In scena

Appuntamenti artistici con la rassegna teatrale “Short Theatre” a Roma, il “Festival Oriente Occidente” a Rovereto sul tema del conflitto e la 42° edizione di “Positano premia la danza”
Short Theatre

Al via Short Theatre

La programmazione italiana e internazionale, la presenza, rinnovata e accresciuta, di momenti di discussione e di studio: questi gli ingredienti di un discorso, che per la nona edizione di Short Theatre, sarà intorno al tema delle parole come nodi di voci che sappiano descrivere l’oggi per immaginare il domani, che sappiano interrogarsi sui loro limiti e sui loro sconfinamenti, che raccontino quello che siamo e dicano di quello che siamo pronti ad essere. 11 giorni di programmazione e di attività col titolo La rivoluzione delle parole, confermando così l’attenzione di Short Theatre ai diversi linguaggi teatrali, costruendo per ognuno sezioni specifiche di approfondimento.Tra le presenze:Accademia degli Artefatti, Waas/Danesi/Fulgi,Teatri di Vita,Teatro Valdoca, Kinkaleri, Babilonia Teatri, Stabilemobile Compagnia Antonio Latella,Teatro Sotterraneo, Fortebraccio Teatro, Dewey Dell,Barokthegreat, il focus Swiss Timesulla creazione contemporanea svizzera con Martin Schick & Damir Todorović, L’Alakran, Yan Duyvendak; perTransarte,unprogetto ideato dall’Institut français, Alex Cecchetti, Ivana Müller, Joris Lacoste. Roma, La Pelanda. Centro di produzione culturale, dal 4 al 14 settembre

 

Festival Oriente Occidente a Rovereto

Ultimi giorni di programmazione della trentaquattresima edizione che, nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, affronta il tema del conflitto. Sottende, infatti, con modalità espressive ed estetiche differenti, la linea artistica di questa edizione per raccontare più profondamente l’uomo, le comunità, le tensioni politiche, sociali e familiari che lo accomunano in qualsiasi angolo del globo. Ecco il filo rosso che lega le quattordici compagnie arrivate dall’Europa, dall’Africa subsahariana, dal Venezuela e dal Medioriente con il loro bagaglio di incroci, culture e storie da raccontare. Si prosegue con Michela Lucenti/Balletto Civile con In-erme (il 4); What the Body Does Not Remember, spettacolo del 1987, del coreografo fiammingo Wim Vandekeybus con la sua compagnia Ultima Vez (il 5); Virgilio Sieni con Annuncio dell’Angelo e Ultima cena, due dei quadri da Il Vangelo secondo Matteo, progetto speciale presentato alla recente Biennale Danza di Venezia (il 5), e la novità Esercizi di primavera (il 6); KinesiS Danza con CorpoREAmente (il 7); la Vertigo Dance Company (il 7); la Candoco dance company col tritticoTwo for C, Notturnino, e una novità intorno al tema dell’identità (l’8).Si aggiungono, sabato 6, in un grande evento festivo, i travolgenti flash mob di Protein Dance, un teatro di danza umano e divertente che esplora le istanze contemporanee con un mix di storie, musica e movimento.

 

Positano premia la grande danza

Anche quest’anno, il 6 settembre,nell’ambito della 42esima edizione di Positano Premia la danza Léonide Massine (per il quarto anno guidato da Daniele Cipriani), la Spiaggia Grande della cittadina della costiera amalfitanaospiterà un Galacon ballerini provenienti dai palcoscenici del mondo: Russia, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti, Svezia, Giappone. A ricevere il riconoscimento quest’anno saranno dei nomi di spicco della danza di ieri, di oggi e di domani, scelti da una giuria internazionale di critici. Inoltre, il prestigioso Premio alla Carriera andrà congiuntamente a Mats Ek e Ana Laguna, che negli anni hanno costruito un sodalizio, di vita e di arte, fra i più emblematici del mondo della danza internazionale; il Premio Danzatrice dell’anno sulla scena internazionale andrà a Olga Smirnova del  Bolshoi di Mosca; e il Premio coreografo dell’anno, all’inglese Christopher Wheeldon, coreografo del Royal Ballet di Londra e del New York City Ballet.

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