In scena
La Grande magia a Napoli
È una tra le più amare e insieme lucide commedie di Eduardo De Filippo, la cui messa in scena firmata dal 68enne regista spagnolo Lluís Pasqual inaugura la Stagione Teatrale dello Stabile di Napoli. La vicenda è nota: durante uno spettacolo di magia, il Professor Otto Marvuglia, prestigiatore e intrattenitore, esegue un numero con il quale fa “sparire” la moglie di Calogero Di Spelta, allo scopo di consentire alla donna di fuggire con il suo amante, facendo credere al povero marito che potrà ritrovarla solamente se aprirà, con totale fiducia nella fedeltà della donna, la scatola in cui sostiene sia rinchiusa. Ma quando la donna, pentita del suo gesto ritorna sui suoi passi, il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo alla realtà della situazione l’illusione di una moglie fedele, custodita in quella magica e inseparabile scatola. il regista Pasqual annota: «E’ un Eduardo particolarmente vicino a Pirandello quello della Grande magia…La vita è come una finzione teatrale, ma anche come quelle scatole cinesi o quelle bamboline russe che stanno una dentro l’altra come un gioco illusionistico infinito….Chi è l’illusionista che inventa le nostre vite? E lui, da quale altro illusionista è dominato? E se volessimo vivere in un mondo di illusioni? Se fosse meglio che vivere in una presunta realtà? Ilarità ed emozione si fondono nelle mani di questo genio del teatro napoletano che recitava per raccontare la vita sempre con un sorriso furbo sulle labbra». “La grande magia”, di Eduardo De Filippo, regia, scene e costumi Lluís Pasqual, con Nando Paone, Claudio Di Palma, Alessandra Borgia, Gino De Luca, Angela De Matteo, Gennaro Di Colandrea, Luca Iervolino, Ivana Maione, Francesco Procopio, Antonella Romano, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano. Fisarmonica e voce Dolores Melodia; chitarra e mandolino Raffaele Giglio. luci Pasqual Merat. Produzione Teatro Stabile Napoli–Teatro Nazionale. A Napoli, Teatro San Ferdinando, dal 17/10 al 10/11/2019.
La prima commedia del giallista Maurizio De Giovanni
Scrittore napoletano di fama internazionale, Maurizio De Giovanni, autori di numerosi libri di successo, è, per la prima volta, autore di un’inedita commedia portata in scena da Alessandro Gassmann anche regista. “Tratta – ha dichiarato – un tema importante come quello dei rapporti familiari, del tempo che scorre, del luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, ovvero la casa. Immagino – continua Gassman – uno spettacolo dove le verità che i protagonisti si dicono, a volte si urlano o si sussurrano, possano farvi riconoscere, dove, come sempre accade anche nei momenti più drammatici, possano esplodere risate, divertimento, insomma la vita. Questa è una delle funzioni che il teatro può avere, quella di raccontarci come siamo, potremmo essere o anche quello che saremmo potuti essere. Questa storia ha poi al suo interno grandissime sorprese, misteri che solo un grande scrittore di gialli come De Giovanni avrebbe saputo maneggiare con questa abilità e che la rendono davvero un piccolo classico contemporaneo”. “Il silenzio grande” di Maurizio De Giovanni, regia Alessandro Gassmann, con Stefania Rocca, Massimiliano Gallo, Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini, scene Gianluca Amodio, costumi Mariano Tufano, light designer Marco Palmieri, suono Paolo Cillerai, musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi. A Roma, teatro Quirino, dal 15 al 27/10. In tournée.
Festival Exister a Milano
Torna per il dodicesimo autunno consecutivo il Festival Exister dedicato alla bellezza, “Exister 19 – Beauty”, dal 19 ottobre al 15 dicembre tra gli spazi di DanceHaus Susanna Beltrami e il Teatro Fontana. Il Festival, diretto da Annamaria Onetti e realizzato da DancehausPiù/ Centro Nazionale di Produzione della Danza, prevede tra gli ospiti, nel primo weekend del 19 e 20 ottobre, la danzautrice italo-giapponese Masako Matsushita, Leonardo Diana, e I love my sister, il terzo capitolo della trilogia Ode alla Bellezza del coreografo romano Enzo Cosimi. Successivamente, per tutto ottobre: Graces, l’ultimo progetto coreografico di Silvia Gribaudi; Intro e Trop, due creazioni del giovane Andrea Costanzo Martini; Elsewhere di Daniele Albanese, e la prima nazionale Crying out loud – a doll’s house di Paola Lattanzi. Tra le altre presenze Francesca Pennini /Collettivo Cinetico, gli inglesi Hanna Gillgren e Heidi Rustgaard, Francesca Lettieri, il focus dedicato a tre Centri Nazionali di Produzione, DANCEHAUSpiù, Scenario Pubblico e Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, in scena con le loro produzioni e i rispettivi artisti: I wander lonely as a cloud di Matteo Bittante, x2 – premiere di Roberto Zappalà, O di Philippe Kratz.
L’alpinismo trasformato in danza
Il coreografico e danzatore Piergiorgio Milano porta in scena il suo nuovo lavoro White Out, nell’ambito di “Vertigine”, il progetto internazionale di Torinodanza che attraverso la danza espande i confini, avvicina la montagna al palcoscenico e stimola un confronto creativo fra coreografi e paesaggio, fra danzatori e atleti, fra discipline sportive e artistiche. White Out, liberamente ispirato agli scritti degli alpinisti Walter Bonatti, Giampiero Motti, Enrico Camanni, Jon Krakuer, Joe Simpson, Mark Twight, Reinhold Messner, e dal sociologo francese David Le Breton, nasce dall’idea di trasformare l’alpinismo in linguaggio artistico analizzando le tecniche dell’alpinismo e dell’arrampicata rielaborate in linguaggio danzato. Lo spettacolo è il risultato di un dialogo a tre voci, in cui i personaggi condividono la pura e semplice aspirazione alla vetta. Parla di uomini e donne mossi dall’incessante intento di proseguire la via a tutti i costi; di tentativi impossibili, del disperato continuare, salire e camminare, nonostante ogni difficoltà, nonostante tutto. “White Out”, ideazione, regia e coreografia Piergiorgio Milano, interpreti Erica Bettin, Piergiorgio Milano, Nicola Cisternino, collaborazione ai testi Teodora Grano, disegno luci Bruno Teusch, costumi e scenografia Raphaël Lamy, Piergiorgio Milano. A Torino, Fonderie Limone Moncalieri, il 18 e 19/10.