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Folclore – Aa.Vv., “Ballarò, Capo e Vucciria. Colori, odori e voci dei mercati storici di Palermo”, Kalós, euro 16,00 – In un momento in cui i mercati storici sono in crisi, soppiantati dai moderni ipermercati, questo racconto per parole e immagini presentato da Giuseppe Alba diventa una testimonianza di quello che per decenni hanno rappresentato nelle abitudini e nella tradizione dei palermitani questi tre microcosmi, e si propone come un itinerario antropologico imprescindibile per la storia e la memoria di una città multietnica la cui vocazione allo scambio si perde nelle epoche più remote.
Arte – Rodolfo Papa, “Papa Francesco e la missione dell’arte”, Cantagalli, euro 19,00 – Storico dell’arte, artista e docente di Storia delle teorie estetiche presso la Pontificia Università Urbaniana, Rodolfo Papa è autore di un approfondito studio sull’arte sacra, Discorsi sull’arte sacra, anch’esso edito da Cantagalli. In questo nuovo saggio, frutto anche delle sue riflessioni con studenti e colleghi, egli evidenzia le importanti implicazioni anche nel campo artistico derivanti dal magistero di papa Bergoglio.
Psicologia spirituale – Giambattista Torelló, “Impazziti di luce”, Ares, euro 14,00 – L’autore, catalano, è stato uno dei più efficaci assertori dell’unità della persona umana davanti alle indagini e alle terapie di qualsiasi genere. Psicoterapeuta e poi sacerdote, amico e interlocutore di Viktor E. Frankl, ha difeso la necessità di guardare all’uomo sofferente in una dimensione unitaria che comprende corpo, psiche, anima. Questa raccolta di saggi, a cura dello psicoterapeuta Massimo Bettetini, affianca un ventaglio di temi forti della cultura e dell’ascetica cristiana a un itinerario nelle evoluzioni recenti del pensiero antropologico, dello studio e del dibattito in campo psicologico.
Narrativa – Kurt Vonnegut, “Cronosisma”, minimum fax, euro 21,00 – Lo scrittore di Indianapolis immagina che nel 2001 l’universo venga colpito da una “crisi di autostima” e decida di non espandersi più bensì di contrarsi, tornando indietro di dieci anni. Teoricamente la grande occasione, per l’umanità, di ripercorrere il passato per non commettere più gli stessi errori. Tutti però ripeteranno ogni azione, pronunceranno perfino le stesse parole e quindi sconteranno le stesse pene. E quando il tempo ricomincia a muoversi, l’umanità, assuefatta a non esercitare il libero arbitrio, vivrà una crisi ancora più profonda. In questo suo ultimo romanzo Vonnegut propone una critica tragicomica della società. Un’opera originalissima, in bilico tra ironia e malinconia.