In scena

Mentre alla Scala di Milano Roberto Bolle diventa il gobbo Quasimodo in "Notre-Dame de Paris", tanti altri spettacoli interessanti andranno in scena nei teatri italiani. Qualche suggerimento
Roberto Bolle Notre Dame de Paris

Roberto Bolle si fa gobbo per “Notre-Dame de Paris”
Ispirato al romanzo di Victor Hugo, il celebre balletto torna alla Scala dopo oltre dieci anni, a celebrare, ancora una volta, Roland Petit, la sua vena artistica, la capacità evocativa e di sintesi nel far emergere i nuclei essenziali della vicenda. E il trionfo della sua idea di spettacolo come creazione totale: danza, scene, costumi, musica, teatralità. Esmeralda, Quasimodo, Frollo e Phoebus sono i perni di una vicenda dalle forti tinte drammatiche e passionali, e il corpo di ballo ne sottolinea, quasi come un coro antico, le dinamiche. E sullo sfondo, presenza silente ma incombente, la cattedrale.
“Notre-Dame de Paris”, coreografia Roland Petit,musica Maurice Jarre, scene RenÈ Allio, costumi Yves Saint-Laurent, direttore Paul Connelly. Intepreti principali Roberto Bolle, Natalia Osipova, Massimo Murru, Petra Conti, Ivan Vasiliev. Milano, Teatro alla Scala, il 14, 16, 19, 21, 23/2, e 1 e 5/3.

 

Il teatro acrobatico dei Kasakasa Circus
Uno sgangherato gruppo di homeless, di senza tetto, che, circondati dai frastuoni della metropoli, sopravvivono inventando modi fantasiosi di procurarsi il necessario e talvolta qualcosa che somigli al superfluo. La compagnia di artisti dell’Europa dell’Est è formata da equilibristi, comici, acrobati, musicisti capaci di incantare,  far sorridere e commuovere un pubblico di tutte le età.
“Casa dolce casa”, di Marcello Chiarenza e Alessandro Serena, Produzione Circo & Dintorni. Roma, Teatro Vittoria, dal 12 al 17/2

 

“I Bassifondi” lituani a Pontedera
Lo spettacolo del regista lituano nasce come laboratorio in cui concentrarsi non sul risultato dell’opera finita, ma sul lavoro degli attori che, oltre ad elaborare i propri personaggi, mantengono costantemente il contatto con la realtà per rimanere se stessi. Il testo di Gor’kij assume importanza nel momento in cui gli interpreti cercano di far crescere i personaggi partendo dalla propria esperienza personale. Liberandosi dell’intreccio e della trama, siedono vicino al pubblico, in un confronto diretto.
“I Bassifondi”, di Maksim Gor’kij, regia Oskaras Koršunovas, OKT/Vilnius City Theatre (Lituania). Teatro Era, Pontedera, il 16/2. Prima nazionale.

 

Pina… ma perché Napoli no!
L’idea dello spettacolo (prodotto dal Consorzio Coreografi Danza d’Autore) prende vita da un pensiero: perché  Pina Bausch che ha dedicato tanto della sua produzione agli umori di molte città internazionali, non ha realizzato uno spettacolo su Napoli, città così stimolante per creare? Una provocazione dalla quale Bucciero parte per ricongiungersi con la danza espressionista, base della sua formazione artistica, e per ispirarsi idealmente alla Bausch che amava Napoli, la sua gente e le sue contraddizioni.
“Pina… ma perché Napoli no!”, coreografia e regia di Flavia Bucciero, Compagnia Movimentoinactor Teatrodanza. Roma, Teatro Lo Spazio, 15 e 16/2.

 

Il Macbeth di Giuseppe Battiston
La tragedia shakesperiana più oscura nella rilettura del regista De Rosa è un intenso e tormentato viaggio nei meandri più malvagi dell’animo umano, in cui incubi e ambizioni s’intrecciano a sete di vendetta e fame di terrore. Con due intensi interpreti: Frédérique Loliée, indimenticabile interprete di Elettra, e Giuseppe Battiston, grande talento cinematografico e teatrale.
“Macbeth”, di William Shakespeare, traduzione Nadia Fusini, adattamento e regia Andrea De Rosa. Milano, Piccolo Teatro Strehler Dal 12/2 al 3/3.

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