In libreria

I consigli per la lettura in questa fine estate
Libri

Azzardo – Armando Angelucci/Claudia Bartalucci, “Non è solo un gioco. Superare la dipendenza dal gioco d’azzardo”, San Paolo, euro 12,50 – Il 54% degli italiani gioca d’azzardo almeno una volta l’anno. 2.296.000 sono giocatori “problematici”, 1.329.000 sono giocatori “patologici”. Questo libro di un neurologo e di una psicologa, entrambi psicoterapeuti, vuol essere un aiuto concreto per superare il problema attraverso un percorso professionale e umano.

Regioni – Filippo Veltri, “Cambia Calabria che l’erba cresce”, Rubbettino, euro 12,00 – Con le sue risorse naturali e turistiche la Calabria avrebbe tutte le carte in regola per uscire dal suo immobilismo e marginalità. Manca però il tessuto connettivo in grado non solo di far dialogare le mille esperienze positive che ci sono e che ogni giorno portano i loro sforzi ad eccellere in campo nazionale e a volte anche internazionale. Una “rete” che tenga assieme e dia un segnale unitario (se non unico) di cambiamento già in atto e che renda ancor più visibili gli atti concreti che non trovano invece una cornice entro cui essere valorizzati appieno.

Natura – Fabio Clauser, “La parola agli alberi”, Libreria Editrice Fiorentina, euro 8,00 – Il decano dei forestali in Italia, grande difensore degli alberi e autore di libri sull’argomento (Piantare alberi e Romanzo forestale, anch’essi editi dalla LEF) conversa con due pini e un faggio secolari di Vallombrosa. Con il procedere dei colloqui, veniamo condotti per mano verso quei possibili stili di vita, sia come persone che come comunità, che ci fanno assomigliare agli alberi, che sono segno di più alta civiltà. Un messaggio in profonda sintonia con l’enciclica Laudato si’.

Carismi – Lucia Abignente, «Qui c’è il dito di Dio. Carlo de Ferrari e Chiara Lubich: il discernimento di un carisma», Città Nuova, euro 23,00 – Sulla base di un ricco apparato di fonti inedite, lo studio illumina passaggi decisivi e inesplorati della storia del Movimento dei Focolari. Viene ricostruito il rapporto tra la fondatrice e l’arcivescovo di Trento, con speciale attenzione al ruolo che egli svolse nel riconoscere “l’agire di Dio” nella nascente realtà ecclesiale, accompagnandola durante gli anni di studio da parte della Santa Sede, fino alla prima approvazione pontificia nel 1962. Documenti di intensa spiritualità e di vivissima sensibilità ecclesiale vengono offerti al lettore per la conoscenza del carisma dell’unità e la rivalutazione storica di un episcopato fecondo.

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