginario
 
Una rilettura ambientata ai giorni nostri si fregia dell’interpretazione di Paolo Bonacelli, nel ruolo dell’ipocondriaco mattatore che rasenta la follia, sospeso tra letto e bagno nella sua ovattata dimora trasformata in una sorta di ospedale. Secondo il regista Bernardi è quanto mai interessante riproporre una commedia colma di eccellenti spunti comici, ma che, al contempo, ci racconta la storia di un uomo a cui le delusioni della vita hanno fatto smarrire la fiducia in sé stesso e nei propri simili oltre alla stessa voglia di vivere…
 
“Il malato immaginario”, di Molière. Teatro Stabile di Bolzano, regia di Marco Bernardi. Cattolica, Teatro della Regina, il 13 e 14/3; Modena, Teatro Storchi, dal 15 al 18/3
 
Il volo di Leonardo
 
Vita, peripezie, miracoli e segreti del più grande genio dell’umanità raccontate dal suo allievo e amico Zoroastro. A narrarci, anche, la storia del rapporto “maestro e allievo” che legava Tommaso a Leonardo, è l’attore Flavio Albanese. Tra disegni, progetti, studi, dipinti, schizzi e appunti, gli spettatori conosceranno Leonardo da vicino, la sua particolarissima personalità e soprattutto la sua voglia di conoscere e di insegnare. Protagonista assoluta è la curiosità, l’inquieta tensione dell’uomo verso la scoperta, l’incredibile capacità umana di arrivare oltre i limiti che la natura sembra imporci.
 
“Il volo di Leonardo”, scritto, diretto e interpretato da Flavio Albanese, produzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa. Milano, Piccolo Teatro Strehler, fino al 18/3