In scena

L'Arlecchino di Ferruccio Soleri; uno spettacolo ispirato alla vicenda biblica di Caino e Abele e una rivisitazione teatrale del romanzo di Emilio Lussu sulla prima guerra mondiale sono alcune delle proposte di questa settimana teatrale
Arlecchino servitore di due padroni

L’intramontabile “Arlecchino” di Ferruccio Soleri

Nato nel 1947, il classico di Goldoni che Giorgio Strehler  ha reso immortale contiene – come un vero manifesto – tutti gli spettacoli realizzati dal grande regista.Inarrestabile e ancora oggi leggero, fresco e imprevedibile, è tutto da vedere e rivedere, come i film di Charlot o le commedie di Totò, per l’energia vitale con cui da sempre diverte grandi e piccoli spettatori. Protagonista sempre lui, Ferruccio Soleri, 85 anni “nascosti” dietro la maschera del “giovane batocio” più acclamato al mondo, record mondiale per avere interpretato lo stesso ruolo nello stesso spettacolo per oltre mezzo secolo.“Arlecchino servitore di due padroni, di Carlo Goldoni, regia Giorgio Strehler, messa in scena da Ferruccio Soleri, con lacollaborazione di Stefano de Luca, scene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapino, luci Gerardo Modica. A Milano, Teatro Studio,fino al 7/6.

 

Caino e Abele in “Genesiquattrouno” di Gaetano Bruno

Lo spettacolo, scritto da Gaetano Bruno e interpretato e diretto dallo stesso autore e da Francesco Villano, trae ispirazione dalla vicenda biblica di Caino e Abele e propone una riflessione sul significato dell’amore, della fiducia e sulla paura di sentirsi rifiutati. La scena è ambientata all’interno di un circolo quasi spettrale, che inizialmente appare come luogo di inconsapevolezza, nel quale uno dei due fratellini si inventa una serie di giochi, sfide seducenti, tranelli insidiosi per vincere la diffidenza dell’altro e farlo uscire allo scoperto. “Genesiquattrouno”,spettacolo finalista selezione  premio in-Box 2014. A Roma, Teatro Vascello dal 15 al 17/5

 

“Un anno sull’altipiano”, nel centenario della Prima Guerra Mondiale

Nell'ambito del centenario della Prima Guerra Mondiale, il Teatro Franco Parenti ospita questo recital di teatro e musica tratto dall’omonimo romanzo di Emilio Lussu. Un viaggio intriso dal ricordo di una guerra il cui racconto, per la prima volta nella letteratura italiana, denunciò l'irrazionalità e il suo non-senso, oltreché la gerarchia e l'esasperata disciplina militare in uso al tempo. Adattato per il palcoscenico da Daniele Monachella, voce recitante accompagnato in scena dall’etnomusicologo Andrea Congia a chitarra classica ed effetti e da Andrea Pisu alle launeddas e percussioni, il testo è una preziosa testimonianza del popolo sardo che con migliaia di vite umane, pagò l'immane prezzo della Grande guerra. AMilano, Teatro Franco Parenti, dal 15 al 17/5

 

Mummenschanz, i musicisti del silenzio

La stampaliha definiti“Les musiciens du silence”. Da oltre 40 anni sonouna delle maggiori compagnie di teatro visivo, famosa per l’uso fantasioso e originale di materiali poveri e di scarto e per il loro personalissimo linguaggio muto delle forme e dei colori, capace di affascinare un pubblico di tutte le età. Le storie raccontate sono soltanto visive. Non ci sono accompagnamenti musicali, né scenografie.

A Roma, Teatro Olimpico fino al 17/5, perla quinta edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico.

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