In scena

Il tram chiamato desiderio, Romeo e Giulietta, la "ricotta" di Pasolini, gli Uccelli migratori, Harrynes e i cactus dei Momix
Un tram che si chiama desiderio

Quel tram che si chiama desiderio, a Napoli

Il Teatro Stabile di Napoli affida una nuova versione del dramma di Tennessee Williams al regista cileno Cristián Plana che dirige una compagnia di interpreti tutti italiani. «Questa regia – spiega Plana – affronta il testo originale mescolando il violento realismo dell'opera con lo sguardo paranoico della sua protagonista, Blanche DuBois, vittima di un matrimonio sbagliato e schiava dei suoi impulsi incontrollati, cercando di svelare la profondità delle diverse situazioni attraverso la sua particolare visione della realtà, la sua fascinazione per il mondo letterario, il suo senso incombente delirio persecutorio». il noto dramma del 1947 dello scrittore statunitense vede in scena nel ruolo della protagonista Blanchel’attrice Mascia Musy,con Massimiliano Gallo nei panni diStanley,Giovanna Di Rauso in quelli diStella, eAntonello Cossia,Antonella Romano,Mario Autore,Antonio De Rosa.Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams, traduzione Masolino D’Amico, regia di Cristián Plana, scene e costumi Angela Venegas, disegno luci Cesare Accetta. A Napoli, Teatro Mercadante, dal 30/11 al 11/12. Dopo Napoli lo spettacolo andrà in scena dal 14 al 17/1 2017 al Festival di Santiago a Mil in Cile

 

Romeo e Giulietta ai tempi di Sarajevo

Con una riscrittura avvincente e originalissima, che riporta la storia dei due sfortunati amanti veronesi al giorno d’oggi, lo spettacolo racconta il contrasto tra due visioni antitetiche della società, della politica e della religione che nella loro follia travolgono ogni sentimento di umanità. Nella visione del coreografo Davide Bombana, il racconto shakespeariano si è infatti andato a sovrapporre all’eco della  reale vicenda di Admira e  Bosko – lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo – uccisi da un cecchino mentre tentavano di fuggire da Sarajevo sotto assedio durante il conflitto balcanico, di appena venti anni fa. Sulla partitura di Sergej Prokofiev, in scena un nutrito cast di 17 giovani danzatori dello Junior Balletto di Toscana. “Romeo e Giulietta”, coreografia Davide Bombana, luci Carlo Cerri, costumi Santi Rinciari. A Ferrara, Teatro Comunale, il 30/11

 

“La ricotta” di Pasolini fra teatro e film

“La ricotta” (1964) è un racconto che nasce come studio propedeutico per la scrittura del “Vangelo secondo Matteo” ed è poi diventato l’episodio di un film dal titolo “RO.GO.PA.G.” prodotto da Bini. L’attore Antonello Fassaricostruisce uno spettacolo diviso in due parti.  Nella prima propone una messinscena teatrale totalmente fedele al testo pasoliniano, nella seconda viene proiettato il film diretto da Pasolini della durata di 28 minuti. Un percorso che permette allo spettatore di esplorare le potenzialità del lavoro pasoliniano sia nella sua veste letteraria che in quella cinematografica.La ricotta”, di Pier Paolo Pasolini, con Antonello Fassari, accompagnamento musicale Sergio Mascagni. A Milano,il Teatro de Gli Incamminati Spazio Banterle (Largo Corsia dei Servi, 4), dal 1 al 4/12.

 

Gli uccelli migratori

È la storia di una persona che sta per arrivare e di alcune persone che la stanno aspettando. Ci sono una tutina azzurra e l’invenzione di una app. E ancora un ricordo di bambini e Yoda che è sparito e non si trova più. L’arrivo di un padre, il linguaggio degli uccelli, una bussola rimasta in tasca. E poi la paura di cambiare e la vita che bussa alla porta e si rivela improvvisamente. “Gli uccelli migratori” scritto e diretto da Francesco Lagi, con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena e Mariano Pirrello, luci Martin Emanuel Palma, disegno del suono Giuseppe D’Amato, scene Salvo Ingala. Produzione Teatrodilina, Progetto Gol. A Roma, Teatro dell’Orologio,in scena dall’1 al 4/12.

 

Harrynes, a Milano

Una tragicommedia a sfondo natalizio che ha per protagonista Harry, un uomo di neanche quarant’anni, che si trova ad aspettare da solo il Natale. Trascorre le sue giornate con la televisione accesa, nell’attesa di telefonate che non arrivano e di obblighi nei confronti della madre e di tutte le donne del suo passato che tenta disperatamente di ritrovare per un brindisi. Accanto a lui un personaggio femminile, un gatto, che si prende gioco di lui impersonando di volta in volta gli amici, la madre, l’ex fidanzata e il suo grande amore, Clara. Quattro lunghi giorni trascorsi con un unico obbiettivo: arrivare indenne al 26 dicembre. Ce la farà? “Harrynes”diPaolo Trotti,conFrancesco Leschiera e Simona Migliori, regiaPaolo Trotti,elaborazioni sonoredi Antonello Antinolfi.ProduzioneTeatro Linguaggicreativi. A Milano, Teatro Linguaggicreativi, dal 29 al 4/12.

 

I cactus dei Momix

VicenzaDanza XXI, la stagione di danza del Teatro Comunale di Vicenza, apre con due repliche dei Momix che presentano la nuova edizione di uno degli spettacoli cult del repertorio “Opus Cactus” (il 3 e 4/12). Firmato da Moses Pendleton, fondatore e anima del gruppo con la moglie Cinthya Quinn, è ispirato agli spazi rarefatti e popolati da forme antropomorfe e dai giganteschi cactus del deserto dell’Arizona e del Sud Ovest degli Stati Uniti, scandito da ritmi tribali, per trascinare poi gli spettatori in un giro del mondo per immagini grazie all’impeto surreale e onirico, cifra distintiva dei Momix.

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