In scena

A Rovereto la danza di Oriente Occidente; ad Anagni il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale; a Viterbo i Quartieri dell’Arte

A Rovereto la danza di Oriente Occidente

La Nuova Via della Seta, iniziativa strategica avviata nel 2013 dal presidente cinese Xi Jinping, se seguirà le premesse porterà Europa, Africa e Asia a incrementare i loro legami commerciali e con molta probabilità cambierà anche il modo in cui i continenti si percepiranno reciprocamente, favorendo le contaminazioni culturali e un più ampio accostamento tra civiltà. E probabilmente ribalterà anche uno schema europeo consolidato da secoli: quello di guardare principalmente a Ovest. Da questo nuovo scenario geopolitico in trasformazione muove il cartellone del 38° Festival Oriente Occidente di Rovereto (dal 31/7 al 9/8) con l’Italia strategicamente posta al centro dei traffici (artistici). L’intento è incarnare anche attraverso l’arte della danza, la nuova situazione geopolitica, svelando il sottotesto di un post-colonialismo sinocentrico ipotizzato anche da una delle coproduzioni di quest’anno: la rilettura contemporanea del Gran Ballo Excelsior firmata dal coreografo Salvo Lombardo. Il sostegno alle realtà italiane si conferma una delle mission del Festival sia attraverso la nomina di giovani “artisti associati” (oltre a Lombardo, Irene Russolillo col nuovo lavoro This is your skin, e Davide Valrosso con Sogno, una notte di mezza estate per il Balletto di Roma), sia con l’ospitalità di realtà consolidate come la Compagnia Abbondanza/Bertoni col nuovo lavoro Erectus, e ricostruzioni di lavori che hanno segnato la danza contemporanea in Italia come Erodiade di Julie Ann Anzilotti. Coproduttore di lavori dal respiro internazionale, Oriente Occidente è partner per il nuovissimo Pasionaria di Marcos Morau, ed è coproduttore di Siren dello svedese Pontus Lidberg che unisce le due compagnie facenti capo oggi all’autore: il Danish Dance Theatre e la Pontus Lidberg Dance, spettacolo liberamente ispirato all’omerico canto delle Sirene. Il cartellone, poi, pone al centro i “nuovi colonizzatori asiatici”. Per la prima volta in Italia, due donne dell’avanguardia dell’Est: la giovane cinese Xie Xin con la sua compagnia, e la sudcoreana Eun-Me Ahn, coloratissima paladina della libertà contro le austere regole del suo paese d’origine. Loro contraltare maschile il butoh magniloquente di Ushio Amagatsu e l’invasiva rifrazione di suoni, luce e movimento del connazionale Hiroaki Umeda. In tema multimediale anche la finlandese Johanna Nuutinen, che con Umeda, propone uno stimolante confronto geo-artistico. La bailaora di Granada Patricia Guerrero in Eutopia racconta, sui diversi compás del flamenco, la silente reazione al dolore della nostra società. La consueta sfida alla gravità della danza aerea si confronta nei nuovi progetti site specific per Rovereto e le sue piazze, con la compagnia franco-catalana Daraomaï, l’italiana Il Posto di Wanda Moretti, l’hip hop dei francesi Dyptik. Novità assolute sono la proposta artistica del BMX, il Bicycle Motocross, nello spettacolo Ecotone di Vincent Warin, nonché il debutto di uno spettacolo dedicato ai più piccoli, Leaders/Kids del Collettivo Piratejenny. Per spazi open air c’è Glitch Project dei giovani Francesco Capuano e Nicola Picardi, mentre C&C Company di Carlo Massari propone un cinico studio sugli archetipi della miseria umana.

Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni

Venticinque edizioni, un’esperienza artistica nei luoghi più suggestivi della città, attraverso un percorso tra prosa, danza, commedia dell’arte, lirica, spettacoli di luce e teatro d’immagine, sotto la direzione artistica di Giacomo Zito. Tra i protagonisti Giancarlo Giannini in Le Parole Note, che fonde in un’alchimia sapiente la musica jazz ad una squisita antologia di brani tratti da capolavori letterari dal duecento ai giorni nostri, con uno speciale omaggio a Shakespeare, omaggio anche del regista e attore Ruggero Cappuccio con Shakespea Re di Napoli, titolo già entrato a pieno diritto nella storia del teatro italiano. Non mancano altri nomi prestigiosi della scena teatrale e cinematografica nazionale, come Barbara De Rossi e Marco Baliani, ed esperienze che tutelano il prezioso patrimonio teatrale italiano di tradizione, ovvero la Commedia dell’Arte, portata in scena dalla compagnia Pantakin di Venezia con lo spettacolo Tempeste d’Amor Perdute. XXV Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni (FR), fino al 2/9.

Quartieri dell’Arte a Viterbo

Radicato nella ricca tradizione culturale della Tuscia, territorio da secoli aperto all’accoglienza di minoranze e avanguardie artistiche e filosofiche, il Festival dedicato alla drammaturgia contemporanea e alla scrittura collettiva e polivocale, nell’ambito del progetto europeo “Eu Collective Plays!” prevede Dagli Spirituali di Reginald Pole (1541) a Diabolik, passando per il progetto di residenza interculturale “Il sogno di Orfeo” che vedrà insieme al lavoro un gruppo di giovani del Benin (Africa) e un gruppo di giovani italiani. La proposta spazia fra arti colte e popolari nella scena e nelle arti figurative. Importante la collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca, e con il Venerabile Collegio Inglese, la più antica istituzione anglofona fuori dal territorio britannico, attivo in Italia dal 1362. In scena l’opera collettiva And So My Face Became My Scar – Italia, Turchia, Irlanda, Gran Bretagna (26/08 e 29/09), Westerdals – Svezia, Taide Yliopisto – Finlandia, il Mozarteum di Salisburgo e l’Accademia Teatrale di Varsavia (7-9, 18-19/09), Gian Maria Cervo e i Fratelli Presnyakov – Russia, con la performance Pastorale contemporanea n.1 (14-20/09), La Fura dels Baus – Spagna (21/10), il Teatro Reale di Zetski Dom – Montenegro, con Bitch di Arpad Schilling (21/10) Muta Imago (24/10) con la prima assoluta di Combattimento. Tra gli autori e i registi presenti Arpad Schilling, Joele Anastasi, Danielle Pearson – Gran Bretagna, Rasim Erdem Avsar – Turchia, Emily Gillmor Murphy – Irlanda, Marco Lucchesi, Albert Bienvenue Akoha – Benin, e Lorenzo D’Amico de Carvalho. Evento speciale QDA 2018, la celebrazione di Juan Rodolfo Wilcock nel centenario della nascita. XXII Festival Internazionale Quartieri dell’Arte, dal 26 agosto al 24/10.

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