In scena

La ricca e variegata offerta della produzione teatrale nell'Italia di fine 2015
teatro

L’Alda Merini di Claudio Fava

Dopo aver letto il testo di Claudio Fava, un ritratto giovanile, intimo e struggente di Alda Merini, ho avvertito immediatamente – scrive il regista Alessandro Gassman – la necessità di metterlo in scena. Un testo che si sviluppa all’interno di un ospedale psichiatrico e che ripercorre la drammatica esperienza della grande poetessa. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo. Erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente”.

“La pazza della porta accanto”, di Claudio Fava, regia Alessandro Gassman, ideazione scenica di Alessandro Chiti, costumi Mariano Tufano, musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi, luci Marco Palmieri. Con Anna Foglietta, Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio. Produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile dell’Umbria. A Catania, Teatro Verga, dal 9 al 23/12

 

I tre fratelli di Thomas Bernhard

Tre fratelli. Un pasto allestito dalla sorella maggiore, Dene, per accogliere il fratello filosofo Ludwig, riportato a casa dal manicomio di Steinhof contro il parere della sorella minore, Ritter. Il tentativo di ricostruire il nucleo familiare sfocia in un convulso scambio di feroci giudizi, rimproveri, sarcasmi e sentenze, concludendosi con il fallimento e il tradimento. Quello che appare come l'ennesimo quadro familiare borghese si rivela essere molto di più. I giudizi pronunciati come coltelli, esondano da quel piccolo nucleo per divenire emblematici di una catastrofe più ampia, quella dell'intera civiltà occidentale. La regia di Pietro Babina svincola Bernhard dalle interpretazioni filosofiche, psicoanalitiche e politiche, per aprirlo a infinite possibilità e necessità interpretative.

Ritter, dene, voss”, di Thomas Bernhard traduzione Eugenio Bernardi adattamento e regia Pietro Babina, con Francesca Mazza, Renata Palminiello, Leonardo Capuano, scene, luci, costumi Gianluca Sbicca. A Bologna, Arena del Sole dal 16 al 19/12 (e dal 19 al 31/1/2016). Poi a Modena, Teatro delle Passioni, dall'8 al 17/1/2016.

 

Lo Schiaccianoci degli allievi del Teatro alla Scala

Ispirato ad una versione edulcorata di Alexandre Dumas del noto racconto di Ernst Hoffmann “Schiaccianoci e il re dei topi”, il balletto venne rappresentato la prima volta nel 1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Lev Ivanov, chiamato a sostituire Marius Petipa caduto in malattia, realizzò la coreografia per i Teatri Imperiali Russi infondendovi un’atmosfera fiabesca e onirica, ben distante dalle note oscure del testo di Hoffmann. A riproporre la fiaba natalizia per eccellenza sono gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala nell’allestimento del Teatro alla Scala, per il quale Frédéric Olivieri nel 2011 ha ideato una nuova coreografia ispirandosi a quella originale di Ivanov. Sul palcoscenico, si alterneranno oltre 150 allievi della Scuola di Ballo.

“Lo Schiaccianoci, su musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij. A Milano, Teatro Strehler, dal 12 al 20 dicembre

 

Il marchese del Grillo

Arriva per la prima volta a Teatro la Commedia Musicale tratta dalla sceneggiatura del film di Mario Monicelli, diventato ormai un vero e proprio “cult”. L’amatissima pellicola del 1981, prendendo ispirazione da una figura storica realmente esistita, racconta la Roma papalina di inizio ‘800 attraverso la sottile ironia, il sarcasmo e il divertimento del Marchese Onofrio del Grillo, e consegna un grande Alberto Sordi e il film stesso alla Storia della comicità di tutti i tempi. In questa “prima” versione teatrale musicale, Enrico Montesano un altro grande protagonista della Scena italiana è chiamato a prestare tutta la propria verve e il proprio carisma al personaggio del Marchese Onofrio del Grillo, segnando un’altra importante pagina della Storia della Commedia Musicale italiana: il mattatore. Regia di Massimo Romeo Piparo. A Roma, teatro Sistina, dal 9/12.

 

La Medea di Emma Dante

«Medea compie un viaggio che è un’opera d’amore: la sua natura si plasma e si nutre della sua sofferenza. Sceglie la colpa! ». Così Emma Dante spiega la sua Medea. «La sua storia, la sua indole, lo esigono. Medea è una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto, per questo si attacca disperatamente al concetto di libertà. Per lei è rassicurante pensare di essere libera, di poter scegliere il proprio destino, di poterlo fare e disfare con le proprie mani. La sua appartenenza a un gruppo familiare o di classe o di nazione o di religione limita la sua presunta libertà, perché Medea si sente straniera ovunque. La sua vera tragedia consiste proprio nella difficoltà di mantenere coscienti le sue pulsioni primitive, lottando disperatamente perché non si trasformino mai in regole da rispettare».

“Verso Medea”, spettacolo-concerto da Euripide, testo e regia Emma Dante, con Elena Borgogni, Carmine Maringola, Salvatore D’Onofrio, Sandro Maria Campagna, Roberto Galbo, Davide Celona, musiche e canti Fratelli Mancuso, luci Marcello D’Agostino. Produzione Compagnia Sud Costa Occidentale. A Palermo, teatro Biondo, dall’11 al 20/12.

 

Essere norvegesi

Torna sulla scena romana l’amara ironia del giovane autore scozzese contemporaneo David Greig. Nella commedia, dai toni romantico-noir, la complessità dei rapporti umani, tra diffidenza e strategie, si dipana in uno spazio e un tempo che sembrano sospesi, dove il confine tra realtà e immaginazione è molto labile. L’incontro casuale di due individui, due personalità opposte e complementari, in cerca della propria identità, consente di immergersi negli stati d’animo irrequieti e turbolenti dell’uomo contemporaneo.

“Being Norwegian”, di David Greig, regia Roberto Rustioni, con Elena Arvigo e Roberto Rustioni, luci e allestimento Diego Labonia Produzione Fattore K. A Roma, Teatroinscatola dal 15 al 20/12

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