In scena
Materiali per una tragedia tedesca
A Contatto Extra debuttano i nuovi episodi del serial teatrale in sei puntate del regista Fabrizio Arcuri sul testo di Antonio Tarantino (Premio Riccione 1997). I fatti a cui si rifà coincidono con i capitoli della storia tedesca del '900 scritti dalla banda terroristica di Andreas Baader e Ulrike Meinhof e dalla sua costola, la Raf (Rote Armée Fraktion), negli anni del governo Schmidt. Una pagina tragica della storia tedesca, con riflessi evidenti sugli anni di piombo italiani. Tarantino scrive questo testo nel 1997, vent’anni esatti dopo i fatti di cui racconta, in un vortice di scene brevi, un numero poco rispettabile di ruoli – 85 in tutto! – in un continuo scambio di timbri, temperature emotive, stili letterari e teatrali. “Materiali” è un saggio storico e un cabaret, in cui il nostro passato recente interpreta il nostro presente.
“Materiali per una tragedia tedesca” di Antonio Tarantino, regia Fabrizio Arcuri, spazio scenico e costumi Luigina Tusini. Produzione CSS in collaborazione con l’Accademia degli Artefatti per il progetto Viva Pasolini! A Udine, Teatro S. Giorgio, dal 10 al 18 giugno.
Re Lear è donna
Lo spettacolo parte da una domanda: cosa succede quando ci si toglie la maschera e si esce dal proprio “personaggio” sociale e familiare? Quando per ritrovare la propria essenza si abbandonano i ruoli per i quali siamo riconosciuti? Accade che si scuotono le proprie e altrui certezze e aspettative e il disorientamento può travolgere tutto e tutti. È ciò che accade a Re Lear, che rinuncia alla propria veste di re e decide di dividere il regno tra le tre figlie, Goneril, Regan e Cordelia che, secondo la sua volontà, riceveranno territori in proporzione alla loro capacità di dimostrare il loro amore al padre. Da questo antefatto inizia una catastrofe dalla trama nota, qui restituita con chiarezza dal testo di Stefano Geraci e Roberto Bacci. Lear e non “re” Lear. Qui è una donna, interpretata da Silvia Pasello: non è un uomo o una donna, è semplicemente un essere umano, in un’interpretazione che riesce a trasmettere, senza forzature, sia elementi del maschile che del femminile.
“Lear”, liberamente ispirato a William Shakespeare, regia Roberto Bacci, drammaturgia Stefano Geraci e Bacci, scene e costumi Márcio Medina, musiche Ares Tavolazzi, luci Valeria Foti e Stefano Franzoni. Produzione della Fondazione Teatro della Toscana. A Firenze, Teatro della Pergola, dall’8 al 15/6.
Andersen Festival, festa di piazza
La festa della fiaba è festa della piazza, con gli artisti di circo e di teatro di strada, che approderanno da tutto il mondo. Dall’inglese Andy Snatch, con il suo “Check this out”, alle canadesi Les Soeurs Kif-Kif, gemelle con il dono dell’umorismo che, tra teatro, danza, musica, circo, ci trasportano nel mondo dei vecchi cartoni animati e delle gag anni '20; dall’argentino Fernando Pose, giocoliere, ballerino di tango, grande artista di teatro catapultato per le strade del borgo, ai Chipolatas, con “Gentleman of the road”, una famiglia di artisti, per cui il viaggio non ha alcuna destinazione, ma è esso stesso una festa. Per la prima volta in Italia Witty Look dal Giappone con “Unicycle Circus Theatre”, un monociclo e un clown, con Daiki campione del mondo di monociclo, e Cheeky un clown acrobatico. E infine “Beast of the theatre” di Chris Lynam irriverente, sfrontato, bizzarro, brillante, con uno spettacolo che include effetti pirotecnici, acrobatici, attacchi al pubblico, stravaganti aperture liriche e orchestrali, oggetti volanti e quant'altro possa scaturire dalla sua vivida immaginazione.
“Andersen festival”, a Sestri Levante (Genova), dall’8 al 12/6.
Festival delle Colline Torinesi
Fittissimo il calendario del festival torinese giunto alla ventunesima edizione, e in corso dal 2 al 21 giugno. In programma l’8 e il 9 l’Iraa Theater con il nuovo lavoro di Cuocolo/Bosetti “Roberta cade in trappola”, una storia dove il passato riaffiora grazie a un vecchio registratore Geloso, che dopo quarant'anni funziona ancora, con il suo carico di promesse mantenute e non mantenute, con la labilità delle relazioni che si intuiscono; il 9 e 10 “MDLSX” dei Motus, con Silvia Calderoni in veste di dj/vj tra brandelli autobiografici, anche tenerissimi, ed evocazioni letterarie; il 10 e 11 “PPP. Ultimo inventario prima della liquidazione” dove nel gergo cinematografico PPP sta per primissimo piano, ma sono anche le iniziali di Pier Paolo Pasolini, l’ultimo lavoro del duo ricci/forte che rende omaggio allo scrittore di Casarsa, soprattutto alla sua vocazione etica, alla sua appassionata ricerca di valori, così importante in questa attuale società che ne sembra priva.
Il contemporaneo di Secret Florence
Un programma di eventi e progetti durante la settimana di Pitti Immagine Uomo, curati da alcune istituzioni che lavorano per il contemporaneo, con il supporto di Pitti Immagine, per offrire una proposta artistica innovativa a un pubblico internazionale, giovane, interessato al confronto tra i linguaggi del contemporaneo e il patrimonio storico della città. Dall'11 al 13 giugno una serie di azioni, performance e installazioni specificamente realizzate per l’occasione, tra i quali: le performance di Virgilio Sieni, con un ciclo di opere coreografiche che mette in relazione il gesto e il senso di una comunità, che agisce attraverso il corpo politico della danza con la lezione pittorica e architettonica dei grandi maestri della pittura e dell'architettura fiorentine; i danzatori e coreografi Igor and Moreno con “Tame game” l’11; Manfredi Perego con “Horizon” il 12, Nicola Galli con “Supernova”, il 13; la performance sonora Living Objects a cura di Tempo Reale, che dalla messa in vibrazione di oggetti quotidiani crea un mondo sonoro fatto di risonanze acustiche proiettate nell’ambiente circostante; più una serie di altri eventi a cura di Schermo dell’Arte, Fondazione Fabbrica Europa, Museo Marino Marini e Le Murate. Progetti di Arte Contemporanea.