In scena

Tante rappresentazioni, di danza, balletto, teatro, tutte da scoprire, nei teatri della Penisola
Sampradaya Aakash Odedra Constellation

La danza di “MilanOltre Festival”
Avvicinare i diversi linguaggi che caratterizzano la danza: il balletto, la danza contemporanea, il teatro danza, la performance fisica. Una missione che il Festival si è dato fin dalle sue origini perché il dialogo tra le arti fosse sempre più aperto e offrisse nuovi orizzonti. La XXVIII edizione del festival prevede tre Focus dedicati ad Aakash Odedra e National Dance Company Wales, rispettivamente dall’Inghilterra e dal Galles, e al Balletto di Roma. Sabato 27 si naugura con il focus su Aakash Odedra, considerato una delle stelle nascenti del panorama coreografico inglese. Segno distintivo della sua arte è il raffinato meticciato tra linguaggio tradizionale indiano – il Kathak e il Bharata Natyam – e la danza contemporanea. Rising si compone di “Nritta”, esemplificativo del suo stile, e delle creazioni di tre grandi coreografi che hanno voluto tatuare sulla pelle di Odedra il proprio segno distintivo: Russell Maliphant con “Cut” in cui accosta al virtuosismo fisico quello tecnologico delle luci; Akram Khan con “In the Shadow of a Man”,e Sidi Larbi Cherkaoui con “Constellation”, che si ispira al significato sanscrito di Aakash, cielo. Il focus su Odedra si completa il 28con Tatha, firmato da Kumudini Lakhia, e con in scena accanto a Odedra, la danzatrice indiana Sanjukta Sinha. Nella stessa serata del 27, il primo debutto anche per Vetrina Italia, con, in prima nazionale, “VOCset” della Compagnia Aiep/Ariella Vidach, esplorazione in danza che attraverso un design interattivo reinventa il rapporto dei performer con suono, voce e immagini.
“MilanOltre”, Milano, teatro Elfo Puccini, dal 27/9 al 12/10,

Cenerentola all’Opera di Roma
Dopo il successo della stagione estiva a Caracalla, un classico della danza quale è “Cenerentola”, capolavoro musicale di Sergej Prokofiev, ha riaperto il sipario del Teatro Costanzi riportando in scena il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma nella coreografia di Derek Deane. “In tutte le mie coreografie, ma particolarmente per Cenerentola – spiega il coreografo inglese – la prima ispirazione arriva dalla musica. Prokofiev narra in modo chiarissimo la storia e questo è estremamente stimolante per un coreografo: i personaggi sono molti, diversi tra loro e ognuno di essi ha un tema particolare. La varietà musicale rende il balletto particolarmente godibile”. La pima a calzare la misteriosa scarpetta è Maria Kochetkova (il 27/9), attualmente Principal Dancer del San Francisco Ballet; quindi Alessia Gay e Letizia Giuliani. Nel ruolo del Principe Giuseppe Picone (il 27; e il 3, 4 e 5/10) e Alessandro Macario (28 e 30/9). Nello stesso ruolo vedremo anche Claudio Cocino (1 e 2/10).
“Cenerentola” di Sergej Prokofiev, coreografia Derek Deane, orchestra del Teatro dell’Opera  diretta da Nir Kabaretti,  scene Michele Della Cioppa,  costumi di David Walker.

Alcesti in carcere
Debutta in un ex carcere di Firenze, nella lettura di Massimiliano Civica, questa rilettura del mito di Alcesti, spettacolo che mette in luce come il Teatro viva solo perché muore tutte le sere: un “qui e ora” anche antidoto all’illusione del “dappertutto e sempre” dell’era digitale. La storia di una donna che è il simbolo stesso di un sacrificio in nome dell’amore ci riporta ad una “lentezza” in cui il tempo per scegliere è il ritmo stesso a cui marcia una vita non priva di senso. Un solo mese di repliche nel Semiottagono dell’ex carcere delle Murate e nessuna tournée a seguire, 20 spettatori alla volta, un cast pluripremiato e un percorso di approfondimento gratuito per i giovani e per il pubblico per questo progetto in debutto assoluto, con la produzione di Fondazione Pontedera Teatro e Atto Due, in collaborazione con il Comune di Firenze.
Alcesti”, di Euripide, regia Massimiliano Civica, con Daria Deflorian, Monica Demuru, Monica Piseddu, e con Silvia Franco, costumi Daniela Salernitano, maschere Andrea Cavarra, luci Gianni Staropoli. Firenze, dal 30/9 al 26/10.

Se “I conigli non hanno le ali”
Lo spettacolo è la ricostruzione di come sia possibile perdere il controllo senza essersene accorti; di come la violenza possa nascere in maniera silente, imprevedibile, dentro di noi e scattare fuori, così, apparentemente all'improvviso. Al centro della vicenda Richard e Marianne, una giovane coppia americana addormentata nella società in cui vive, una coppia ripiegata su una quotidianità incredibilmente anonima e inzuppata di piccole violenze verbali e fisiche, di frustrazioni e compressioni, di ossessioni per il loro futuro e quello dei loro figli: Lucas e Sarah. Il tema di questa vicenda è il perché intrinseco dell'essere coppia, dove finiscono le individualità che l'hanno originariamente composta, cosa c'è di strano e inquietante in due persone che si forzano nello stare assieme perché ormai è così. Un processo, senza giudizio, a due comunissimi mostri. Un viaggio nell'immaginario ispirato alle pellicole di Cassavetes e Allen, dai romanzi di Franzen e Yates.
"I conigli non hanno le ali", scritto e diretto da Paolo Civati, con Francesca Ciocchetti e Tommaso Cardarelli, musiche Valerio Camporini Faggioni. A Roma, Teatro dei Conciatori, fino al 5/10.

 

 

 

 

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