In sala tra impegno e sorrisi
Escono al cinema
Figlio di nessuno
Non perdere questo film duro, acerbo e selvatico, un Ragazzo selvaggio – il film di Truffaut del 1979 – dei nostri giorni. Nel 1998, Haris viene catturato in Bosnia: è vissuto tra i lupi, non sa leggere, né scrivere, né camminare eretto. Lo rinchiudono in un orfanatrofio dove ritrova l’essere umano che è in lui. Ma la guerra scoppia e i l ragazzo, dal nome musulmano, diventa un guerriero, finchè non capisce che questo mondo non è affatto per lui. Perfetto nell’interpretazione del quindicenne Denis Muric, il film scarno e ruspante non lascia spazio all’immaginazione, ma si offre come un racconto sulle spietatezze della società dei nostri giorni. Commovente e inquietante, diretto da Vuk Rsumovic.
Black Sea
Fatto apposta per un quarantenne stempiato e indurito, ma splendido attore come Jude Law, il film di Kevin Macdonald racconta di un capitano di sommergibili, Robinson – divorziato e padre di un bambino che non vede quasi mai – che viene licenziato dalla società di recupero di relitti per cui lavora. Intristito, si prende la rivincita organizzando con una squadra russo-americana di tipi avventurosi il recupero di un sommergibile tedesco pieno di lingotti d’oro, che giace sul fondo del Mar Nero dal 1941. Sembra facile, ma i rischi, in particolare l’insorgere dell’avidità per il bottino fra i partecipanti, ci sono e anzi creano un’aria molto tesa.
Il film stenta ad avere un ritmo adrenalinico come dovrebbe, tuttavia si vede con piacere, anche contando sul fatto che il tema in filigrana – il bisogno di ritrovare il senso della paternità – è sviluppato in concomitanza con quello della spietata caccia all’oro sul fondo degli abissi.
The Fighters
Commedia opera-prima del trentaquattrenne Thomas Calley racconta di Arnaud, ragazzo timido, limpido e senza pensieri che incontra Madeleine, aspirante guerriera. Per amore di lei, egli si inserisce in un addestramento militare che diventa poi addestramento alla vita, con tanto di love story nei boschi, fughe, incendi, esercitazioni serie ma non troppo, e un filo ironico che fa bene alla mente e al cuore. Il ritmo è incalzante, gli attori si divertono e la commedia brillante ma misurata e mai banale è proprio da vedere, anche per il piacere di trovare un giovane regista che sa già il fatto suo.
Le vacanze del piccolo Nicolas
Il personaggio creato in Francia da Goscinny e Sempé stavolta è al mare con nonni e genitori, in vacanza. C’è una ragazzina che lo osserva di continuo e Nicolas pensa, con i nuovi amici, di farla fuori…Divertimento, umorismo lieve, una parte anche per il nostro Luca Zingaretti e il film francese spumeggia con questo indiavolato e simpaticissimo furfantello, immagine dei nostri sogni di bambini.