In scena

Giorni ancora ricchi di manifestazioni e festival in tutta la Penisola: la Biennale Teatro a Venezia, il Ravello Festival e all'Operaestate Festival di Bassano del Grappa si esibiscono i Momix di Moses Pendleton con "Bothanica"
Bothanica - Momix

Tutti pazzi per i Momix
Tornano a Operaestate Festival Veneto i ballerini-illusionisti, capeggiati dall’americano Moses Pendleton, noti per la loro capacità di evocare un mondo di immagini surreali usando corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra. "Bothanica" è un viaggio all’interno di una natura dove i corpi dei danzatori evocano il movimento leggero che sta dietro la vita segreta degli alberi, il ronzio delle api, i manti erbosi ricoperti di fiori e mossi dai canti degli uccelli. Le coreografie sono un insieme di elaborati giochi ottici, intessuti di semplici ed efficaci strutture dinamiche che attingono dal patrimonio storico della modern dance americana.
A Bassano del Grappa, dal 31 luglio al 2 agosto
 
Eleonora Abbagnato tra classico e rock
L’ultimo dei Gala che hanno visto l’étoile impegnata in diverse città della Penisola sarà a Ravello con uno spettacolo che vede in scena danzatori internazionali impegnati in coreografie di Davide Bombana, Matteo Levaggi, John Neumeier, Roland Petit, Ben Van Cauwenberg. Un viaggio dalla tradizione romantica al nuovo, che pone l’attenzione su dettagli o punti che ne evidenziano il processo, i tempi di cambiamento e come i coreografi sono passati da un genere coreografico e da uno stile musicale a un altro, cercando una danza nuova. I pas de deux di Petit e di Neumeier sono un perfetto esempio di quel viaggio che collega passato e futuro.
“Eleonora Abbagnato in classic/rock dance: da Mahler a Vasco Rossi”. Al Ravello Festival il 4 agosto

“Re Lear” a Verona
«Nonostante nella tragedia si possano individuare tanti temi – sottolineano i due registi –, crediamo che quello principale sia l’amore. In essa tutti i personaggi sono mossi dall’amore: misterioso, tenero, spietato quello che lega il Matto al suo Re, estremo e disposto a ogni sacrificio quello di Edgar per il padre, virile e diretto quello di Kent per il suo signore, libidinoso quello delle sorelle Reagan e Goneril per il giovane Edmund, redentore quello di Cordelia che morirà per il bene sia dei buoni che dei cattivi. In ultimo ciò che resta – concludono i registi – è un paesaggio di rovina e morte dalle cui macerie, faticosamente, riemerge Edgar. E proprio le sue parole ridaranno speranza nel genere umano: “Bisogna dire ciò che sentiamo, non ciò che dobbiamo”».
“Re Lear” di William Shakespeare, regia di Michele Placido e Francesco Manetti. Verona, Teatro Romano, dall’1 al 4 agosto
 
Biennale Teatro
La Biennale di Venezia apre anche ad agosto con il Laboratorio Internazionale del Teatro, un cantiere di lavoro sulla contemporaneità i cui esiti saranno aperti al pubblico. Dal 4 al 13 agosto la manifestazione ideata dal direttore Àlex Rigola offrirà performance, spettacoli e attività di formazione, incontri con registi, drammaturghi, coreografi protagonisti della scena internazionale. Il primo appuntamento è il 6 con Luca Ronconi che riceverà il Leone d’oro alla carriera. Il 9 al Teatro Junghans verrà presentato “Pocilga”, liberamente ispirato a “Porcile” di Pier Paolo Pasolini, sotto la guida di John Romão; il 10 al Conservatorio di Venezia “The Moors of Venice”, guidato da Fèlix Pons; sempre il 10 al Conservatorio sarà la volta di “Swimming B”, ispirato ai monodrammi di Beckett, lavoro collettivo coordinato da Carlota Ferrer; e la compagnia Divano Occidentale Orientale impegnata nella realizzazione della performance “Qui-es-tu? Tu-me-tu-(es)”, una ricerca sul rapporto corpo-voce condotta con l’“interferenza” del tubo catodico.
 
“Le allegre comari di Windsor” al Globe
Prosegue la stagione del Globe con la figura di Sir John Falstaff, impersonato da Ugo Pagliai, una figura intramontabile dei personaggi shakespeariani. La trama si sviluppa in un doppio filone: quello di Falstaff, esuberante e simpatico cialtrone perennemente a corto di quattrini, che fa la corte a due ricche signore con l’intento di spillar loro del denaro, e quello della giovane Anna Page, i cui genitori cercano insistentemente di maritare. L’opera è un autentico spaccato sia della società provinciale inglese, per la sua ambientazione, la sua atmosfera, il muoversi dei personaggi; sia del tema centrale della beffa intorno agli sfortunati tentativi di seduzione del protagonista e quello della gelosia coniugale.
“Le allegre comari di Windsor” di W. Shakespeare, regia Riccardo Cavallo, costumi Susanna Proietti, scene Oreste Baldini, musiche Stefano De Meo. Roma, Globe Theatre, fino al 5 agosto
 
La danza folk di Sciarroni
“Folk-s” è una pratica performativa e coreografica sul tempo, che nasce da una riflessione sui fenomeni popolari di danza folk antica sopravvissuti alla contemporaneità. Lo Schuhplattler è un ballo tipico bavarese e tirolese, significa “battitore di scarpe” e consiste letteralmente nel battere le mani sulle proprie gambe e  calzature. Qui, la danza viene eseguita e concepita come indicazione di una forma preesistente e primitiva di pensiero. Il ballo come regola, dittatura, flusso di immagini che seguono il ritmo e la forma, non il contenuto. Così il folk e il popolare, astratti dalla matrice sonora originaria, paiono battersi  e fondersi con la condizione contemporanea, in continua lotta per la sopravvivenza.
“Folk-s”, drammaturgia Alessandro Sciarroni, interpreti Marco D'Agostin, Pablo Esbert Lilienfeld, Francesca Foscarini, Matteo Ramponi, Alessandro Sciarroni, Francesco Vecchi. A Bisceglie (BT) il 4, a Bassano del Grappa per “Bmotion” il 23

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