In ricordo di Olivia
Il cantautore Niccolò Fabi ha voluto ricordare la figlia, scomparsa due mesi fa, unendo musica e solidarietà in un concerto gratuito. Per trasformare il dolore in festa e speranza.
Una grande festa con giostre, palloncini e zucchero filato, un megaconcerto e una raccolta di fondi per celebrare degnamente un compleanno speciale. Lui, l’organizzatore di questo grande evento, è il cantautore Niccolò Fabi, che ha vissuto l’esperienza più brutta per un papà. Due mesi fa ha perso la sua bimba per una meningite fulminante. Olivia, anzi, la sua piccola Lulùbella, avrebbe compiuto due anni il 30 agosto. Per ricordarla, per tornare a vivere, per dare speranza ad altri bimbi, per cercare di trasformare un dolore atroce in speranza, ha deciso di ricordare sua figlia nel solo modo per lui possibile: suonando. Insieme agli amici che hanno deciso di essergli vicino (da Max Gazzé a Roberto Angelini, da Jovanotti a Simone Cristicchi, da Fiorella Mannoia ad Elisa a Morandi) ha organizzato un concerto gratuito a Casale del Treja, a pochi chilometri dalla Capitale. Una grande festa nel corso della quale, chi ha voluto, ha potuto fare un’offerta all’associazione Medici con l’Africa Cuamm per sostenere l’ospedale di Chiulo, nella provincia del Kunene. Un aiuto concreto per gli abitanti di questo distretto dell’Angola in cui il tasso di mortalità infantile è il secondo più alto del mondo, con 260 decessi ogni mille nati vivi entro il quinto anno di vita, come recita il Rapporto dell’Unicef del 2007.
Bando alla tristezza, protagonista della manifestazione è stata l’emozione, con tante famiglie e innumerevoli artisti accorsi per essere vicino a Fabi, che ha aperto il concerto, dal titolo Parole per Lulù, spiegando che «andremo avanti fino a che avremo le forze per suonare». Dopo aver annullato i concerti in programma in seguito alla tragedia che ha colpito la sua famiglia, l’artista aveva annunciato attraverso la propria pagina Facebook di aver vissuto «l’esperienza più inaccettabile, orrida, ingiusta e innaturale che un essere umano può vivere», aggiungendo: «inutile dirvi che, fino a quando non saprò dare un senso costruttivo a questo incubo, il palcoscenico sarà l’ultimo posto in cui desidererò stare». Ad agosto, la svolta: Fabi ha deciso di tornare a cantare. «Sento – aveva spiegato – la forza e il bisogno di ricominciare. Senza enfasi come sempre, giorno dopo giorno, perché non è risorgere, ma semplicemente e meravigliosamente suonare, quindi vivere». Per ulteriori informazioni sulla raccolta fondi si può visitare il sito www.paroledilulu.it.