In scena

Spettacoli classici e performances di giovani artisti, di ballerini affermati e nuove promesse danno vita a tanti appuntamenti da non perdere nei teatri italiani.

A Vicenza il 70° Ciclo di Spettacoli Classici
L’Olimpico è il teatro coperto più antico nella storia della cultura occidentale, inserito dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità per la sua meravigliosa architettura palladiana.
 Dal 1934 è sede del “ciclo di spettacoli classici”, rappresentazioni teatrali dedicate al teatro classico, che negli ultimi tre anni ha inteso proporre una nuova visione sulla possibilità di un dialogo tra classico e contemporaneo. Il programma di quest’anno, dal titolo “Conversazioni”, è il secondo del triennio curato da Franco Laera con Adriana Vianello e Virginia Forlani – che ha trasformato il ciclo in un vero e proprio festival delle arti performative. Tra i prossimi spettacoli in programma: “Hamletmachine”, di Heiner Müller, con lideazione, regia, luci e scene di Robert Wilson, interpretato dagli allievi dell’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico (dal 14 al 16/9); la performance di Peter Greenaway “The atomic number of uranium Is 92”, che mixa cinema, arte e teatro (il 17); la “Trilogia degli elementi” su testi Yiannis Ritsos che indaga le figure di Ismene, Fedra e Aiace, ideazione di Marianne Pousseur Enrico Bagnoli su musiche originali Georges Aperghis e Marianne Pousseu (dal 22 al 24/9). Il festival prosegue fino al 14/10. www.classici.tcvi.it

Vetrina della giovane danza d’autore®
Dal 2007 ha permesso, ogni anno, di far emergere la vitalità della danza italiana e dei nuovi autori, che si sono via via affermati sulla scena. La sua funzione è oggi più che mai essenziale. Inserita nel cartellone di “Ammutinamenti-festival di danza urbana e d’autore”, a cura dell’Associazione Cantieri, la “Vetrina della Giovane Danza d’Autore” è la prima azione del Network Anticorpi XL, la rete dedicata alla giovane danza d’autore, che attualmente coinvolge 35 operatori di 15 regioni. Protagonisti giovani coreografi e compagnie emergenti, selezionati da importanti operatori della danza nazionale che fanno parte della rete Anticorpi XL. Partecipano all’edizione di quest’anno: Isabella Giustina (Friuli Venezia Giulia), Mattia Russo, Antonio De Rosa, Umberto Ciceri – Kor’sia (Campania), Antonio Bissiri – Prendashanseaux (Sardegna), Diego Tortelli (Lombardia), Luna Cenere (Campania), Olimpia Fortuni (Emilia Romagna), Matteo Marfoglia (Marche), Sara Sguotti, Nicola Simone Cisternino – Sa.Ni. (Toscana), Simone Zambelli (Lazio), Ginevra Panzetti, Enrico Ticconi (Lazio), Francesco Colaleo, Maxime Freixas – MF (Campania), Angelo Petracca (Puglia), Camilla Monga (Veneto), Siro Guglielmi (Veneto). Gli spettacoli sono ospitati in luoghi storici della città come la Biblioteca Classense, Piazza del Popolo e alle Artificerie Almagià.
A Ravenna, dal 15 al 17/9.

