In scena

Torna dopo trent'anni al Teatro Studio di Scandicci l'Eneide di Kripton, in una versione completamente rinnovata, frutto della collaborazione dei musicisti Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli
Eneide di Krypton a teatro

Torna, dopo trent’anni, l’Eneide di Krypton
Trent’anni fa, con la regia di Giancarlo Cauteruccio e le musiche originali dei Litfiba, fu uno spettacolo cult che generò una rivoluzione estetica, con un ruolo centrale nelle trasformazioni della ricerca teatrale. Si assistette alla rappresentazione multimediale di un poema epico, in cui l’elemento narrativo della luce e il tratto stilizzato dei performer, rendevano un’immagine sfolgorante del nuovo teatro italiano. Quella nuova spettacolarità attraverso un racconto antico, ritrova oggi la stimolante collaborazione dei musicisti Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e Francesco Magnelli. Uno spettacolo completamente nuovo, che si arricchisce dell’esperienza maturata dagli artisti, del mutato punto di vista, delle nuove possibilità tecnologiche e non ultimo di un senso critico verso i linguaggi e verso il sistema delle arti. I musicisti “abitano” lignee macchine, enormi woofer, gigantesche bocche di un coro tragico, e il personaggio di Lavinia ha la bellissima voce off di Ginevra Di Marco. “Eneide di Kripton. Un nuovo canto”. A Scandicci (Fi), Teatro Studio, dal 9 all’11 maggio e dal 15 al 17.

A Napoli Eduardo in balletto
A trent'anni dalla scomparsa, il San Carlo di Napoli rende omaggio al genio di Eduardo De Filippo con una nuova produzione ospitata dal teatro del grande commediografo, il San Ferdinando. A confrontarsi con l'immaginario artistico di De Filippo, è il poliedrico coreografo Francesco Nappa, danzatore, pittore e compositore partenopeo, con studi a Napoli e all'English National Ballet e una carriera internazionale divisa tra Les Ballets de Monte Carlo, il Nederlands Dans Theatre e il Royal Danish Ballet. Le sue creazioni sono costruite, gesto dopo gesto, movimento dopo movimento, seguendo un'impronta fluida e potente e uno stile in cui la tecnica classica viene continuamente rivisitata in chiave contemporanea. "Eduardo Artefice Magico", progetto e coreografie, scene e costumi di Francesco Nappa; musiche (su nastro) di Javier Navarrete, Clint Mansell, Eric Serra; disegno video di Gilles Papain. Direttore del Corpo di Ballo Alessandra Panzavolta; cantante Alan Wurzburger, Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo. Dal 10 al 16 maggio.

Gioele Dix e il suo angelo
Addormentatosi sulla scena del suo spettacolo, un comico si sveglia di soprassalto nel bel mezzo di un movimentato incubo e si ritrova catapultato in uno strano luogo, a cavallo fra immaginazione e realtà. Lo accoglie un etereo angelo custode con il compito di guidarlo nel transito fra vita terrena e aldilà. Fra comiche sospensioni e attese senza inquietudine, l’attore fa un bilancio delle sue imprese, racconta i suoi punti deboli e interroga l’angelo sulla sorte che lo attende. Ma un incidente dagli inattesi risvolti cambierà a sorpresa i suoi piani. Gioele Dix torna alla scrittura teatrale con un testo che parla di realtà e di sogni, di responsabilità e disimpegno, di emozioni del passato e di progetti per il futuro. “Nascosto dove c’è più luce”, con Gioele Dix e Cecilia Delle Fratte, scene di Francesca Pedrotti, musiche di Savino Cesario, luci di Carlo Signorini. Al teatro Ambra Jovinelli, Roma, dall’8 al 18 maggio.

“La coscienza di Zeno” a Cagliari
Protagonista Giuseppe Pambieri nel ruolo di Zeno Cosini, il ricco commerciante triestino che affida a un diario i suoi ricordi, tra dubbi e fallimenti, amori e tradimenti sul filo di una segreta inquietudine, specchio del male di vivere. La storia del fortunato adattamento teatrale di Tullio Kezich dell'omonimo romanzo di Italo Svevo è narrata in forma di diario al suo psicanalista, rivivendo in una sorta di lungo flashback. “La coscienza di Zeno” di Tullio Kezich, regia Maurizio Scaparro,  con Nino Bignamini e Giancarlo Condé, e Silvia Altrui, Guenda Goria, Margherita Mannino, Marta Ossoli, Antonia Renzella, Raffaele Sincovich, Anna Paola Vellaccio eFrancesco Wolf. Al teatro Massimo di Cagliari, dal 7 all’11 maggio.

Il retro dei giorni di Clinica Mammut
Due figure, un uomo e una donna, fratello e sorella, sulla soglia della fine: di un genitore, di un’età, di un’epoca. Sovrappongono preoccupazioni personali – il lavoro, ma anche gli affetti, o i ruoli rivestiti o attribuiti all’interno di una famiglia – a dibattiti, domande balbettate sul tempo presente, in uno spasmo vano di ricerca di senso; del loro presente guardano le crepe cercando di rintracciarne le responsabilità sociali, politiche e anche infine di processi storici. Tela di fondo dunque l’epoca di stallo di una crisi che è economica, ma anche e soprattutto di significato. Lo spettacolo della compagnia Clinica Mammut ha avuto una menzione speciale della giuria del premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti: «Clinica Mammut manifesta una scrittura sfaccettata, costruita su segni che fondano l’apocalisse culturale imminente e le idiosincrasie della vita quotidiana».“Il retro dei giorni” con Alessandra Di Lernia e Salvo Lombardo e la presenza in video e in voce di Carla Tatò. Drammaturgia del suono e regia di Salvo Lombardo. A Roma, Teatro Il Vascello l’8 e 9 maggio.

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