In scena
La favola di Gyula a Parma
Quasi una favola, immersa in un clima immaginifico, povero e puro. I personaggi di questa storia, divisi fra personalità pragmatiche, terrigne e caratteri eterei, poetici, conducono una vita semplice. Complici una serie di prodigiose coincidenze, Gyula, personaggio di lacerante purezza e di tenera ingenuità, riuscirà a incidere la grevità della realtà che lo circonda, divenendo l’artefice di un piccolo, grande miracolo che convincerà tutti che è possibile librarsi in alto e credere che esista sempre un’altra possibilità. Con questi elementi, Fulvio Pepe mette in scena le piccolissime avventure della vita quotidiana di una comunità. Protagonista assoluta di questo vivace racconto corale è la piccola storia d’amore del sottotitolo, quella fra la madre e il figlio disabile, ma anche quella fra l’autore del testo e la musica, elemento che attraversa la narrazione e permea di sé lo spettacolo. “Gyula, una piccola storia d’amore”, scritto e diretto da Fulvio Pepe, spazio scenicoMario Fontanini , luci Pasquale Mari. ProduzioneFondazione Teatro Due. A Parma, Teatro Due, dal 22 al 28/2.
Edipus di Giovanni Testori
Un tentativo di rileggere il classico con gli occhi del contemporaneo, interesse comune tanto al Testori drammaturgo che al Muscato regista. Il lavoro su “Edipus”, a distanza di vent’anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi, ed a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per l’attore Eugenio Allegri. In questo capitolo finale della Trilogia degli Scarozzanti, uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti, lo scrittore milanese inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il “Massacro” contiene anche un po’ di Sacro? “Edipus”di Giovanni Testori, regia di Leo Muscato, conEugenio Allegri. A Milano, Teatro Filodrammatici dal 23 al 28/2; a Torino, Teatro Cecchi Point, dal1 al6/3; al Piccolo Teatro Eliseo diRoma dal 9 al20/3.
Grandi Coreografi all’Opera di Roma
La serata rende omaggio ai mostri sacri della danza del Novecento Balanchine e Nureyev, ai rivoluzionari del balletto Forsythe e Millepied – e scrive una nuova pagina del repertorio del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma avvalendosi dell’esperienza di importanti maestri ripetitori: Ben Huys, Sébastien Marcovici, Amy Raymond e Stefanie Arndt, Patricia Ruanne e Frédéric Jahn.Il programma si compone di quattro titoli: “Serenade” di George Balanchine, “Closer” di Benjamin Millepied, “The Vertiginous Thrill of Exactitude” di William Forsythe, “Raymonda III Atto” di Rudolf Nureyev. In scena l’Orchestra, l’Étoile, i Primi Ballerini, i Solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma; dirige il maestro David Garforth. “Grandi coreografi”, dal 26 febbraio al 2 marzo 2016.
Il Lago dei Cigni su ghiaccio
Per la prima volta il palcoscenico dello storico teatro romano si trasforma in una incredibile arena: una spettacolare pista di ghiaccio che mette in scena il capolavoro di Tchaikovsky come colonna sonora, per raccontare una storia senza tempo impreziosendola di strabilianti salti e piroette ad alta velocità, di una elegante danza su ghiaccio, di sbalorditive acrobazie ed effetti visivi spettacolari. Portato in scena dalla principale Compagnia di danza sul ghiaccio del mondo, The Imperial Ice Stars, con le incredibili evoluzioni di 26 atleti pattinatori, tra loro anche campioni olimpici e mondiali. La particolarità dei loro spettacoli è quella di aver coniugato le più amate partiture classiche con coreografie mozzafiato e narrazioni romantiche, creando così un mix di adrenalinica danza su ghiaccio e interpretazione drammatica. “Il Lago dei Cigni on Ice”, a Roma, Teatro Sistina, fino al 28/2.
Il Molière di Paolo Rossi
Nella riscrittura, ad opera di Stefano Massini, dell’”Improvvisazione di Versailles”, testo creato da Molière nel 1663, vedremo alternarsi in scena Paolo Rossi nella vesti di Molière e Paolo Rossi capocomico che interpreta sé stesso intento a capitanare la sua compagnia. Un gioco di rimandi e parallelismi continuo in questa commedia che vuol essere un anarchico viaggio nel tempo intessuto da folgoranti estratti da almeno tre dei capolavori di Molière come “Il Misantropo”, “Il Tartufo” e “Il Malato immaginario”, per l’occasione tradotti e adattati dal drammaturgo Massini. “Molière: la recita di Versailles” di Paolo Rossi e Giampiero Solari su canovaccio di Stefano Massini, regia Giampiero Solari, canzoni originali Gianmaria Testa, musiche eseguite dal vivo “I Virtuosi del Carso”, scene e costumi Elisabetta Gabbioneta, luci Gigi Saccomandi.Ad Ancona, al Teatro delle Muse, dal 25 al 28/2.