In scena

Albertazzi con il suo Giulio Cesare, il New York City Ballet e le illusioni visive di FireFive, sono alcuni degli spettacoli che vi proponiamo questa settimana per la nostra rubrica
Giorgio Albertazzi

Il Giulio Cesare di Giorgio Albertazzi
Albertazzi torna a vestire i panni di Giulio Cesare. Lo spettacolo si avvale dell’ausilio di 30 maschere di lattice che riproducono le fattezze umane e di un gruppo di 16  attori e 15 figuranti che rivestono i 45 diversi ruoli della tragedia shakespeariana. I congiurati sono uomini svuotati, indecifrabili,  simili a  calchi in cera perché il potere ha tolto loro ogni parvenza di umanità, cancellando le loro passioni ed emozioni. I costumi fanno riferimento alla Roma classica, e anche il disegno luci riproduce una Roma tetra, attraversata da temporali furiosi, lampi di luce improvvisa,  deboli fiaccole e bracieri, simbolo del profondo buio interiore in cui sono calati tutti i personaggi.
“Giulio Cesare” di William Shakespeare, regia Daniele Salvo, traduzione Masolino d'Amico, e con Gianluigi Fogacci, Melania Giglio, Giacinto Palmarini, Virgilio  Zernitz. Roma, Silvano Toti Globe Theatre, dal 9 al 26 agosto (escluso il 14 e 15).
 
New York City Ballet a Bassano
La leggendaria compagnia fondata da George Balanchine, formata da danzatori di impeccabile tecnica, presenta un Galà con alcune perle del suo repertorio, autentici capolavori come “Apollon Musagète” e “Agon “ su musiche di Stravinskij, “Tschaikovsky pas de deux”, e il celeberrimo “Who Cares?” sulle note di Gershwin. Danzatori: Ashley Bouder Megan Fairchild Anna Sophia Scheller Gonzalo Garcia Joaquin De Luz Tyler Angle Amar Ramasar Andrew Veyette
“Principals of New York City Ballet – George Balanchine Gala”, Bassano del Grappa, PalaBassano per Opera Estate Festival Veneto, l’11 agosto.
 
Le illusioni visive di FireFive
Uno spettacolo fatto di illusioni visive. Quello concepito dalla mente di Anthony Heinl, coreografo, regista, danzatore nonchè direttore artistico della compagnia, è un viaggio incentrato sul sogno, la fantasia e la semplicità, risultato della contaminazione di varie discipline: danza, teatro fisico, acrobatica, ma anche video art con in più il ricorso alle più aggiornate macchine sceniche. Nelle singole scene prendono vita tra colori e luci in movimento, creature che slittano nello spazio, si elevano dal suolo, si snodano e si riuniscono.
“FireFive”, compagnia Evolution Dance Theatre by Anthony Heinl. Marina di Pietrasanta, festival La Versiliana, il 9 agosto.
 
La "Revolution" di Olivier Dubois
Uno spettacolo esplosivo in cui dodici danzatrici ballano e ‘marciano’ incessantemente in una rotazione coreografica continua sul “Boléro” di Ravel. Sono donne solidali, silenziose, alle prese con un atto creativo che è insieme arte e resistenza. Lo spettacolo, dice il coreografo Olivier Dubois, è un ritratto del corpo come mezzo per indagare e riflettere il presente. Ma cosa rappresentano questi corpi, ognuno appeso al proprio palo, che danzano fino allo sfinimento? Come accompagnare il loro struggimento? Ad ogni spettatore la libertà di avvicinarsi a quest’opera che è stata definita “audace e irriverente”, “una costruzione minimalista che ha l’effetto di una bomba”. 
"RÉVOLUTION", COMPAGNIE OLIVIER DUBOIS, al festival CivitanovaDanza, Civitanova Marche, Teatro Rossini, l'8 agosto.

LIFE. Lazio in Festival
Prosegue la rassegna di teatro, musica, letteratura e danza organizzata dall’A.T.C.L. (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio) che, fino al 15 agosto si dipanerà da Frosinone a Rieti a Viterbo. Al Palazzetto Luca Polsinelli di Sora dal 9 al 13 uno stage internazionale di danza con gli inglesi DV8 Physical Theatre. 

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