Boxe e danza
Boxe e danza
Creato dalle menti gemelle di Koen Augustijnen & Rosalba Torres Guerrero, lo spettacolo è un confronto multidisciplinare che mette in campo la passione per l’arte della boxe e per l’arte coreografica, entrambe forme espressive dotate di forte fisicità. Laddove la danza comunica una moltitudine di emozioni umane al pubblico, la boxe offre uno sguardo sull’intimità violenta, e resa pubblica, tra due atleti che si sfidano. (B) è una ricerca sull’ibrido, sul meticcio e sull’eclettismo funky; un estenuante ed energico elogio della vita. Le coreografie e le scene trasmettono una calorosa devozione per l’umanità e per quella sua instancabile capacità di resistere in un combattimento infinito: la lotta per restare vivi. Sul palcoscenico sette danzatori contemporanei e tre boxeurs professionisti e con loro un compositore e musicista, uno scenografo e un creatore video contribuiscono alla creazione dell’architettura sonora, visiva e tattile. “(B)”, drammaturgia Dirk Verstockt, musiche e paesaggi sonori Sam Serruys, testi Sophia Rodriguez, Karim Kalonji, video MDB/Lucas Racasse, camera sottomarina Bernard Vervoort
scenografia Jean Bernard Koeman, disegno luci Michel Delvigne, costumi Nicole Petit. Produzione Siamese Cie. A Bologna, Arena del Sole, il 21 e 22/5.
Frammenti di tragedia, dalle Troiane
Partendo dalla tragedia di Euripide, con innesti da altri autori classici e contemporanei – Omero, Seneca, Ovidio, Sartre, Licofrone – quattro attrici raccontano la storia di quattro figure fondamentali, Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena. Uno spettacolo ricco di ricordi ed echi di memoria, che conserva un perfetto equilibrio tra Mito e Storia. «A volte il linguaggio e la forma delle tragedie antiche ci appaiono lontani, e non sempre immediatamente comprensibili – spiegano le quattro interpreti e registe –. Sono mutati i riferimenti culturali, è mutata la struttura psichica degli individui. Ma possiamo anche dire che nulla è cambiato. Fa paura la perfetta sovrapponibilità di Troiane con le guerre che continuano ad avvenire oggi». Così le quattro eroine si trasformano in figure simboliche, per rappresentare tutte le madri, figlie, sorelle, mogli, vittime della violenza e della guerra, capaci, nonostante tutto, di esprimere un universo femminile fatto di coraggio e di riaffermazione della vita. “Troiane/frammenti di tragedia”, da Euripide, drammaturgia e regia Mitipretese, con Manuela Mandracchia/Irene Petris, Alvia Reale, Sandra Toffolatti, Mariángeles Torres, luci e impianto scenico Mauro De Santis, musiche Francesco Santalucia,. Produzione Centro di Produzione Teatrale La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Centro Teatrale Bresciano. A Milano, Piccolo Teatro Studio Melato, dal 14 al 19/5.
La Cenerentola di Luciano Cannito
È la favola della ragazzina poverina, angustiata da due antipaticissime sorellastre e da un’insopportabile matrigna, che sogna il suo principe azzurro e che per la sua bontà, dedizione e umiltà, alla fine questo principe riesce ad incontrarlo davvero e addirittura a sposarlo, aiutata naturalmente da tutti gli eventi positivi e da tutte le fatine buone del mondo, che ripagano sempre chi soffre e fa del bene. Il pizzico di follia, comicità e divertimento di molti personaggi, come se sapessero di interpretare se stessi (in special modo quelli della famiglia di Cenerentola), oltre alla grande tecnica dei solisti e le grandi scene di massa del salone da ballo del secondo atto, hanno reso questo balletto e questa versione di Luciano Cannito di Cenerentola una delle più amate dal grande pubblico. Per questa nuova edizione prodotta da Roma City Ballet Company, una delle più recenti formazioni italiane, in scena nel ruolo di Cenerentola Virna Toppi, prima ballerina della Scala Di Milano, e, nel ruolo del Principe, Nicola Del Freo diplomato all’Accademia di Amburgo, lavorato nella compagnia nazionale di Berlino e successivamente ingaggiato dalla Scala di Milano per cui interpreta i primi ruoli di molte produzioni del teatro scaligero. “Cenerentola”, coreografia Luciano Cannito, costumi Giusi Giustino, scene Michele Della Cioppa, Orchestra Roma City Orchestra. A Roma, Teatro Brancaccio, dal 16 al 19/5.
Dalla letteratura al teatro
I giovani artisti della sezione Teatro di Officina Pasolini e i musicisti del Conservatorio Santa Cecilia portano sul palco un nuovo lavoro di Massimo Venturiello che unisce tre classici del teatro attraverso un unico tema: la violenza che può nascere dall’amore. Un argomento tanto attuale quanto antico che esplora le possibilità di terribile degenerazione di questo sentimento. Si va così alla riscoperta della Medea di Euripide, dell’Otello di Shakespeare e della Sonata a Kreutzer di Tolstoj, opere immortali che rivivono anche grazie alle musiche che accompagneranno la rappresentazione, scritte appositamente dalla classe di Composizione e che saranno eseguite dal vivo. Spiega il regista: “In un’epoca in cui quotidianamente assistiamo inermi a continui episodi di femminicidio, Assassini vuole anche essere un’occasione di riflessione su come a volte l’amore possa prendere una direzione malata e condurre a drammatiche conclusioni. “Assassini, spettacolo diretto da Massimo Venturiello, direzione musicale Antonio Di Pofi, costumi Silvia Polidori. A Roma, Teatro Eduardo De Filippo – Officina Pasolini – Regione Lazio”, Laboratorio di Alta formazione artistica e Hub culturale. Dal 17 al 19/5.
Il linguaggio del cuore di Giovanna Velardi
In scena un musicista e cinque danzatrici. Lo spettacolo nasce dalla ricerca di Giovanna Velardi e dalla sua riflessione sul centro del corpo, dall’idea del centro del corpo attivo, stabile, energetico ma anche flessibile. Flexing Heart affronta la polarità tra omologazione e diversità. Quest’ultima spesso considerata follia, marginalità ad un sistema, qui diventa portatrice di energia che contagia, che incarna la vitalità di un bambino. Dei nasi smisurati a ricordarci che è tutta una menzogna, caratterizzano i personaggi e ne amplificano le intenzioni, ma soprattutto mettono in luce questa polarità: quanto spesso diamo del folle a qualcuno che è fuori dagli schemi solo per sentirci parte di un ambito sociale ed esser accettati. Dare voce all’ energia vitale, non lasciarla soffocare, questo fa il nostro personaggio un pò folle e un pò bambino, con la sua potenza esplosiva. Come la musica live di Angelo Sicurella. “Flexing Heart”, coreografia e ideazione Giovanna Velardi, interpreti Federica Aloisio, Valentina Iaia, Silvia Oteri, Giovanna Velardi, Valeria Zampardi, costumi Dora Argento, luci Danila Blasi. Produzione PinDoc. A Palermo, Teatro Biondo, il 15 e 16/5; a Viagrande (Ct), Viagrande Studios all’interno del FIC Fest organizzato da Scenario Pubblico, il 19/5.