In scena
Alice underground
Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie e Al di là dello specchio sono state rivisitate da generazioni di artisti, filosofi, poeti, registi, ma da questi testi continuano ad emergere una moltitudine – o piuttosto una “moltezza”, una “muchness” come dice il Cappellaio Matto – di possibili interpretazioni. Ferdinando Bruni e Francesco Frongia ne sono stati catturati e hanno ripercorso le suggestioni del testo e la sua realtà ‘insensata’, sospesa e sovvertita. Andato in scena per la prima volta nel dicembre 2012, ha sorpreso per le invenzioni sceniche, sospese tra tecnologia dei video e arte del disegno. Una lanterna magica, una sorta di cartoon teatrale, dove trecento disegni originali vengono proiettati su una struttura bianca, mondo di magia a prender vita interagendo con gli attori in carne e ossa. “Alice Underground”, da Lewis Carroll, scritto, diretto e illustrato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, con Elena Russo Arman, Ida Marinelli, Matteo De Mojana, Umberto Petranca, luci Nando Frigerio, suono e programmazione video Giuseppe Marzoli. Produzione Teatro dell’Elfo. A Milano, Teatro dell’Elfo, fino all’8/1.
Miseria e nobiltà a Napoli
Ancora nel segno della rilettura di testi emblematici della nostra tradizione teatrale si colloca l’allestimento, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale con la regia di Arturo Cirillo, della celebre commedia di Eduardo Scarpetta. Scritta nel 1887, narra la vicenda dello scrivano pubblico Don Felice e del salassatore Don Pasquale che si fingono parenti del marchesino Eugenio perché questi possa ottenere la mano della figlia di un ex cuoco arricchito. «È un testo brillante e violento, sentimentale e crudele – scrive nelle sue note di regia Cirillo -. Ci senti il rapporto con la tradizione: la fame di Pulcinella e il drammone sentimentale, la famiglia e la condizione sociale, le maschere e i travestimenti, le beffe e gli apparenti lieti fine. Il tutto con una lingua sincopata, onomatopeica, con cui il corpo ha a volte una vera e propria collusione».
“Miseria e nobiltà”, con Tonino Taiuti, Giovanni Ludeno, Milvia Marigliano, Sabrina Scuccimarra, Arturo Cirillo, Rosario Giglio, Gino De Luca, Giorgia Coco, Valentina Curatoli, Viviana Cangiano, Christian Giroso, Roberto Capasso, Emanuele D’Errico, scene Dario Gessati, costumi Gianluca Falaschi, luci Mario Loprevite, musiche Francesco De Melis. A Napoli, Teatro San Ferdinando, fino all’8/1/2017.
Le marionette dei nani burloni
Per quasi quarant’anni, dal 1921 fino alla fine degli anni Cinquanta, a ogni dicembre davanti al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria a Milano, il pubblico dava vita a lunghe code al botteghino per le tradizionali rappresentazioni dello spettacolo I nani burloni. È un racconto di Carlo II Colla tratto dalla tradizione leggendaria del Nord Europa, che attraverso una vicenda che si sviluppa proprio nella notte di Natale, ricostruisce un’atmosfera natalizia ricca di magiche apparizioni: le marionette che si tirano le palle di neve, la polentina fumante sul tavolo del casolare, la danza dei fiocchi di neve e dei cristalli, il baule dei giocattoli trascinato in scena dai nani, Babbo Natale con la gerla ricolma di doni e un albero di Natale pieno di lucine festose sullo sfondo. Con le stesse scene, gli stessi costumi in parte restaurati, le stesse marionette, lo spettacolo è un ulteriore esempio di quella straordinaria forma teatrale che tutt’oggi fa presa sul pubblico di ogni età e di tutto il mondo mescolando narrazione, canto, musica, scenografie sontuose e movimenti coreografici di decine di marionette.
“I nani burloni”, azione fantastica di Carlo II Colla, musica Felice Camesasca e Andrea Mormina, scene Achille Lualdi, luci Franco Citterio, regia di Eugenio Monti Colla. Produzione Associazione Grupporiani Milano. Al Piccolo di Milano, Teatro Studio Melato fino al 3/1/2017.
Malika Ayane è Evita
Il celebre musical scritto da Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, liberamente ispirato alla vita dell’indimenticabile moglie del presidente argentino Juan Domingo Perón, è in scena per la prima volta in italiano grazie a Massimo Romeo Piparo con un grande cast di oltre 40 artisti tra attori e orchestrali. A interpretare le luci e le ombre di una figura entrata nell’immaginario collettivo popolare come Evita, eroina emblema di tenacia, carisma e determinazione, è la cantante milanese. In questa vera e propria “opera rock”, tra le più famose e amate della storia del Musical, celebre per l’edizione cinematografica di Alan Parker del 1996, interpretato da Madonna nel ruolo principale, Antonio Banderas e Jonathan Pryce in quelli del Che e di Perón, Piparo ha curato ogni dettaglio, dalla regia all’adattamento in italiano, traducendo gli splendidi testi di tutte le 27 canzoni scritte da Tim Rice, tra cui l’indimenticabile Don’t Cry for me Argentina e You Must Love Me.
“Evita”, con Malika Ayane, Filippo Strocchi, Enrico Bernardi e Tiziano Edini, orchestra diretta dal maestro Emanuele Friello, scene Teresa Caruso, costumi Cecilia Betona, coreografie Roberto Croce. produzione PeepArrow Entertainment. A Roma, Teatro Sistina, fino al 15/1/2017; a Trieste, Politeama Rossetti, dal 18/1.
Nudi e crudi a Perugia
Che succederebbe se, tornando a casa dopo una serata a teatro, trovaste il vostro appartamento completamente vuoto, svaligiato da ladri che non hanno lasciato né un interruttore, né un rubinetto, né la moquette sul pavimento? Tratta dal romanzo di successo di Alan Bennett è una commedia spumeggiante, piena di umorismo e ironia, un ritratto impietoso e indimenticabile della vita di una coppia di mezza età, che diverte senza ricalcare vecchi schemi e rivela più di ogni altra opera il genio comico di Bennett.
“Nudi e crudi” di Alan Bennett, traduzione Edoardo Erba, regia Serena Sinigaglia, con Maria Amelia Monti, Paolo Calabresi e Nicola Sorrenti, scene Maria Spazzi, costumi Erika Carretta, colonna sonora Sandra Zoccolàn, luci Alessandro Verazzi. Produzione ArtistiAssociati. A Perugia, Teatro Morlacchi, dal 28 al 30/12. In tournèe.