In scena

Il re Lear di Michele Placido, La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani, Sinfonia d’autunno di Bergman, Tutti insieme appassionatamente( il musical) , Finis Terrae – Lampedusa di Gianni Clementi
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Il re Lear di Michele Placido

L’attore e regista– che firma anche la regia dello spettacolo, a quattro mani con Francesco Manetti – è il protagonista della tragedia shakespeariana. Si confronta così con una delle figure più complesse e affascinanti del teatro shakespeariano, in cui si riuniscono l'altera regalità e la fragilità della vecchiaia, l'abitudine al comando e al rispetto dei suoi simili e l'improvviso precipizio in cui viene a cadere per propria colpa, l'irruenza ancora giovanile e la tempra del patriarca con l'ingenuità con cui si lascia trarre in inganno e la troppa sensibilità verso l'adulazione. Tradito dalle sue stesse figlie, non più timorose della sua autorità e ben decise a conservare e semmai accrescere il proprio potere, Lear affronterà la fuga e l'esilio e sarà finalmente costretto, in un'amara presa di coscienza, a fare i conti con gli errori del passato, fino a cadere nella follia; solo passando attraverso il dolore, ritroverà il senno e la ragione, in tempo per comprendere appieno l'orrore e il peso della sua disgrazia. “Re Lear”, di William Shakespeare, con Gigi Angelillo, Francesco Bonomo, Federica Vincenti eFrancesco Biscione, Giulio Forges Davanzati, Peppe Bisogno, Brenno Placido,Alessandro Parise,Marta Nuti, Maria Chiara Augenti, Mauro Racanati, Bernardo Bruno eGerardo D’Angelo. scene Carmelo Giammello, costumi Daniele Gelsi, musiche Luca D’Alberto, light designer Giuseppe Filipponio. Goldenart Production. A Cagliari, Teatro Massimo, dal 10 al 14/12; a Sassari, Nuovo Teatro Comunale, il 15 e 16/12.

La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani

Lo spettacolo disegna perfettamente, attraverso tipi e situazioni, una delle più antiche feste del sud, per diventare un autentico documento di costume, un panorama di varia umanità napoletana e popolare: sfarzo, vanità, piccole truffe, il traffico delle grazie, le sfide dei declamatori, i giochi da osteria, i canti a dispetto, le risse, gli inni sacri, le processioni, il fanatismo religioso nei suoi eccessi. E, al centro di tutto, una storia. Lara Sansone, interprete e regista dello spettacolo, ha creato un allestimento originale, che coinvolge tutta la struttura teatrale in un percorso da vivere in modo totale, sostituendo le poltroncine rosse della sala con i tavolacci, dove sarà possibile degustare vino rosso e i mitici taralli napoletani.La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani.A Napoli, Teatro Sannazaro, dal 12/12 al 6/1/2015.

 

“Sinfonia d’autunno” di Bergman

“Vedi tutte quelle luci accese sulla collina? Se penso che tutti sono intenti alle loro faccende … È come se io fossi esclusa… Eppure ho sempre tanta nostalgia della mia casa, ma quando sono lì, poi, mi rendo conto di aspettarmi qualcosa che non esiste”. Sono parole di Charlotte,celebre pianista, madre di Eva,protagoniste di uno dei capolavori di Bergman, il cui conflitto fra le due è il nucleo centrale della rete di relazioni fra i quattro personaggi in scena. “Essere esclusi”, spiega Lavia, “un sentimento che Bergman doveva conoscere molto bene. Un sentimento comune ai ‘teatranti’… comune a quegli strani esseri umani che ‘si espongono’, che ‘sono’ sul palcoscenico. Hanno una sola possibilità d'essere: ‘esporsi’. Non riescono a essere Padri o Madri. Mariti o Mogli. Non sono normali. Sono ‘strani’ e sono condannati a quella che Bergman chiama la Solitudine Assoluta. Ma forse questa è la maledizione della nostra epoca”. Sinfonia d’autunno”, di Ingmar Bergman, regia di Gabriele Lavia, con Anna Maria Guarnieri, Valeria Milillo, Danilo Nigrelli, Silvia Salvatori, scene Alessandro Camera. Coproduzione Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Brunello Cucinelli. Al Piccolo Teatro Grassi di Milano, dal 10 al 21/12.

 

Tutti insieme appassionatamente, il musical

Nel 50° dalla sua uscita nei cinema, al Sistina si celebra un altro anniversario di uno dei film musicali più amati di tutti i tempi, La pellicola, uscita nelle sale nel 1965 con interprete Julie Andrews, da allora rimane uno dei classici che si tramandano. Tre generazione hanno cantato Do-re-mi coi propri bambini e ancora oggi questo Musical può riuscire nella missione di riunire a teatro intere famiglie. Luca Ward dà voce e corpo al rigido militare Von Trapp padre vedovo di sette figli che, come in ogni favola a lieto fine, verrà ammorbidito e quindi domato dalla dolcezza femminile a cui darà tutto il suo vigore, Vittoria Belvedere. Con loro in scena 7 bambini dai 17 ai 4 anni. “Tutti insieme appassionatamente”, regia, traduzione e adattamento di Massimo Romeo Piparo, con Luca Ward e Vittoria Belvedere, musica di Richard Rodgers, testi di Oscar Hammersmith III, libretto di Howard Lindsay e Russel Crouse. Una produzione Peeparrow-Il Sistina, con la Compagnia Stabile del Musical, su licenza esclusiva della Fondazione Rodger&Hammerstein” di New York. Roma, Teatro Il Sistina, dal 9/12.

 

"Finis Terrae – Lampedusa", a Catania

La povertà materiale e quella spirituale, di valori, di umanità; la dignità e la discriminazione, la guerra e l'accoglienza, il bisogno profondo, imperioso di speranza… è in questi temi il nucleo dello spettacolo nato da un'idea di Antonio Calenda su drammaturgia di Gianni Clementi prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione col Festival di San Miniato dove ha debuttato a luglio. Si tratta di un apologo sulla povertà, sul destino degli ultimi della terra, perseguitati, forzati alla migrazione sulle nostre coste, dove troveranno però una realtà corrotta dalla superficialità e dalla cultura del benessere e del consumo. Una realtà in cui un uomo vale per quanto possiede e non per ciò che è, e dove nella dilagante indifferenza e nella costante insoddisfazione sta andando perduto il senso della responsabilità e della compassione. È l'assurdo del nostro quotidiano, quello dei fatti di cronaca sempre più cruenti sciorinati da telegiornali che non smettono di enumerare vittime del mare, partite su instabili barconi carichi di "merce" umana, mentre attorno la vita continua a scorrere, senza un sussulto. "Finis Terrae – Lampedusa", conPaolo Triestino, Nicola Pistoia, e con Francesco Benedetto. A Catania, teatro Verga, dal 16 al 21/12. In tournée.

 

 

 

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