In scena
A Roma il teatro che danza
La danza torna nel cartellone del Teatro di Roma con una vetrina sulla coreografia contemporanea giunta alla terza edizione (dal 13/6 al 15/7). Una finestra aperta alle plurali forme della performance di oggi, alle nuove tendenze del teatrodanza, che quest’anno conta 11 creazioni per un totale di 20 rappresentazioni e 12 coreografi a firmare il cartellone, tra autori affermati come Giorgio Rossi, Cristina Kristal Rizzo, Roberto Castello, Ariella Vidach, Silva Rampelli, Enzo Cosimi e figure emergenti come Salvo Lombardo (nella foto , Joao Garcia Miguel con Lara Guidetti, Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán. Dopo l’apertura con Giorgio Rossi, è la volta di Jayachandran Palazhy, direttore dell’Attakkalari Centre for Movement Arts di Bangalore con “Bhinna Vinyasa” (il 17 e il 18, al Teatro Argentina), arte e letteratura si fondono con ricordi di esperienze vissute, frammenti di sogni, mutazioni ambientali, migrazioni, su una partitura sonora realizzata dal compositore tedesco Martin Lutz mixando paesaggi elettronici alla musica carnatica dell’India Meridionale. Al Teatro India, il 22 e 23, Salvo Lombardo con “Twister” (nella foto), una creazione che attinge al vissuto e alle memorie dei 6 interpreti (di Italia, Lituania, Cina, Russia, Spagna), coinvolti nella costruzione di una comunità temporanea dove scambiare le proprie esperienze in uno spazio che da privato si fa pubblico.
Nel Giardino ritrovato
Ad inaugurare la seconda edizione de “Il Giardino Ritrovato” (a Roma, Palazzo Venezia), la manifestazione estiva di danza, teatro, musica e conversazioni di architettura del Polo Museale del Lazio all’interno di ArtCity Estate 2017, è la danza di Emio Greco e Pieter C. Scholten, direttori del Ballet National de Marseille, con “Two”, incentrato sul tema del doppio, e “Bolero”, riscrittura per nove danzatori (il 14/6). Seguiranno il virtuoso della fisarmonica e del bandoneon Richard Galliano col New Musette Quartet (il 17); e Alessandro Sciarroni, coreografo italiano contemporaneo tra i più rappresentati a livello internazionale, che propone “Joseph Kids”, uno spettacolo interattivo rivolto a adulti e bambini dai 5 anni in su (il 20).
Orfeo in versione rave
Teatro della Tosse e Balletto Civile si incontrano per dare vita a un Orfeo che fonde varie forme di espressione, dalla prosa, alla musica elettronica, dalla danza all’arte visiva, pensato appositamente per uno spazio urbano non convenzionale. Il pubblico attraversa gli 11.000 metri quadrati del primo piano del padiglione Jean Nouvel, tra piani inclinati sospesi a mezz’aria, pareti di plastica, cancellate di ferro, ponteggi, panche di legno e lettini da obitorio, dove le coreografie di Michela Lucenti – tra break, contemporaneo e classico – prendono vita amalgamandosi con il pubblico. Il mito di Orfeo racconta un cambiamento e una sfida. Euridice è prigioniera nell’Ade. Orfeo si avventura nell’Oltretomba per salvarla. Ma dopo aver superato vittorioso le sfide degl’Inferi, l’innamorato soccombe all’ultima prova, quella apparentemente più semplice: voltandosi a guardarla, Orfeo perde l’amata Euridice per sempre. Perché Orfeo si volta? La grandezza del mito sta nella complessità della risposta. Da Cocteau a Pavese, in tanti hanno cercato una risposta.
“Orfeo Rave”, testi di Elisa D’Andrea ed Emanuele Conte, regia Emanuele Conte e Michela Lucenti, impianto scenico Emanuele Conte, coreografie Michela Lucenti, musiche originali ed elaborazioni sonore Tiziano Scali & Federico Fantuz. Produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Balletto Civile. A Genova, Fiera del Mare – Pad. B, dal 9 al 25/6.
La signorina Else a Pistoia
Il regista Federico Tiezzi prosegue la sua ricognizione sul grande scrittore austriaco, tra i principali cantori della decadenza e del crollo dell’Impero Austro-Ungarico, con uno dei massimi capolavori dello Schnitzler novellista. Testo tutto incentrato sul battito tumultuante dei pensieri che si affollano e scontrano nella mente di Else, l’adolescente ‘altera’, vivida e appassionata, su cui incombe una catastrofe familiare. Costruita secondo la tecnica del monologo interiore, l’azione si svolge al Grand Hotel di San Martino di Castrozza, nelle Alpi bellunesi, dove la giovane viennese Else è in vacanza con la zia e il cugino Paul. L’arco di tempo dell’azione è fulmineo: dal pomeriggio alla sera di uno stesso giorno.
“La signorina Else” di Arthur Schnitzler, drammaturgia di Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi, regia di Federico Tiezzi, con Lucrezia Guidone e Martino D’Amico, Dagmar Bathmann violoncello, Omar Cecchi pianoforte e percussioni, Dusan Mamula clarinetti, Scena Gregorio Zurla, costumi Giovanna Buzzi, luci Gianni Pollini, movimenti coreografici Giorgio Rossi. A Pistoia, per “Pistoia Teatro Festival”, nel Teatro Anatomico dello Spedale del Ceppo, per un numero limitato di spettatori a recita. Dal 13/6 al 2/7. Produzione Compagnia Lombardi – Tiezzi/Associazione Teatrale Pistoiese.
Le marionette Colla e il medico suo malgrado
Continuando nell’opera di presentazione dei testi classici, la Carlo Colla & Figli porta in scena un testo di Molière già presente nel repertorio della Compagnia fin dalla seconda metà dell’800 con il titolo “La lavandaia astuta” più tardi modificato in “Famiola schiappa legna”, e sino al 1957 con il titolo “Gerolamo medico empirico” in cui lo spessore del testo aveva lasciato posto a una trama assai edulcorata. L’attuale edizione, con nuove marionette, nuove scenografie e nuovi costumi, presenta il personaggio originale e la versione integrale della commedia in una particolare ambientazione e richiama il mondo che gravitava intorno all’autore.
“Il medico suo malgrado”, traduzione e riduzione per marionette dell’omonima commedia di Molière, a cura di Eugenio Monti Colla, scene di Franco Citterio, costumi di Eugenio Monti Colla e Cecilia Di Marco, selezione musicale a cura di Giovanni Schiavolin, luci di Franco Citterio. A Milano, Piccolo Teatro Grassi, dal 14 al 25/6.