In scena

Twyla Tharp, tra le più famose coreografe del Novecento, approda in Italia con tappe a Firenze, Ravenna e Roma, mentre continuano le celebrazioni per i 400 anni dalla morte di William Shakespeare: Roma ospita Lear. La storia di Mariano Rigillo e Napoli il balletto Romeo e Giulietta, su musiche di Sergej Prokof'ev
Twyla Tharp

Twyla Tharp Dance in Italia

Anche quest’estate Daniele Cipriani Entertainment propone al pubblico italiano un gigante della danza internazionale, una dancemaker fra le più originali delle ultime decadi del Novecento, creatrice di oltre 160 coreografie, di balletti, di musical a Broadway, di film cult come HairAmadeus e Il sole a mezzanotte. Le creazioni della coreografa americana Twyla Tharp figurano nel repertorio delle maggiori compagnie in tutto il mondo: American Ballet Theatre, Balletto dell’Opéra di Parigi, The Royal Ballet di Londra, New York City Ballet, Joffrey Ballet, Boston Ballet, Australian Ballet, The Martha Graham Dance Company, per citarne solo alcune. Grazie alla combinazione di diverse forme di movimento – come il jazz, il balletto, la boxe e le proprie invenzioni – l’opera coreografica della Tharp, su una scelta di pagine musicali che spaziano da Bach al pop e con costumi spesso firmati da stilisti di grido, espande i confini del balletto classico e della danza moderna. Al Teatro Verdi di Firenze per il Florence Dance Festival il 21/6; al Pala De André di Ravenna per il Ravenna Festival il 24/6; all’Auditorium Parco della Musica di Roma per Luglio Suona Bene Roma, il 26/6.

 

Romeo e Giulietta al San Carlo di Napoli

Continuano le celebrazioni in occasione del balletto Romeo e Giulietta a ricordare i 400 anni dalla morte di William Shakespeare (1564-1616), con un titolo tra i più famosi e imperituri nella produzione del drammaturgo inglese. Per la prima volta al Teatro di San Carlo (dal 21 al 28/6) il balletto su musica di Sergej Prokof'ev, con la coreografia di Mikhail Lavrovskij – originario di Tbilisi – da Leonid Lavrovskij (1905 – 1967), nell’allestimento del Teatro dell'Opera di Roma. Protagonisti, nei panni dei due giovani e sfortunati amanti, Leonid Sarafanov e Olesja Novikova: il primo solista del Balletto del Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo; la seconda, solista del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Accanto a loro, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, accompagnati dall'Orchestra stabile diretta da Aleksej Bogorad.

 

L’Orlando Furioso a Parma

A 500 anni dall'Orlando Furioso, il poema della modernità e della condizione umana, continua a produrre invenzione e linguaggio, come una rinnovata chanson contemporanea; un movimento incessante, non di narrazione epica, ma di selvaggia rappresentazione di una fiaba che non ha mai fine. Dopo i primi quattro episodi creati da Lenz Rifrazioni de Il Furioso (1) – La Fuga L'Isola di Alcina ambientati al Museo Guatelli, L'Uomo e Il Palazzo all'ex Padigliore Rasori dell'Ospedale di Parma – la ricerca senza fine del senno amoroso e della gelosia di Orlando prosegue e si conclude con gli ultimi quattro capitoli: L'Illusione, La Follia, La Morte, La Luna. La nuova installazione trova luogo in un palazzo che comprende tutti e quattro i temi: l'imponente Tempio della Cremazione di Valera dell’architetto Paolo Zermani. Accolto dal colonnato monumentale della facciata, il pubblico attraversa insieme agli attori la solenne e austera sala del commiato, per giungere attraverso il passaggio "inevitabile" della sala macchine del crematorio al campo lunare del cinerario comune dove si concluderà il viaggio di Orlando. A Parma, per il festival Natura dei Teatri, dal 23 al 25/6.

 

Aterballetto al Piccolo di Milano

Due coreografie di Giuseppe Spota e Michele Di Stefano, rappresentanti della danza d’autore, e un brano di un maestro del Novecento, Jiří Kylián, compongono il secondo programma di Aterballetto al Piccolo di Milano, dal 24 al 26 giugno. In Lego, il titolo della coreografia di Spota, si esplora il mondo delle relazioni umane, per sottolineare l’importanza dei rapporti e dei legami umani veri e reali in un mondo sempre più spersonalizzato dall’uso delle nuove tecnologie. 14’20”, ovvero 14 minuti e 20 secondi: questa è la durata del pezzo di Kylián che dà il titolo alla coreografia. Il tema è quello del tempo, misurazione astratta e convenzionale che, per il coreografo, è «determinato da due istanti, il momento in cui siamo nati e il momento in cui si muore». Collegato al concetto di tempo, Kylián esplora i temi di velocità, amore e invecchiamento. Michele Di Stefano propone un lavoro sull’architettura del movimento creata dalla dinamica dei corpi. Sulle musiche originali di Lorenzo Bianchi Hoesch, Upper East Side vive della gestualità dei ballerini nello spazio, della loro velocità, dell’esecuzione di una coreografia che è allo stesso tempo una geografia della danza.

 

Re Lear apre il Globe Theatre

A 400 anni dalla morte di Shakespeare il Silvano Toti Globe Theatre di Roma, unico teatro elisabettiano d’Italia, con la direzione artistica di Gigi Proietti, presenta una stagione speciale che inizia il 23 giugno con Mariano Rigillo in Lear. La storia (fino al 3/7) con l’adattamento e la regia di Giuseppe Dipasquale (traduzione di Masolino d’Amico). Il grande attore napoletano approda al ruolo shakespeariano con l’autorevolezza acquisita in oltre sessant’anni di straordinaria carriera. Di Pasquale porta sul palco di Villa Borghese la più apocalittica delle tragedie del Bardo, che declina l'inganno insieme all'ingratitudine, la follia insieme alla malattia, la corruzione insieme alla superbia e al delirio del “Re sacro”. Una tragedia in cui il bene fa fatica ad affermarsi per mezzo della ragione o del disvelamento dei personaggi negativi.

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