 I vent’anni di Artemis Danza di Monica Casadei
Accogliendo l’invito del Teatro Menotti di Milano, la compagnia Artemis Danza di Monica Casadei festeggia la speciale ricorrenza di venti anni di attività abitando gli spazi del teatro per ben due settimane consecutive, dal 16/9 al 1/10, trasformandolo in un luogo di spettacoli, ma anche di workshop, perfomance, installazioni, presentazioni di libro, matinée per le scuole e momenti di vera e propria festa. Venti anni fatti di creazioni, di progetti, di tournée in quasi 40 Paesi in tutto il mondo, ma soprattutto di incontri. Uno spazio significativo sarà innanzitutto riservato alle creazioni di Artemis, come “I Bislacchi. Omaggio a Fellini, spettacolo storico che negli anni ha fatto apprezzare la compagnia in ogni angolo del mondo, e ai lavori del progetto pluriennale “Corpo d’opera”, incentrato sulla rivisitazione in danza contemporanea dei principali titoli dell’opera lirica – “Carmen K”, “Donizetti®intoaRAVE”. A questi titoli si aggiungerà l’anteprima di “Soli d’opera”, veri e propri cammei ideati proprio a partire dalle caratteristiche fisiche ed espressive dei danzatori, “Lady M. Un po’ d’acqua può bastarecon la regia di Mario Jorio, che vedrà protagonista proprio Monica Casadei, e “Impero. Carta bianca poi ai giovani coreografi del progetto 3G, danzatori sostenuti economicamente e organizzativamente da Artemis in questi anni, diventati oggi coreografi stimati nelle reti e nei circuiti della giovane danza d’autore italiana e internazionale.

Al via il Festival Teatri di Vetro
Ha preso il via con il progetto “Trasmissioni”, a Tuscania (VT), dal 10 al 14/9, l’11a edizione del Festival Teatri di Vetro (diretto da Roberta Nicolai), per proseguire poi a Roma, dal 21/9 fino al 30/10, con una programmazione di danza e teatro ricca di prime nazionali, e successivamente, dal 3 al 12/11 al Teatro del Lido di Ostia, con i protagonisti della giovane danza contemporanea e della scena musicale elettronica ed elettroacustica. Oltre 40 spettacoli tra teatro, danza e musica, distribuiti in 9 spazi e in 2 mesi di programmazione, animeranno il Festival, una tra le più importanti rassegne italiane di arti sceniche contemporanee in diversi spazi e teatri di Roma. “Guarda indietro, guarda avanti” è l’incipit di questa nuova edizione, il filo conduttore che lega gli spettacoli in programma in un’unica riflessione sulla storia, tra creazione contemporanea e movimento a ritroso in direzione dell’origine. Uno sguardo che per poter guardare avanti, si rivolge all’indietro, e che si esplicita al tempo stesso in riletture critiche e nell’impegno degli artisti in processi di innovazione e superamento. Particolarmente interessante è il Focus Young Arab Choreographers/Italy 2017 che vede il coinvolgimento di tre giovani coreografi arabi in tournè in Italia (alle Carrozzerie not a Roma il 22/9). Mounir Saeed (Egitto), con “What about Dante, Bassam Abou Diab (Libano) con “Under the flesh e Hamdi Lakhdher (Dridi) (Tunisia) con “Tu meur(s) de terrerielaborano i segni della tradizione e la pongono in dialogo con la propria ricerca coreografica. www.teatridivetro.it

Dentro il Teatro de los Sentidos
Il Filo di Arianna”, primo lavoro storico e della poetica sensoriale di Enrique Vargas con il Teatro de los Sentidos, e primo grande spettacolo labirinto per uno spettatore alla volta, propone un gioco che stimola l’uso dei sensi: trasformarsi in un viaggiatore mitologico che percorre il suo cammino sulle orme del Minotauro per sconfiggere la paura, sentimento che forse oggi più che in altri momenti richiede in termini individuali e collettivi una spiccata capacità di gestione. Lo spettacolo, come ogni altro di questa compagnia composta da artisti di tutto il mondo, dichiara fin dalla locandina – fra le voci, ad esempio compare “paesaggio olfattivo” –  l’intenzione di proporre un gioco che stimola l’uso dei sensi: l’invito è a trasformarsi in un viaggiatore mitologico che percorre il suo cammino attraverso le “stanze” (una gigantesca scenografia in cui entrare), sulle orme del Minotauro, antico abitante di questo spazio onirico, per sconfiggere i propri mostri.
“Il Filo di Arianna”, regia e drammaturgia Enrique Vargas, disegno dell’immaginario Gabriella Salvaterra, disegno luci Francisco J. Garcia, paesaggio olfattivo Giovanna Pezzullo, paesaggio sonoro Stephane Laidet, costumi Patrizia Menichelli. A Pistoia, il Funaro, dal 16 al 22/9.

 

 

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