In scena
Fedra secondo De Rosa
Il regista Andrea De Rosa nel rivolgere la sua attenzione all’universo dei classici e del mito, continua un suo percorso di ricerca e sperimentazione che scandaglia la modernità di testi senza tempo. Li attraversa con capillare intarsio della parola e con spirito innovativo nell’utilizzo di linguaggi sonori, musicali e multimediali. Sul piano tematico, viene riproposto, il nodo di un amore inteso come pulsione accecante, archetipo da rintracciare nelle drammaturgie più sedimentate del repertorio teatrale occidentale. Così è anche per la figura di Fedra, che egli affronta attraverso l’opera di Seneca, in un dialogo originario e frontale con Euripide: se l’autore latino riscrive il mito greco liberandolo dal legame con il fato e dal disegno degli dei, consegnandolo in questo modo alla responsabilità dell’uomo, De Rosa ritrova, attraverso la fonte greca, un dialogo con le divinità, per contemplare la smisuratezza di forze che sovrastano l’uomo.
“Fedra”, da Seneca, adattamento e regia Andrea De Rosa, con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducci; scene e costumi Simone Mannino, luci Pasquale Mari, suono Gup Alcaro. Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Stabile di Torino. A Milano Piccolo Teatro Grassi dal 14 al 26/2.
Pirandello, novelle per un anno
Nella casa museo di Pirandello, in Via Bosio 13/b a Roma, l’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo organizza una serie di manifestazioni per celebrare i 150 anni dalla nascita dello scrittore (1867-2017). La prima, in collaborazione col Centro Sperimentale di cinematografia, è “Mondo di carta”, con gli allievi attori impegnati in letture drammatizzate (una al mese) di molte delle “Novelle per un anno” costruendo un particolare percorso di suggestioni e temi pirandelliani proprio davanti alla sua scrivania e tra i suoi libri. Le letture sono a cura dell’attore Roberto Antonelli e di Adriano De Santis, docenti del Centro. Ogni serata sarà brevemente introdotta da uno studioso. Il primo appuntamento sarà costruito sulle novelle “Il vecchio Dio”, ‘’Certi obblighi”, “Una giornata” e “Mondo di carta”. I prossimi appuntamenti di “Mondo di carta” si succederanno con cadenza mensile: 17/3, 7/4, 26/5, 23/6, 6/10, 3/11, 1/12.
Amleto, un’esplosione di musica e immagini
I Tiger Lillies, gruppo di culto inglese, sono giullari post-moderni, maestri nel fondere proiezioni video, neo-punk e circo contemporaneo. Insieme ai danesi Theatre Republique guidano il loro cabaret gotico nei meandri di questa storia di tradimento e omicidio, di amore e vendetta, facendo incontrare l’angosciato principe Amleto con il fantasma irriverente di Mackie Messer. L’interpretazione da brivido di Shockheaded Peter valse ai Tiger Lillies l’Olivier Award.
“Hamlet” da William Shakespeare, regia e scene di Martin Tulinius in collaborazione con Martyn Jaques e Hans Christian Gimbel. A Torino, Teatro Carignano, per il Progetto Internazionale del Teatro Stabile di Torino, dal 16 al 19/2.
Romeo e Giulietta secondo Bombana
È uno dei titoli più amati e frequentati del balletto. Una versione “da camera” questa di Davide Bombana per i giovani danzatori dello Junior Balletto di Toscana, che focalizza e comprime il dramma sull’impulso vitale e veemente che solo l’amore e la passione giovanili possono avere. L’inizio è in flash-back: sullo sfondo giacciono, abbracciati, i corpi senza vita di un ragazzo e una ragazza. Due madri li piangono a distanza: due culture opposte, due dolori comuni. In questa rilettura, in chiave contemporanea, la leggenda shakespeariana si è andata a sovrapporre all’eco della reale vicenda di Admira e Bosko – lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo – uccisi da un cecchino nel tentativo di fuggire da Sarajevo sotto assedio durante il conflitto balcanico, appena venti anni fa. I loro corpi sono rimasti abbracciati a terra per oltre otto giorni, nei pressi del ponte di Vrbana perché nessuno dei belligeranti dava il permesso di recuperarli.
