In scena
Questa sera si recita a soggetto
Commedia “dei conflitti”, dove all’autore si sostituisce l’egemonia del regista, poi degli attori, poi del pubblico e infine dei personaggi stessi che prendono il sopravvento. Una grande struttura funambolica in perenne equilibrio tra illusione e verità, che vede protagonisti anche le luci, i palchi, la platea, il sipario. Tutti tasselli di un mosaico più ampio che ci porta a quel «Tutto il teatro recita!», esclamato dallo stesso Pirandello dopo aver assistito alla prima tedesca di Questa sera si recita a soggetto, scritta nel 1930, durante il suo volontario esilio berlinese. Sintesi perfetta di una macchina teatrale che, forse, non è altro che un potente affresco della vita, grottesca e drammatica, portata in scena. Accanto a Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, un nutrito cast, fra cui Silvia Siravo, Giacinto Palmarini, Ruben Rigillo, Fabrizio Vona, Francesco Di Trio, diretti da Ferdinando Ceriano per la Compagnia Molière.
Questa sera si recita a soggetto, di Luigi Pirandello. Al teatro Quirino di Roma, dal 21 febbraio all’11 marzo.
Variazioni enigmatiche
Saverio Marconi torna in scena come attore con un testo, già straordinario successo di pubblico e di critica in Europa, portato in Italia pochi anni fa da Glauco Mauri. È la storia del confronto disperato fra due uomini: un misantropo, Nobel per la letteratura che si è ritirato a vivere da eremita in un’isola sperduta del mare della Norvegia, vicino al Polo Nord (ma conserva un intenso rapporto epistolare con la donna amata) e uno sconosciuto giornalista cui lo scrittore concede un’intervista. L’incontro, tra ferocia e compassione, si trasforma in una sconvolgente scoperta di verità taciute e dell’illusione in cui i due si sono calati. Un testo mai prevedibile, che alterna sentimenti con drammatici colpi di scena, in cui l’ironia più tagliente si trasforma in commozione, la tenerezza in folle crudeltà.
Variazioni enigmatiche, di Eric Emmanuel Schmitt, con Saverio Marconi e Giampaolo Valentini, regia Gabriela Eleonori. Roma, Teatro della Cometa, dal 21 febbraio all’11 marzo.
La commedia di Orlando
La giovane attrice palermitana Isabella Ragonese veste i panni del personaggio tratto dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf, per raccontare di una bella e nobile ragazza che riesce, dopo mille peripezie, dubbi e incertezze, a farsi pubblicare il suo romanzo, a divenire una scrittrice famosa, a sposare un marinaio/aviatore e a coronare questa unione con la nascita di due gemelli. Quattro secoli di storia passano con grande senso del comico, con intelligente ironia e originali invenzioni. Woolf mette in scena il desiderio che alberga in ciascuno, di far coincidere aspirazioni e sentimenti, innocenza e maturità, senza mai perdere il piacere per la vita.
La commedia di Orlando, regia e drammaturgia Emanuela Giordano, con Isabella Ragonese. Firenze, Teatro della Pergola, dal 21 al 29 febbraio.