In scena

A Roma Massimo Ranieri fa rivivere il Varietà di Viviani e la compagnia di Luca De Filippo la commedia di Eduardo. Anche a Firenze e Modena spettacoli da non perdere.
Massimo Ranieri

Massimo Ranieri e il varietà di Viviani

Nel 1929 sul piroscafo Duilio, Massimo Ranieri/Raffaele Viviani attraversa l’oceano da Napoli a Buenos Aires con la sua compagnia di attori e musicisti. Nella lunga traversata mette in prova lo spettacolo destinato a cercar fortuna nell’orizzonte di promesse e speranze del nuovo mondo, ma il vero debutto avverrà col pubblico degli emigranti imbarcati sulla nave per festeggiare la notte del passaggio dell’Equatore. Una galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere, riunendo nelle sale di terza classe del Duilio il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare che va in scena. “Viviani varietà”, con Massimo Ranieri, regia Maurizio Scaparro, elaborazione musicale Pasquale Scialò, testi a cura di Giuliano Longone Viviani, produzione della Compagnia Gli Ipocriti e Fondazione Teatro della Pergola. A Roma, Teatro Olimpico, dal 13 al 25/5.

Sogno di una notte di mezza sbornia

Dopo il lavoro degli ultimi anni, durante i quali è stato realizzato un puntuale approfondimento sulla drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto, questa volta specificatamente tematico, sui testi di Eduardo, in un percorso che porterà successivamente all’allestimento di “Non ti pago”, che lo stesso Eduardo definisce una commedia molto comica che secondo me è la più tragica che io abbia scritto. Infatti “Sogno di una notte di mezza sbornia” scritta da Eduardo nel 1936 –ne è il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente, che solo in questo modo ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente. “Sogno di una notte di mezza sbornia”, di Eduardo De Filippo, liberamente tratta dalla commedia “La fortuna si diverte” di Athos Setti, con Luca De Filippo, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, regia Armando Pugliese, scene Bruno Buonincontri, costumi Silvia Polidori, musiche Nicola Piovani. A Roma, Teatro Quirino, fino al 18/5. In tournèe.

Fabbrica Europa apre all’Est

Prosegue la XXI edizione del festival con una riflessione trasversale sulla “condizione umana” e sulla “memoria contemporanea” toccando i concetti di identità, comunità, alterità attraverso la creazione artistica. In programma, “La notte di Helver”.Quando Sarajevo era sotto assedio, il Kamerni 55 andò in scena, tra mortai e bombe, quasi ogni giorno, a volte con la sola illuminazione delle candele. Ora, diretto da Dino Mustafic, “La notte di Helver” mostra come un militarismo crescente può affliggere una società ma può anche penetrare la sfera privata: uno spaccato sul comportamento umano quando si esauriscono le possibilità di fuga e non rimane via di scampo. Protagonisti due straordinari e pluripremiati interpreti:Mirjana Karanović, diva e mostro sacro in patria, ed Ermin Bravo, giovane e celebrato attore di teatro e cinema, (Stazione Leopolda, 17 e 18/5). La scena contemporanea rumena si misura con un classico della letteratura teatrale russa: “Diario di un pazzo” di Gogol, qui rivisitato (prima nazionale) per la regia di Felix Alexa, con l’attore Marius Manolee il virtuoso del violino Alexander Balanescu, un alter ego che evoca, attraverso la musica, tutti gli altri personaggi (Teatro Cantiere Florida, 15-16/5). A Firenze, Fabbrica Europa.

Roberto Latini nel Noosfera Museum

L’autore e interprete Roberto Latini, dopo Lucignolo che aspetta la mezzanotte per salire sul Titanic diretto al Paese dei Balocchi come fosse una delle Americhe possibili, dopo il naufragio senza tempo che accompagna la nostra generazione di asini, in questo lavoro immagina un approdo possibile all’isola di una scena in cui sono già trascorsi tutti i giorni felici. Il disagio dell’attesa di un futuro che si è dimesso dalle nostre aspirazioni, la cecità, il mutismo dei pensieri di chi né servo né padrone parla, dopo la tempesta, alla sua sola solitudine, corrisponde a dove ci siamo rifugiati in attesa di nessuna aspettativa. “Noosfera Museum”, di e conRoberto Latini, musiche e suoniGianluca Misiti, luciMax Mugnai, Fortebraccio Teatro. A Modena, teatro delle Passioni, dal 16 al 18/5.

La terra sonora. Il teatro di Peter Handke

Seconda apertura al pubblico di un progetto nato con l’intento di mettere al centro dell’attenzione di studiosi, artisti e pubblico la produzione teatrale dell’autore austriaco (nato a Griffen in Austria il 6 dicembre 1942), che dopo il clamore degli esordi nel clima “rivoluzionario” della fine degli anni Sessanta, in Italia, è stata rimossa, nonostante lo scrittore abbia continuato a scrivere per la scena. Dopo mesi di incontri, laboratori, prove e approfondimenti, i quattro appuntamenti del progetto si aprono alla città con quattro diverse visioni a cura di Scuolaroma in cui i testi di Handke sono stati lo spunto per un affondo nei linguaggi della scena che ha portato alla creazione di lavori dalla particolare cifra stilistica e a sguardi inediti sulla città. Così nascono la mise en espace KASPAR, firmata da Wener Waas, il 16/5; l’inedito RedReading #7 QUANDO IL BAMBINO ERA BAMBINO a firma Tamara Bartolini e Michele Baronio, il 18; HANDKE CAMP a cura di Fabrizio Arcuri, il 17; “L'ORA IN CUI NON SAPEVAMO NIENTE L'UNO DELL'ALTRO”, un progetto di Veronica Cruciani, Michele Di Stefano / mk, Muta Imago, l’1/6 nel Lotto 2 del quartiere Quarticciolo. “La terra sonora. Il teatro di Peter Handke”, a Roma, Teatro Biblioteca Quarticciolo.

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