In scena

Molta danza sui palcoscenici: dal collettivo Zerogrammi e dalla compagnia EgriBiancoDanza a Torino, all’Aterballetto con un trittico di coreografie a Roma, al musical Footloose a Bologna
Zerogrammi

Il vento salentino di Zerogrammi

Il titolo del nuovo lavoro del collettivo torinese Zerogrammi, in dialetto salentino, terra d'origine del coreografo Stefano Mazzotta, significa "vento", elemento semantico che assume un triplice significato nella scrittura scenica. Jentu, coprodotto dal PimOff, è una riscrittura del Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, che attinge, oltre al romanzo, anche a diversi spunti letterari e cinematografici. Tra questi la poesia Don Chisciotte del poeta turco Nazim Hikmet, cui il coreografo si è ispirato per la creazione del personaggio del protagonista; nello spettacolo come nel testo, lo sguardo di Don Chisciotte si posa sull'ambiguità della vita senza farsene schiacciare, sfida le convenzioni, prova a tenere insieme passione e disincanto perché la bellezza trionfi sopra ogni imbruttimento del mondo. Chiude la decima stagione del PimOff, il 30 maggio, Chiara Taviani/C&C Company con il primo studio di “Peurbleue”. “Jentu”, progetto, regia e coreografia Stefano Mazzotta, con Stefano Mazzotta e Chiara Guglielmi, costumi e scene Zerogrammi, luci Alberta Finocchiaro. A Milano, PimOff, dal 23 al 25/5.

 

Trittico per Aterballetto

Compagnia di riferimento per la danza contemporanea in Italia, ospite ormai abituale della manifestazione, presenta quest’anno un trittico tra cui un classico del calibro di Jiří Kylián, 14’20”. Creato per due danzatori, nel 2007, e riallestito per Aterballetto nel 2015, «il titolo – racconta lo stesso Kylian – deriva dalla durata di questo pezzo. Ma "tempo" è un termine molto astratto! […] L’opera che ho realizzato non riguarda solo il "tempo", affronta anche altri temi quali la velocità, l’amore e l’invecchiamento. Tutto molto semplice, ma anche incredibilmente complicato e, di sicuro, totalmente inspiegabile». Seguono SENTieri di Philippe Kratz, coreografo e ballerino di Aterballetto, e, del coreografo greco Andonis Foniadakis, Antitesi, spettacolo che racchiude in sé la volontà di mettere in gioco i contrari: locale e globale, lento e veloce, astratto e concreto. A Roma, per il VI Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico, il 24 e 25/5.

 

Le immagini della vita di Raphael Bianco

Life, è il titolo della nuova produzione della compagnia EgriBiancoDanza, con la coreografia di Raphael Bianco. «La vita, appunto. Non una narrazione – dichiara il coreografo –, ma una serie di immagini, di visioni, dal momento che si viene alla luce verso un percorso alla ricerca dell’illuminazione, brancolando fra selve oscure, labirinti, montagne fino a uscirne, dantescamente, “a riveder le stelle”». A Torino, Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri, in prima esecuzione assoluta, il 30 e il 31/5. Lo spettacolo fa parte della Stagione “Ipuntidanza” della Fondazione Egri ed è all'interno del cartellone "Ma vai a quel teatro" di Istituzione MusicaTeatro.

 

Il mito è donna

Matteo Tarasco riporta sul palcoscenico tre classici poemi epici rivisitati in chiave moderna e rappresentati dal punto di vista delle donne che li hanno vissuti.Con la consapevolezza che la modernità è orfana di eroi e modelli virili, si indaga il punto di vista femminile sul mito, un viaggio nell’intimità del dolore, nella fragilità dell'eroe. Tre spettacoli di 50 minuti ciascuno, in tre distinte serate: martedì 24 maggio Iliade, le lacrime di Achille, mercoledì 25 Odissea nessuno ritorna, giovedì 26 Eneide, ciascuno patisce la propria ombra. La trilogia del mito, drammaturgia e regia di Matteo Tarasco, testi di Omero, Ovidio, Virgilio, Quinto di Smirne, Marlowe, Kleist, McCollough, Atwood; con Elena Aimone, Rosy Bonfiglio, Giulia Santilli, Lara Balbo, Ania Rizzi Bogdan, Giselle Martino, Francesca Golia, Giulia Innocenti, Nadia Kibout. A Roma, teatro Quirino.

 

Footloose, il musical

Nella produzione della Bernstein School of Musical Theater, il musical chiude la stagione del Duse di Bologna. È la storia del giovane Ren che si ritrova catapultato dalla movimentata vita di Chicago alla fin troppo tranquilla cittadina di Bomont dove la musica rock e il ballo sono proibiti. Etichettato dai suoi nuovi concittadini come un “ribelle”, Ren si riscatterà a ritmo di passi di danza riportando la musica rock e il ballo (la perduta libertà) nella cittadina. Dopo il film campione di incassi del 1984 con Kavin Bacon, segue nel 1998 il musical, fedele alla trama cinematografica, arricchito dalle musiche di Tom Snow e le liriche di Dean Pitchford. Mauro Simon, firma una nuova regia avvalendosi della collaborazione di Gillian Bruce, coreografa di fama internazionale attualmente candidata agli Oscar del Musical. Alla direzione musicale Shawna Farrell, direttore artistico della BSMT Productions. Per l’occasione le canzoni originali sono state tradotte e riadattate in italiano. A Bologna, Teatro Duse, il 26 e 27/5.

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