“Romeo e Giulietta” coreografia Davide Bombana, musica Prokofiev, scene e luci Carlo Cerri, costumi Santi Rinciari. Produzione Junior BallettO di ToscanA, in collaborazione con AMAT Circuito Regionale delle Marche A Pisa, Teatro Verdi il 16/2
Il couscous e Albert Camus
È reduce dalla tournée in Francia, ospite del Centro Islamico di Parigi e del Théâtre Massalia di Marsiglia. Come tutte le creazioni del Teatro delle Ariette, il lavoro affida un ruolo centrale allo spettatore dell’evento teatrale, che sta dentro lo spettacolo invece di osservarlo da fuori. La drammaturgia si sviluppa attorno al cibo preparato in scena, qui il couscous, e condiviso con gli spettatori come elemento evocativo concreto della memoria sensoriale del racconto che vede Stefano Pasquini ricordare i suoi anni giovanili e il suo incontro con la parola letteraria di Albert Camus. Nello spettacolo si intrecciano e si confondono passato e presente: il passato della storia che viene raccontata e il presente dello spettacolo.
“Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus”, di Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini, Teatro delle Ariette. A Roma, Teatro Biblioteca Quarticciolo, dal 17 al 19/2.
El amor brujo a Bologna
La ricorrenza del centenario (1915-2015) della prima del balletto “El amor brujo” di Manuel de Falla ha ispirato Carlus Padrissa de La Fura dels Baus a riprendere in mano un lavoro oggetto di molti adattamenti. Questa nuova versione scenica del capolavoro del compositore di Cadice. In essa si mescolano alla perfezione la passione gitana, il Flamenco e il “Cante jondo” che tanto hanno influenzato la musica di Falla e la modernità del linguaggio della Fura. Per la parte vocale, Padrissa ha optato per la straordinaria voce della “cantaora” sevillana Esperanza Fernandez, protagonista della scena del nuovo Flamenco, una scelta molto in linea con la coreografia di Pol Jiménez.
“El amor brujo: el fuego y la palabra”, La Fura dels Baus, regia di Carlus Padrissa, direzione di Felix Krieger. Co-produzione Teatro Comunale di Bologna, Festival di Granada e Teatro Municipal di San Paolo. A Bologna, Teatro Comunale, dal 14 al 19/2.
Liberi tutti
Lo spettacolo mette in scena le separazioni, infinite e diversissime, che un essere umano deve affrontare nella vita. La nascita, prima cesura e trauma assoluto, e poi le trasformazioni che ognuno fronteggia durante la crescita, che lo portano a separarsi da quello che c’era prima… perché non ci separiamo sempre da qualcuno, ma spesso anche da noi stessi. Come nella vita, anche nello spettacolo, le stesse cose che ci hanno fatto soffrire, diventano fatti incredibilmente comici appena li superiamo.
“Liberi tutti”, di Elda Alvigini e Natascia Di Vito, regia Elda Alvigini, con Elda Alvigini, Marius Bizau, Valerio Di Benedetto, Jun Ichikawa. Opere di Alessio Ancillai, scenografia Antonello Pallotta, costumi Roberta Goretti, luci e audio Fabrizio Cicero, musiche Roberta Carrese. Produzione Progetto Goldstein. A Roma, Teatro dell’Orologio, dal 14 al 19/2.
L’esilio di un uomo qualunque
Lo spettacolo, tra surrealismo e umorismo, racconta la storia di un uomo come tanti al giorno d’oggi, un uomo che ha perso il suo lavoro. Interpretato da Serena Balivo en travesti, quest’uomo, insieme al suo lavoro, perde gradualmente il proprio ruolo nella società fino a smarrire la propria identità, a sentirsi abbandonato e solo seppure all’interno della sua città, fino a sentirsi finalmente costretto a chiedersi come e perché è finito in tale situazione.
“Esilio” con Serena Balivo e Mariano Dammacco, ideazione, drammaturgia e regia di Mariano Dammacco, Piccola Compagnia Dammacco. A Soliera, Nuovo Cinema Teatro Italia, il 16/2; il 24 a Busischio (VA); il 25 a Cassano Valcuvia (VA); il 17/3 a Salerno; il 18 e 19/3 a Napoli; il 31 a Lecco; l’8/4 a Novafeltria (RN); il 12 a Bolzano.